Archive for the ‘Spettacoli -Eventi -TV’ Category

Sanremo 2021, il meglio e il peggio della quarta serata

sabato, Marzo 6th, 2021

alice castagneri

SANREMO. Va tutto meglio. Sembrano tutti più bravi. Non solo gli artisti. Sarà che ormai il Sanremone è in discesa, che la finale è vicina, che lo show scorre incredibilmente più rapido. Pure Fiore ci scherza sull’inaspettato «anticipo» (rispetto alla scaletta recuperati 45 minuti).  Il livello delle esecuzioni delle canzoni si alza, i cantanti sono visibilmente più rilassati e le performance acquisiscono forza. Difficile trovare qualcuno impreparato, in pagella quindi le insufficienze sono poche. Però ci sono. Renga è da 5, ma per un problema tecnico lo sentiamo cantare due volte. Una bastava e avanzava.  Pagelle Live quarta serata Sanremo 2021: Aiello urla meno e Max Gazzè fa concorrenza ad Achille Lauro

Ancora così così le gag di Fiorello, orfane del pubblico. Non proprio riuscita quella sul sesso degli animali. Anche il duetto con Ama sulle note di Siamo donne di Sabrina Salerno e Jo Squillo non convince del tutto, nonostante parrucche e ballettino. «Sabrina e Jo avete fatto la storia», dice Fiore. «E noi l’abbiamo rovinata», risponde Ama. Ecco, forse, in questo caso, un pochino sì.  Voto basso anche per Barbara Palombelli, che fa un monologo lento e con un appello alle donne infarcito da troppi «io». La giornalista racconta la sua storia di ragazza ribelle, che amava i Beatles e i Rolling Stones, ma guardava Sanremo con il padre che la sognava simile a Gigliola Cinquetti. Passa da Tenco («qui giocando con una pistola ha trovato la morte, chiesi a Gino Paoli cosa accadde e mi disse: “Non avevamo le droghe, ci dovevamo caricare di emozioni, camminavamo la notte sui cornicioni”») alla Segre. Invita le giovani a ribellarsi: «Tanto ci umilieranno, ci metteranno le mani addosso, non saremo mai perfette, non andremo mai bene come non va bene Liliana Segre, senatrice a vita che a 90 anni non può vaccinarsi senza scatenare odi micidiali». Bocciatura piena dai social: «Aridatece Zlatan». Abiti Sanremo 2021, le pagelle di Michela Tamburrino: “Orietta Berti fa tanto pizzeria Anni 80, sobria la Palombelli, il vestito di Madame è terribile ma lei può tutto, la Michielin è un confetto indigesto”

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Sanremo 2021, Fiorello: «I primi due minuti sul palco con le sedie vuote sono stati terrorizzanti»

sabato, Marzo 6th, 2021

Renato Franco, inviato a Sanremo

Sanremo 2021, Fiorello: «I primi due minuti sul palco con le sedie vuote sono stati terrorizzanti»

«Dopo un Sanremo in queste condizioni penso di poter fare qualunque cosa. Questo Festival è come nuotare nell’acqua dolce con due pesi alle caviglie, mentre normalmente qualunque spettacolo è come nuotare nel mare, con l’acqua salata che ti sostiene e con le pinne che fanno andare veloce». Fiorello si è comunque mosso tra le onde del Festival con la solita leggerezza, l’ironia del battutista, l’eleganza della voce, nonostante il contesto complicatissimo a partire dalla platea vuota, un controsenso per chi fa spettacolo.

È stata la sfida più difficile della sua vita?
«Sì, la più difficile, come lo è per tutti quelli che lavorano perché da un anno a questa parte il Paese è in difficoltà. È una situazione generale, che tocca anche a noi che facciamo questo mestiere. Uno cerca di andare sul palco per sorridere e far sorridere, ma anche io ho le mie angosce quotidiane. Penso a mia figlia, a tutti gli adolescenti, e soffro per loro che nell’età più bella si vedono negate tante cose».

