Archive for Gennaio, 2017

Florida, spari all’aeroporto di Fort Lauderdale – la diretta

venerdì, Gennaio 6th, 2017

Un uomo ha aperto il fuoco all’aeroporto di Fort Lauderdale in Florida uccidendo una persona e ferendone altre 8. Si tratta di un bilancio provvisiorio. Il killer è stato catturato dalla polizia. Lo riferiscono i media Usa. Le immagini dallo scalo in diretta

REP.IT

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Sparatoria in aeroporto in Florida I media Usa: un morto, preso il killer

venerdì, Gennaio 6th, 2017

Un uomo ha aperto il fuoco all’aeroporto di Fort Lauderdale in Florida uccidendo una persona e ferendone almeno altre 8 o 9. Lo riporta la stampa americana cita alcune fonti ufficiali secondo le quali l’uomo che ha aperto il fuoco sarebbe già stato arrestato dalla polizia. Parti dell’aeroporto sono state evacuate. Le autorità aeroportuali hanno dichiarato su Twitter che un «incidente è in corso» nell’area restituzione bagagli del Terminal 2.

CORRIERE.IT

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Fort Lauderdale airport shooting: Suspect in custody, 9 injured

venerdì, Gennaio 6th, 2017

(CNN)[Breaking news alert, posted at 1:28 p.m. ET Friday]

At least nine people were injured in a shooting at the Fort Lauderdale airport on Friday, a US official familiar with the incident said. The shooter is in custody, according to the official.
[Previous story, posted at 1:24 p.m. ET Friday]
Parts of Fort Lauderdale airport were apparently evacuated on Friday after a security incident. Airport officials said on Twitter that there is an “ongoing incident” in the baggage claim area of Terminal 2. Multiple reports on social media — including tweets from former White House spokesman Ari Fleischer, indicated shots had been fired. Aerial footage from CNN affiliates showed large groups of people standing outside on the tarmac.
Developing story – more to come
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Non lasciate la scena in mano a un comico

venerdì, Gennaio 6th, 2017
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Roma, il fedelissimo della Raggi: “Sul tetto per evitare le cimici”

venerdì, Gennaio 6th, 2017
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Il Divino Otelma e l’anno che verrà: “Ho previsto la fine di Renzi Ecco cosa succederà nel 2017”

venerdì, Gennaio 6th, 2017

di Carlantonio Solimene

A fine 2015 fu l’unico a prevedere la «sberla elettorale» di Matteo Renzi. Il Divino Otelma – Marco Belelli all’anagrafe – così sentenziò: «Renzi prenderà una grande sberla ma resterà attaccato alla poltrona. Sarà gradito al massimo dal 12% degli italiani».

Divino Otelma, sulle cifre si è leggermente sbagliato. Resta il fatto che nessuno, dodici mesi fa, poteva immaginare il tracollo renziano. Lei come ha fatto?

«Potremmo rispondere che il Divino Otelma è l’unico italiano vivente in possesso di sei lauree – due a La Sapienza e quattro a Genova – e un Diploma ISPI di Milano, oppure dire che è un Astrologo e Veggente di fama internazionale, oppure che i Suoi Vaticini sono costantemente coronati da successo quando sono elargiti ex cathedra, e così via. Noi però preferiamo semplicemente affermare che tutto ciò è vero e verificabile a iosa e che Egli – Il Divino – opera con l’assistenza degli Dei Immortali e del Suo Daimon, Demetrio, esattamente come Socrate procedeva nel corso della sua vita terrena. Potremmo infine chiosare che il livello dei sedicenti politologi italici è assai modesto, da operetta, laddove quello del Divino è lato, di politologo raffinato (e del resto, una delle sei lauree è in Scienze Politiche… e non si dimentichi l’ISPI)».

Allora provi il colpaccio anche nel 2017: quale sarà l’avvenimento politico più sorprendente?

«Probabilmente, almeno per taluni sprovveduti, il disvelamento del “vero” Donald: il nuovo Presidente americano – che a Noi piace molto – si rivelerà un Grande Presidente, molto meglio del “mulatto” sotto svariati punti di vista».

E l’ex premier Matteo Renzi tornerà da protagonista nell’arena politica o è destinato all’oblio? (altro…)

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Smog, l’allarme: “Chi vive vicino al traffico rischia danni al cervello”

venerdì, Gennaio 6th, 2017

di ELENA DUSI

ROMA. L’aria inquinata non si ferma nei nostri polmoni. La sua capacità di penetrare l’organismo è più subdola. Il rischio – sta emergendo con sempre maggiore chiarezza – è che le particelle di smog che inaliamo insieme a 10mila litri d’aria ogni giorno possano arrivare fino al cervello.

Abitare in un’area urbana, aveva calcolato uno studio americano sui 60enni l’anno scorso, invecchia il cervello di un anno. Oggi un’altra ricerca pubblicata sulla rivista medica Lancet rivela che lo smog è legato a un aumento dei casi di demenza. Rispetto alla media della popolazione, chi vive a meno di 50 metri da una grande arteria stradale ha un rischio aumentato del 7% di esserne colpito. Chi vive tra 5 e 100 metri del 4%. Chi vive fra 100 e 200 metri del 2%. In tutto, fino a un caso su dieci di demenza fra coloro che abitano a pochi passi da una strada trafficata potrebbe essere attribuito all’inquinamento, calcolano i ricercatori del Public Health Ontario e dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences. Lo studio ha messo a confronto l’indirizzo di casa e lo stato di salute di 6,5 milioni di persone in Canada fra 20 e 85 anni per un decennio. (altro…)

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Poste, il risparmio tradito da quattro fondi immobiliari

venerdì, Gennaio 6th, 2017

di WALTER GALBIATI

MILANO. C’è un caso di risparmio tradito che ha fatto meno scalpore del Monte dei Paschi o dell’Etruria, ma che sta per deflagrare con numeri da capogiro. Riguarda migliaia di risparmiatori che hanno pensato bene di lasciarsi incantare dalla tradizionale sicurezza che garantivano i prodotti di risparmio postali, associati con un altro investimento “sicuro” come il mattone.

