Archive for Gennaio, 2017

Aspettando Webnotte, Virginia Raffaele: ”Così da piccola ho imparato a travestirmi”

giovedì, Gennaio 26th, 2017

Virginia Raffaele racconta la genesi del suo trasformismo: “Sono come Benjamin Button, da bambina mi travestivo non principessa ma da vecchia. Camminavo tutto il giorno con le spalle curve per calarmi nel personaggio”. E poi presenta il suo spettacolo “Performance”, in scena al Brancaccio di Roma fino al 29 gennaio

REP TV

Rating 3.00 out of 5

Dopo la Consulta sull’Italicum, Giannini: “Ora o inciucio con Berlusconi, o nuovo Ulivo”

giovedì, Gennaio 26th, 2017

La Consulta ha bocciato l’Italicum per il suo aspetto più qualificante, il ballottaggio, perché non c’è soglia al secondo turno, e questo viola il principio della rappresentanza. “Matteo Renzi è sconfittol da punto di vista del diritto ma non politico. Volendo già da domattina si può tornare a votare. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Rutelli si laurea a 62 anni per fare il direttore Unesco

giovedì, Gennaio 26th, 2017
Rating 3.00 out of 5

Renzi sogna il Mattarellum e liquida la segreteria via sms

giovedì, Gennaio 26th, 2017
Rating 3.00 out of 5

“Scrutatori” e “armonizzatori”. Così la sentenza crea il grande derby delle urne

giovedì, Gennaio 26th, 2017
Rating 3.00 out of 5

La Consulta boccia il ballottaggio dell’Italicum, e adesso che succede?

giovedì, Gennaio 26th, 2017
carlo bertini
roma

Cosa ha fatto la Consulta con questa sentenza?

Ha dichiarato incostituzionale il meccanismo del ballottaggio previsto dalla legge elettorale. Con l’Italicum, se nessun partito avesse raggiunto il 40% dei voti si sarebbe andati al ballottaggio tra le due liste di testa, quindici giorni dopo, e si sarebbe determinato così il vincitore delle elezioni. Ora è rimasto in piedi il premio di maggioranza con l’assegnazione di 340 seggi (pari al 54% degli eletti) solo per il partito che dovesse superare il 40% dei voti.

Che legge resta in piedi?

Una legge di impianto proporzionale ma con un premio di maggioranza. Restano i 100 capilista bloccati e resta la possibilità di pluri-candidature (fino a un massimo di 10), ma non sarà più il capolista eletto a scegliere il collegio, bensì si procederà al sorteggio.

La sera del voto si conoscerà il vincitore?

Senza il ballottaggio non c’è questa certezza. Ora si avrebbe un modello proporzionale, ma corretto alla Camera con cento collegi e una soglia di sbarramento del 3%, mentre al Senato un sistema proporzionale senza premio di maggioranza, il cosiddetto Consultellum, con una soglia di sbarramento dell’8% per i partiti che non si coalizzano. Due leggi elettorali che difficilmente consentirebbero di avere un unico vincitore certo la sera delle elezioni. Al Senato il Consultellum favorisce le coalizioni, mentre alla Camera l’Italicum rivisto e corretto premia il singolo partito, purché arrivi al 40%. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Intesa prepara la maxi-offerta. E Generali organizza la difesa

giovedì, Gennaio 26th, 2017
francesco spini
milano

Il giorno dopo la prima ammissione di Intesa Sanpaolo sul proprio interesse in una aggregazione con Generali, in Borsa i titoli coinvolti continuano a catalizzare l’attenzione. Pur senza lo slancio delle due sedute precedenti, il titolo del Leone alato ha chiuso la seduta ancora con un rialzo dello 0,97%. Significa che dalla chiusura di venerdì, prima insomma delle prime indiscrezioni riportate da questo giornale, ha guadagnato il 13,56%. Abbastanza, insomma, per rendere l’operazione di Ca’ de Sass più onerosa rispetto alle attese.