Riesce a essere felice sul palco, anche in una situazione così?
«Vale per me ma vale per chi fa questo mestiere: non appena metti il piede sul palcoscenico subentra la magia per cui in quel momento sei lì per fare quella determinata cosa. In quegli istanti io sono felice, allegro. Poi esco e vado in camerino, prendo il cellulare, chiamo casa, un saluto alla mamma, chiedo se è andata bene, ho le mie insicurezze…».

Se sul palco oltre ad Amadeus ci fosse stata un’altra spalla forse sarebbe stato più leggero il peso da reggere?
«Ho tanti difetti e pochi pregi. Uno dei miei difetti è che sono egocentrico, mi piace stare da solo. La mia spalla può essere solo il mio amico Amadeus, non potrei avere di fianco un altro comico, se no diventa una gara. Sono fatto così, lavoro sempre da solo. Questo Festival si poteva fare unicamente in questo modo, con due amici in conduzione. Anche il comico più bravo del mondo in questa situazione sarebbe stato in grande difficoltà: non hai reazioni, non sai se funziona, quando fai la battuta senti il vuoto. Quindi ho optato per una comicità di cazzeggio, io entro in scena apposta anche quando non sono previsto, cambio in corsa a puntata iniziata, decido lì per lì, improvviso al volo. A casa la gente in questo momento ha bisogno di buonumore, non di comicità sfrenata».

Come sono stati i primi minuti sul palco, quelli dell’esordio nella serata di martedì?
«Per uno che fa spettacolo come me i primi due minuti sono stati terrorizzanti. Ho scelto di uscire cantando proprio per evitare di affrontare subito la platea vuota, ma il finale me lo ricorderò per sempre: il silenzio, solo quell’applausetto registrato, pure basso e poco intenso. E ora qui come si fa? mi sono detto. Ma poi andando avanti nella serata mi sono abituato e non ci ho fatto più caso. Adesso nel mio bagaglio di esperienza c’è anche questa strana cosa qua, solo io e Amadeus potremo dire di averla fatta. Infatti mi hanno già chiesto di fare una convention nel deserto del Sahara: non c’è nessuno, ma sono tranquillo. So come si fa».

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“Odio gli indifferenti”: il monologo furioso di Stefano Massini su Pd, Zingaretti e la politica inerme

venerdì, Marzo 5th, 2021

Stefano Massini, nel suo intervento del giovedì a Piazzapulita, si rivolge al PD nella sera delle dimissioni del segretario Zingaretti. Partendo dalle parole di Gramsci del 1917, sulla politica battagliera, Massini si scaglia contro l’incapacità di prendere posizione. “Se qualcuno mi chiedesse quale potrebbe essere oggi, nel 2021, il manifesto di una forza politica – dice Massini -, ecco sarebbero le parole di Gramsci, che rappresenta l’anticorpo a un elemento che oggi è preponderante: l’indifferenza”.

Video La7 / piazzapulita

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Sanremo 2021, il meglio e il peggio della seconda serata

giovedì, Marzo 4th, 2021

alice castagneri

Sanremo 2021, il meglio e il peggio della seconda serata

SANREMO. Emozioni di casa nostra. La seconda serata del Sanremone marziano è ricca dell’italianità più bella. Sul palco dell’Ariston spazio all’Italia che piace nel resto del mondo. Quella che fa sobbalzare il cuore. A rappresentarla al meglio c’è Laura Pausini, l’unica artista nostrana ad avere oltre un miliardo di streaming su Spotify. La cantante – che proprio a Sanremo nell’ormai lontano 1993 diede il via alla sua straordinaria carriera –  regala un attimo di magia con Io sì, canzone composta per il film La vita davanti a noi che le è valsa un Golden Globe. Sanremo 2021, Luca Dondoni sulla seconda serata: la classifica della giuria demoscopica va stravolta