Era Sarmi. Sì perché le Poste, insieme ad altri collocatori, dal 2002 al 2005, sotto la guida di Massimo Sarmi, hanno venduto nei loro 13mila uffici le quote di quattro fondi immobiliari, che avevano in comune due cose: il prezzo, di 2.500 euro l’una (un taglio non elevato e per questo accessibile a molti portafogli) e l’alta rischiosità dell’investimento. Il tutto era spiegato bene nei prospetti informativi dei fondi Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1 e Alpha, ma non sembra che sia stato spiegato altrettanto bene a chi si recava in Posta in cerca di consigli per i suoi risparmi. Che le cose non andassero nel verso giusto lo avevano capito tutti leggendo i rendiconti annuali dei fondi che hanno quasi sempre chiuso con perdite. Anno dopo anno, gli 850 milioni di euro raccolti inizialmente e divisi in oltre 340mila quote si sono quasi evaporati. (altro…)

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Fondi e polizze: ecco dove mettono i soldi gli italiani

venerdì, Gennaio 6th, 2017

di Giuditta Marvelli

I risparmi sono una cosa molto buona, soprattutto se i tuoi genitori ne hanno fatti per te. In questa frase di Winston Churchill ci sono il presente, il passato e il futuro delle ricchezze Made in Italy. Un Paese, il nostro, che per anni ha guidato le classifiche di propensione al risparmio e che oggi non molla la presa dell’accantonamento, nonostante la crisi abbia mandato a gambe all’aria certezze consolidate che — questo invece è abbastanza sicuro — non verranno sostituite.

La rivoluzione

Che cosa c’è oggi nel portafoglio delle famiglie tricolori? Secondo le stime di Prometeia a fine 2016 le ricchezze finanziarie (escludendo quindi le case) ammontavano a 4.051 miliardi. Sbirciando nel «borsellino» nazionale troviamo più polizze e fondi, sempre meno Btp e obbligazioni bancarie. Un cambiamento grande, spinto dalla «sparizione» progressiva dei rendimenti e, per quanto riguarda i bond degli istituti di credito, anche dalle drammatiche vicende (non ancora concluse) che hanno coinvolto i piccoli obbligazionisti degli istituti in crisi. «Tra la fine del 2012 e il giugno 2016 — spiega Lea Zicchino, partner di Prometeia — le obbligazioni bancarie in mano alle famiglie italiane si sono ridotte di 212 miliardi».
I Btp posseduti direttamente dalle famiglie rappresentano invece solo il 3% di quei 4 mila miliardi, mentre più in generale le obbligazioni nei depositi titoli dei privati ammontano a poco più del 9%. Anche il conto corrente e i conti di deposito, grandi protagonisti quando non si vuole o non si può scegliere di investire, negli ultimi tempi hanno dovuto cedere qualche posizione. Per loro, come per i Bot, l’anemia dei rendimenti è stata causa di raffreddamento passionale. E così oggi, sommando i prodotti assicurativi e e i fondi comuni, cioè il variegatissimo mondo dei prodotti a gestione professionale, si arriva al 34,5% del totale, mentre le attività liquide si fermano al 32,3%. Non una disfatta, insomma, ma un testa a testa.

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Così nacque l’homo-smartphone schiavo della connessione perpetua

venerdì, Gennaio 6th, 2017
alberto mattioli
milano

La tecnologia è sempre un progresso, ma double face. Il suo destino è quello di risolvere dei problemi creandone dei nuovi. Giorgio Stephenson inventa il treno e, insieme, i disastri ferroviari. Nasce la televisione, e se ne appropria Barbara D’Urso. Costruiscono gli scooter, e Alessandro Di Battista ci sale sopra per comiziare. Così, il decennale dell’iPhone non è solo una festa. Non sono tutt’oro quei pixel che luccicano. Certo, essere connessi a Internet è utile; sempre, magari, no. Fra mail, Facebook, WhatsApp, Twitter, Messenger, Instagram, Pinterest e via cliccando non c’è un attimo di pace. La connessione full time dà dipendenza (e talvolta anche un po’ alla testa). «O maladetto, o abominoso ordigno», chiamava Ariosto l’archibugio, perché permetteva a un umile fantaccino di abbattere a distanza uno splendido cavaliere. Allo stesso modo, l’iPhone consente al commercialista di abbatterti spedendoti a tradimento l’F24 mentre stai facendo e pensando tutt’altro, ma quando salta fuori l’ansiogeno numeretto bianco su sfondo rosso sull’iconcina della mail proprio non resisti, e devi leggere. Tutti ci portiamo in tasca l’ufficio, e dire che di regola non vediamo l’ora di uscirne. È ormai impossibile sottrarsi alla longa manus del web, strappare la rete, sospendere questo perpetuo cicaleccio.

 

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