Archive for Marzo, 2017

Ecco lo spread che ci avvisa quando le azioni sono a rischio bolla

venerdì, Marzo 3rd, 2017

–di

I mercati finanziari sono pieni di indicatori. Di dati ce ne sono fin troppi. Analisti e operatori ogni giorno si trovano di fronte a un overload di numeri e informazioni di fronte ai quali non sempre è facile capire quale direzione prenderà nelle ore successive il flusso di capitali.

Uno degli indicatori più utilizzati dai tecnici, ma che spesso resta nell’ombra ai più, è lo spread tra l’earning ratio yield (il rapporto tra l’utile per azione degli ultimi 12 mesi e il prezzo corrente di mercato) di una Borsa rispetto al rendimento dei titoli a 10 anni espresso dallo stesso Paese o area geografica.

È molto utile perché fotografa in tempo reale il costante duello tra azioni e titoli governativi. Se un Paese è affidabile, è giustificato che vi sia uno spread (un differenziale) tra azioni e bond, proprio perché le azioni sono tendenzialmente una classe di investimento più rischiosa rispetto ai titoli di Stato. E questo spread misura proprio il premio al rischio che un investitore “riceve” per il fatto di investire in un asset potenzialmente più pericoloso.

Quando questo spread si attenua, si riduce anche il premio al rischio e i titoli di Stato diventano di conseguenza più attraenti. Oppure, leggendo l’altro lato della medaglia, può voler dire che le azioni sono diventate un po’ carucce. In sostanza, il “gioco” di detenere azioni anziché bond inizia a valere meno della candela. (altro…)

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Casette per i terremotati: 18 e piene di bla bla bla

venerdì, Marzo 3rd, 2017

Giorgio Mulè

Dovremmo vivere il tempo della palingenesi della politica, e cioè un tempo del rinnovamento. Un’esigenza di rinascita legata principalmente alla necessità di depotenziare la disaffezione verso il Palazzo e con alcune derivate specifiche per ogni schieramento riassumibili così: nel centrosinistra Matteo Renzi sa di dover riparare al disastro del referendum e alla caduta della sua leadership; i 5Stelle, alla luce dell’avvilente gestione del Campidoglio, sono coscienti della crisi scatenata dall’accusa di incapacità di governare; il centrodestra non può sfuggire all’obbligo di tornare a essere un fronte unito e coeso se vuole riproporsi come forza di governo.

Ad oggi, quel che manca in assoluto è la capacità di adempiere al primo compito che ci si aspetta dalla politica: scrivere un’agenda e rispondere così al compito principale richiesto a chiunque aspiri a guidare il Paese: qual è la visione dell’Italia?

Invece, è il populismo a dettare l’agenda con la rincorsa spasmodica a inseguire l’avversario sul terreno del consenso immediato.

LEGGI ANCHE: Cosa si intende e come si riconosce il populismo (altro…)

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Sfiducia a Lotti, M5S e Lega premono Cuperlo: «Luca si faccia da parte»

venerdì, Marzo 3rd, 2017

Oggi è il giorno dell’interrogatorio di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, per la vicenda Consip. Ma al di là del percorso giudiziario, il caso diventa anche e sempre più politico. Il Movimento 5 Stelle va avanti sulla strada della mozione di sfiducia individuale a Luca Lotti, oggi ministro dello sport, già sottosegretario di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, considerato parte di quel «massimo livello politico» a cui l’imprenditore Alfredo Romeo chiedeva sostegno per la concessione di appalti. Lotti ha smentito più volte ogni addebito («Se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere») ma le opposizioni sono agguerrite e anche la Lega Nord ha annunciato di essere pronta a votare la sfiducia individuale: «Non contro la persona – ha precisato Matteo Salvini intervenendo ad Agorà su RaiTre – ma per andare a votare il prima possibile». Il testo dei pentastellati, che hanno chiesto al presidente del Senato Pietro Grasso di calendarizzare subito la discussione, parla di fatti che «minano fortemente la credibilità del ministro e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere liberamente le funzioni a cui è chiamato». Sul blog di Beppe Grillo, il Movimento firma poi un intervento che si chiude con un interrogativo: «Renzi sapeva dell’inchiesta? Nel caso affermativo, perché ha taciuto? Voleva difendere papà Tiziano e il fedelissimo Lotti?».