Emozionatissima, con la voce spezzata, Laura trattiene la lacrimuccia più volte. «Quando vinco un premio ci sono molte persone, tutta l’Italia. È strano che un a canzone cantata da un’italiana sia nominata a un premio del cinema in America. Non mi aspettavo davvero di vincere».  Sanremo 2021, Laura Pausini si commuove. Poi canta con Fiorello e Amadeus (esilarante)

Non si può parlare di miti della musica italiana e non citare Ennio Morricone. Il momento più toccante del Festival 70+1 è l’omaggio al grande maestro affidato al trombettista Nello Salza, che suona il tema del capolavoro «Il buono, il brutto e il cattivo» con l’orchestra diretta da Andrea Morricone.  Abiti Sanremo 2021, le pagelle di Michela Tamburrino: “Le conchiglie luccicanti di Orietta Berti, la Pausini che sembra il mago Otelma e l’abito di Elodie non le nasconde nemmeno un brufolo”

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Sanremo 2021, il meglio e il peggio della prima serata

mercoledì, Marzo 3rd, 2021

alice castagneri

«Nessuno ride. Nessuno applaude davvero. Non si sa se piace o no». La prima puntata del Sanremone marziano si può sintetizzare in questa azzeccatissima frase di Fiorello. Potremmo aggiungere solo questo: non si tocca nulla. Giù le mani dalle buste con i nomi dei giovani che raggiungono la semifinale. Giù le mani anche dai fiori, solito omaggio alle cantanti in gara, che vengono portati in scena su un carrellino in plexiglass. Insomma, le rigidissime regole anti-Covid diventano parte di uno show strano dove anche le piume del costume di Achille Lauro – ironizza Fiore – «sono sanificate». Pagelle Live: Arisa come la sua canzone, potevi fare di più; Fedez (in lacrime) e Michielin sono da vittoria

Gli applausi finti non si possono sentire (arrivano spesso fuori tempo massimo). Il teatro vuoto è un colpo al cuore. Non basta chiamare in causa gli spettatori-fantasma qua e là nelle gag per dimenticarsi che sotto all’Ariston c’è il deserto.  L’inizio è al buio. Si sentono solo le voci di Amadeus e l’amico. Fiore ad Ama: comincia a dire le tue frasi. Questo è il Festival della ricrescita. Ama lo corregge: della rinascita semmai. Ma perché al buio? «Perché così possiamo fare gli scongiuri seri senza che nessuno di veda», dice Fiorello prima di benedire l’amico conduttore. Le luci si accendono e il direttore artistico dà il via alle danze (lunghissime come sempre).  Le pagelle di Michela Tamburrino: “Arisa con le unghie da cassiera californiana, evviva la Bertè-fata Turchina con le farfalle in testa”

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Sanremo, Fiorello corre tra le poltrone: la platea è vuota

mercoledì, Marzo 3rd, 2021
Il Festival inizia con la gag dello showman siciliano – Ansa /CorriereTv
«Non so se le telecamere mi stanno inquadrando, ma correre qui in mezzo è bellissimo». Fiorello inizia col botto: anzi con una corsa tra le poltrone vuote della platea dell’Ariston. Il mattatore esorcizza l’assenza di pubblico divertendosi per qualche istante tra i sediolini rossi dell’Ariston. Immagini www.raiplay.it Questo video contiene contributi www.raiplay.it
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Morto Claudio Coccoluto, gli amici del dj: se ne va il maestro più grande

martedì, Marzo 2nd, 2021

di Maria Egizia Fiaschetti

Morto Claudio Coccoluto, gli amici del dj: se ne va il maestro più grande

Dolore e sconcerto nel mondo della musica e del clubbing, tra i settori più colpiti dalla pandemia, per la scomparsa di Claudio Coccoluto, 59 anni, dj di statura internazionale da 40 anni protagonista dell’avanguardia in consolle. L’artista, originario di Gaeta, in provincia di Latina, dove aveva iniziato ad appassionarsi di giradischi nel negozio di elettrodomestici del padre sulle note di Maga Maghella di Raffaella Carrà (così ci aveva raccontato in una recente intervista con la pacatezza che era uno dei suoi tratti distintivi), si è spento martedì 2 marzo alle 4.30 nella sua casa di Cassino, accanto alla moglie Paola e ai figli Gianmaria e Gaia.