 

LEGGI ANCHE – Generali divorzia dal direttore generale Minali: pronta una buonuscita da 5,7 milioni di euro

 

Nel contempo però Intesa Sanpaolo – che avrebbe allo studio un’operazione di scambio o mista tra carta e contanti – ha ripreso fiato a Piazza Affari, con un +0,35%, frenando così l’emorragia che, sempre da venerdì, ha visto l’azione perdere il 6,88%. L’effetto dell’operazione si è fatto sentire anche sulla filiera a monte di Generali, ovvero sul suo primo azionista Mediobanca (che ha il 13% di Trieste) con un + 3,1% e ancora di più su Unicredit, prima azionista di Piazzetta Cuccia, che è salita del 9%. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Renzi e il piano per il voto: “Niente ostacoli alle urne, ma Gentiloni va coinvolto”

giovedì, Gennaio 26th, 2017
fabio martini
roma

È euforico, di nuovo su di giri. Come nei giorni in cui era il padrone della politica italiana. Certo, una volta Matteo Renzi sarebbe apparso in tv a raccontare a tutti la sua versione dei fatti, ma per ora la «cura» del silenzio continua. Il segretario del Pd ovviamente ha parlato a lungo con i suoi amici e nel pomeriggio, una volta letto il comunicato della Corte Costituzionale, Renzi ha esclamato: «Ragazzi, ma questo è un trionfo!». Nella sua lettura, la Consulta non ha toccato il cuore dell’Italicum e ha «soltanto» cancellato il ballottaggio: «Ma quale Legalicum!», commentava ieri sera un Renzi talmente affezionato al suo «Italicum», che l’ex premier ora accarezza la tentazione di utilizzarlo per andare ad elezioni anticipate. Quando? «Calma e gesso», confidava ieri sera l’ex premier, perché non si può cavalcare la questione elettorale con le tragedie ancora in corso. Dunque, escluso il voto subito, in primavera, ma da ieri al Nazareno l’11 giugno è considerato più vicino. Quella che Renzi ha messo in cantiere è una «escalation soft».

 

LEGGI ANCHE – La Consulta boccia il ballottaggio dell’Italicum, e adesso che succede?
(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Viva i traditori

giovedì, Gennaio 26th, 2017
Mattia Feltri
 

C’è stato un tempo in cui Beppe Grillo invocava «la soppressione dei partiti politici» citando un monumento della democrazia europea, Simone Weil. Forse una lettura lontana, perché Simone Weil voleva la soppressione dei partiti per liberare i parlamentari dal dominio del capo, o della struttura, che imponesse come pensare e votare. Chi pensa e vota da sé, diceva Weil, sarà accusato «di tradimento. I meno ostili direbbero: “Perché allora hai aderito a un partito?”». (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Grillo chiama furioso: mi hai ingannato. Virginia ormai è sola

giovedì, Gennaio 26th, 2017

di Fabrizio Roncone

ROMA Eccola.
Esame sommario: ha dormito poco. E male. Occhiaie profonde, il fard non copre il pallore. Quelli di RaiNews24, molto tosti. Il microfono piazzato sotto il naso. Lei, con il solito sguardo indecifrabile: «Sono tranquilla. Ho rispettato le procedure. Risponderò a tutte le domande che la Procura mi vorrà fare».
Va via con quel suo passo risoluto, sicuro (che affinò nel corridoio dello studio legale Previti-Sammarco, quando andava a fare le fotocopie, e che ingannò poi Casaleggio padre, quando la scelse come candidata alla poltrona di sindaco).
La strategia di Virginia Raggi, nel primo giorno da indagata per abuso d’ufficio e falso, è: dissimulare. Poi entra nel suo ufficio, posa la borsa sulla scrivania e dentro la borsa inizia a squillare il cellulare.
Sul display: «Grillo». Pensa: okay, va bene, Beppe vorrà fare il punto della situazione. Risponde tranquilla.
Errore.
Il capo è furibondo.

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.