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Feltri, la sua verità sulla morte di Dj Fabo: “Vi dico cosa ne penso io (e Dio)”

venerdì, Marzo 3rd, 2017

Fabiano Antoniani se ne è andato come desiderava, essendo la sua vita ridotta allo stato vegetativo e quindi per lui insopportabile. Per morire si è dovuto recare in Svizzera assistito da amici e medici. In Italia si può crepare solo se non vuoi. Se invece vuoi, non puoi. La discussione sull’ eutanasia è inutile perché chi partecipa al dibattito non usa argomenti razionali, ma ricorre all’ arte della retorica: quella della sacralità della vita e quella della libertà individuale. Due modi di ragionare che non si incontreranno mai e non produrranno un compromesso accettabile. In effetti le leggi che dovrebbero regolare la materia giacciono in Parlamento e nessuno osa toglierle dal cassetto, anzi dalla cassa mortuaria. Cosicché chissà per quanti anni ancora saremo costretti a polemizzare invano: da una parte i cattolici che pretendono di trasferire le proprie idee anche a chi ne ha di opposte, comunque diverse; dall’ altra i laici che chiedono, con petulanza, una cosa: aiutare chi non ne può più a non esserci più, senza entrare nel merito. Personalmente non credo nell’ aldilà e neppure nell’ aldiquà, dove però sono costretto a stare per mancanza di alternative. Dico soltanto che non si possono confondere casi estremi, quale quello di Fabiano, con casi di ordinaria sofferenza.

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Redditi dei ministri: prima Valeria Fedeli, ultimo Maurizio Martina. Sorpresa Padoan: meno di 50mila euro

venerdì, Marzo 3rd, 2017

Toh, che sorpresa. La ministra più ricca d’Italia? Valeria Fedeli, la ministra senza laurea, la “compagna” ex Cgil titolare dell’Istruzione, la donna con la rossissima chioma che tanto ha fatto parlare di lei da che è “ascesa” al governo. Nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2016, infatti, risulta un imponibile di 180.921 euro. È quanto emerge dalla pubblicazione sul sito parlamento.it delle dichiarazioni patrimoniali dei senatori e dei deputati della XVII Legislatura. Fanalino di coda della classifica? Maurizio Martina, con 46750 euro.

Dunque, la classifica. Dietro alla Fedeli, il vuoto. Il primo a sbucare è il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, con 148.692 euro. Al terzo posto la ministra dei Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, con un reddito imponibile di 144.853 euro. Quindi Enrico Costa, ministro per gli Affari regionali, con 112.034 euro, il premier Paolo Gentiloni con 109.607, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, con 104.473 euro, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, con 104.432 euro, il ministro degli esteri, Angelino Alfano, con 102.300 euro, il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, con 102.058 euro, la ministra della P.A., Marianna Madia, con 98.816 Euro. Stesso reddito per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e il ministro dello Sport, Luca Lotti, con 98.471 euro. (altro…)

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Il piano giudiziario e quello politico

venerdì, Marzo 3rd, 2017

CLAUDIO TITO

N TUTTE le inchieste che riguardano o toccano esponenti politici, esistono sempre due piani di valutazione diversi: quello giudiziario e quello politico. Piani diversi ma non per forza distinti. Le indagini, gli interrogatori, le prove e le controprove. Le responsabilità di tutti gli indagati devono essere stabilite dai giudici.

Si tratta di un percorso che si conclude con il processo. Dovranno essere solo e soltanto i magistrati a stabilire — con la massima rapidità possibile — se l’imprenditore Romeo o Tiziano Renzi, il padre di Matteo, sono colpevoli di qualche reato. La giustizia farà autonomamente il suo corso come è giusto che sia. Questa è la fisiologia di ogni Stato di diritto.

