Ecco lo spread che ci avvisa quando le azioni sono a rischio bolla
venerdì, Marzo 3rd, 2017–di Vito Lops
I mercati finanziari sono pieni di indicatori. Di dati ce ne sono fin troppi. Analisti e operatori ogni giorno si trovano di fronte a un overload di numeri e informazioni di fronte ai quali non sempre è facile capire quale direzione prenderà nelle ore successive il flusso di capitali.
Uno degli indicatori più utilizzati dai tecnici, ma che spesso resta nell’ombra ai più, è lo spread tra l’earning ratio yield (il rapporto tra l’utile per azione degli ultimi 12 mesi e il prezzo corrente di mercato) di una Borsa rispetto al rendimento dei titoli a 10 anni espresso dallo stesso Paese o area geografica.
È molto utile perché fotografa in tempo reale il costante duello tra azioni e titoli governativi. Se un Paese è affidabile, è giustificato che vi sia uno spread (un differenziale) tra azioni e bond, proprio perché le azioni sono tendenzialmente una classe di investimento più rischiosa rispetto ai titoli di Stato. E questo spread misura proprio il premio al rischio che un investitore “riceve” per il fatto di investire in un asset potenzialmente più pericoloso.
Quando questo spread si attenua, si riduce anche il premio al rischio e i titoli di Stato diventano di conseguenza più attraenti. Oppure, leggendo l’altro lato della medaglia, può voler dire che le azioni sono diventate un po’ carucce. In sostanza, il “gioco” di detenere azioni anziché bond inizia a valere meno della candela. (altro…)