I funerali si svolgeranno mercoledì 3 marzo nella Chiesa di Santa Maria in Montesanto a Roma, in piazza del Popolo, dedicata agli artisti. A darne notizia, su Facebook, il figlio Gianmaria Coccoluto: «Il nostro amatissimo papà questa notte ci ha lasciati». (Qui uno dei remix che lo ha reso famoso nel mondo: GUARDA)

Tra i primi a volergli rendere omaggio il socio Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino (insieme avevano fondato il Goa , 25 anni di storia nella Capitale, unico club in Italia a finire nelle classifiche dei migliori al mondo): «Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre. Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me». Anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi ha voluto ricordare il dj: «Triste per la scomparsa di Claudio Coccoluto, un grande artista che, per oltre 40 anni, ha segnato la storia della musica dance in Italia, in Europa e nel mondo. Sono vicina alla moglie e ai figli». Nel pomeriggio, su richiesta del consigliere dem Giulio Pelonzi, l’assemblea capitolina gli ha tributato un minuto di silenzio e si sta già pensando di intitolargli un’area verde nella Capitale: «Ci lascia un grande deejay, nonché un grande artista di fama internazionale. Un uomo che ha fatto la storia della musica elettronica e che fin dagli anni Ottanta è stato un grande rappresentante del ondo del clubbing».

Coccoluto, «Cocco» per gli amici e gli addetti ai lavori, esordisce nel ‘78 come speaker nell’emittente locale «Radio Andromeda», la sua prima interfaccia con il pubblico. Nel mondo del clubbing approda negli anni Ottanta, chiamato per sostituire il collega Corrado Rizza da Marco Trani, altra figura seminale nel mondo del djing scomparso prematuramente a 53 anni e apprezzato per il suo virtuosismo ai piatti. Protagonista e innovatore nel filone dell’elettronica underground, si contraddistingue subito per l’originalità stilistica , risultato di una ricerca costante e di una passione sconfinata.

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Sanremo 2021, oggi parte il Festival: Ibrahimovic con Amadeus e Fiorello. I big sul palco nella prima serata

martedì, Marzo 2nd, 2021

di Federico Vacalebre

Più o meno, la ricetta del Sanremo 71, anzi 70+1, è chiara: da una parte i giovanotti in gara dall’altra l’amarcord. In mezzo, ormai coppia di fatto (il conduttore: «Senza Rosario non vado da nessuna parte», Fiore: «Ama ha degli attributi degni del cavallo di via Mazzini, sai quante volte l’ho visto nudo»), la coppia Amadeus-Fiorello, così amici da colmare il fossato che apparentemente li separa, da trovare un ponte tra la normalità del primo e l’estrosità del secondo. Stasera si inizia con i primi 13 big e i primi 4 giovani: gli spettatori entrati negli anta faticheranno a comprendere le differenze tra Fasma e Avincola, i Coma_Cose e Gaudiano, ma i ragazzi ritroveranno tra i Campioni i suoni della loro generazione. E scopriranno, serata dopo serata, le canzoni dei genitori e dei nonni.


OSPITI

Già perché stasera c’è Loredana Berté (con un medley di successi e il nuovo singolo) oltre a Diodato (che apre con «Fai rumore»), mentre domani arrivano innanzitutto Laura «globo d’oro» Pausini, e poi Fausto Leali, Marcella e Gigliola Cinquetti, a rileggere i loro exploit festivalieri (da Mi manchi a Montagne verdi e Non ho l’età), oltre a Enzo Avitabile per l’omaggio con Fiore a Carosone, a Gigi D’Alessio e i suoi trapper veraci. E il 4 marzo, peraltro serata nostalgica delle cover, si apre con i Negramaro che rendono omaggio a Lucio Dalla nel cinquantenario di 4/3/1943.