Ma poi c’è il secondo livello. Che individua il suo nucleo su una osservazione: la rilevanza penale non sempre coincide con l’incidenza politica. Questo secondo piano di valutazione ha un carattere che non è determinato, bensì è definito dalle inchieste. Nessuno può far finta di niente quando un ministro della Repubblica e il genitore del principale leader politico del Paese vengono inseriti nei registri di una procura. In quel preciso istante prende corpo la necessità di rispondere al Paese proprio in virtù dei voti ricevuti e richiesti agli italiani, e di quelli ottenuti in Parlamento. L’ex segretario del Pd, allora, dinanzi a documenti ufficiali dei pm che descrivono un contesto opaco in cui si sarebbero mossi parenti e amici — al di là del fatto se quella opacità si configurerà o meno come reato — non può limitarsi a dire di avere fiducia nella magistratura. È scontato che chi ha avuto l’onore di guidare il governo del Paese abbia fiducia nel potere giudiziario. In gioco non c’è solo una sorte processuale. C’è qualcosa di più. L’ex presidente del consiglio ha il dovere di spiegare o almeno di sottoporre ai suoi elettori e ai militanti del Pd un chiarimento. (altro…)

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Tessere, Orlando: “In molte realtà il Pd è diventato un votificio”

venerdì, Marzo 3rd, 2017

“La rottamazione non ha creato nuove classi dirigenti”. Così il ministro della Giustizia e candidato alla segreteria Pd, Andrea Orlando, al videoforum di Repubblica Tv sul caos tessere.  “Non basta dire mandiamo a casa le prime file se non si opera. una sostituzione per creare nuove classi dirigenti.  Serve un lavoro faticoso, non bastano slogan”

In studio Laura Pertici e Massimo Giannini

REP.TV

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Perché non ci uniamo al volo degli avvoltoi

venerdì, Marzo 3rd, 2017
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Neve e Pericolo valanghe

venerdì, Marzo 3rd, 2017

Nel weekend una nuova intensa perturbazione raggiungerà l’Italia. La prima perturbazione di marzo, costituita da due distinti impulsi sospinti sulla nostra penisola da un’unica area depressionaria centrata sulle Isole Britanniche, attraverserà l’Italia nel corso del fine settimana. Sabato questa perturbazione porterà piogge su gran parte del Centronord e nuove nevicate sulle Alpi. Si attiveranno intensi venti meridionali che, sul medio Adriatico e al Sud, saranno responsabili di temperature anche superiori a 20°C

Sabato la quota neve sulle Alpi si aggirerà mediamente oltre i 1200-1500 metri, in calo a fine giornata attorno ai 900-1000 metri. Attenzione perchè sarà una giornata molto ventosa in tutta Italia per venti meridionali con raffiche anche superiori ai 50 km/h. Domenica invece i venti si attanueranno e le nevicate interesseranno il Nord, con quota neve tra 800-1000 metri, e l’Appennino centro-settentrionale oltre 1000-1300 metri.

Neve e Pericolo valanghe Previsioni | METEO.IT (altro…)

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Salvini: “Zaia governatore, sono io il candidato premier della Lega”

venerdì, Marzo 3rd, 2017

“Zaia? Lasciategli fare il governatore del Veneto. E’ bravissimo, il più amato d’Italia. Il candidato premier sono io“. Matteo Salvini lo ribadisce replicando ancora a Berlusconi che, dice, “è costretto a venire in casa della Lega a scegliere un premier. Ne sono orgoglioso, ma noi le nostre scelte le abbiamo fatte. Io faccio il segretario e sono pronto a sfidare Renzi alle elezioni, se il mio nome sarà accettato e confermato dai cittadini alle primarie”.

Salvini: "Zaia governatore, sono io il candidato premier della Lega"

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