TRIBUTI

E, ancora, ci saranno la Amoroso, Emma, Mahmood sino al gran finale di sabato con la Vanoni. Ma da lei si passerà a Nada con Tecla Insolia – l’anno scorso in gara con i Giovani e ora protagonista del film tv, sempre di Rai1, sulla voce di Ma che freddo fa» – e Umberto Tozzi, che lancerà una raccolta fondi per la sua band, fermata dal Coronavirus. Quasi a dire che la gara ormai è riservata alla musica che ci gira intorno, quella che si posta, che si streama, che si tiktokka, ma che poi si trova comunque un modo per conservare anche il pubblico più tradizionalista, adulto, anziano.


Edizione autarchica, viste le frontiere chiuse e la pandemia che – oltre a mille precauzioni sanitarie e l’Ariston vuoto – suggerisce risparmi ed economie di scala. Edizione con due uomini soli al comando, ma con tante donne: stasera Matilda De Angelis, anche cantante, e Alessia Bonari, l’infermiera che una foto ha trasformato in un simbolo della lotta al virus; domani Elodie, non solo cantante; mercoledì la top model Vittoria Ceretti; venerdì Barbara Palombelli e la sexy direttrice d’orchestra Beatrice Venezi; sabato Serena Rossi, Simona Ventura e Giovanna Botteri.

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Golden Globe, “Io sì” di Laura Pausini premiata come miglior canzone originale: “Non ci posso credere”. Trionfano “Nomadland” e “The Crown”

lunedì, Marzo 1st, 2021

ANDREA CARUGATI

«Ho la pelle d’oca, non avrei mai immaginato di vincere un Golden Globe. Dedico questo premio a tutti coloro che vogliono e meritano di essere “visti” e a quella ragazzina che 28 anni fa vinse Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di arrivare così lontano». Sono parole condite d’emozioni intense quelle di Laura Pausini che ieri notte ha vinto il premio per la migliore canzone originale con la sua ”Io sì”. Composta in collaborazione con Diane Warren e Niccolò Agliardi, brano portante de La vita davanti a sé, il film di Eduardo Ponti girato con la madre Sofia Loren che però non è riuscito a vincere nella categoria riservata al miglior film in lingua originale, premio che è andato al film coreano Minari. L’incontenibile gioia di Laura Pausini per il premio ai Golden Globe

La Pausini, in collegamento con lo show da casa sua, visibilmente emozionata, nonostante non sia nuova a premi internazionali, con una camicia rossa e seduta a un pianoforte bianco ha ringraziato tutti, anche in italiano per poi aggiungere su Facebook «dedico questo riconoscimento anche all’Italia, alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno scelto me e la mia musica e mi hanno reso quello che sono oggi. E alla mia bellissima figlia, che di oggi vorrei ricordasse la gioia nei miei occhi, sperando che cresca e continui sempre a credere nei suoi sogni». 

Golden Globe, “Io sì” di Laura Pausini premiata come miglior canzone originale: “Non ci posso credere”. Trionfano “Nomadland” e “The Crown”
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Casalino in tv, dai consigli a Draghi all’omofobia: cosa ha detto l’ex portavoce di Conte

martedì, Febbraio 16th, 2021
Ospite di Lilli Gruber a «Otto e mezzo» in onda su La7 – Ansa /CorriereTv
Il portavoce dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, torna in tv. Rocco Casalino, ospite di Lilli Gruber a ‘Otto e Mezzo’ in onda su La7, ha parlato di Draghi, degli insulti ricevuti da Renzi, e di quanto la politica italiana, a detta sua, sia maschilista.
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