Archive for Settembre, 2018

Migranti, Conte: contributo da Paesi Ue che non accolgono

giovedì, Settembre 20th, 2018

“Sul tavolo c’è l’ipotesi che i Paesi non volenterosi, ovvero quelli che non partecipano in termini di sbarchi o in termini di redistribuzione” dei migranti, “versino un contributo finanziario”. A spiegarlo è il premier Giuseppe Conte al termine della cena tra i leader Ue, durata oltre 4 ore, e tenutasi al Felsenreitschule di Salisburgo.

“Qualcuno tra i Paesi che non accolgono ha già dato disponibilità”, ha spiegato il premier.

“Di Frontex si è parlato poco – ha aggiunto Conte, definendo il clima “complessivamente buono”-. La cena si è dilungata perché abbiamo parlato tutti, chi più chi meno. Se dovessi dare un titolo al mio intervento? Lavori in corso”. (altro…)

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Dow corre e sostiene le Borse, bene Fca a Milano. Petrolio sopra 70 dollari

mercoledì, Settembre 19th, 2018

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Le Borse europee hanno chiuso tutte in rialzo e vicine ai massimi di giornata trascinate dai minerari e dalle auto ma anche dai bancari mettendo in secondo piano il tema della guerra dei dazi Usa-Cina mentre si è ridimensionato il calo a Copenhagen di Danske Bank colpita dallo scandalo Estonia. Mentre il Dow Jones di Wall Street sta dando la caccia ai massimi dell’anno, avvicinando i 26500 punti (26617 il record in chiusura), tutti i principali indici europei hanno guadagnato in chiusura circa mezzo punto percentuale. Anche Piazza Affari, a lungo in rosso e piegata dalle vendite sulle utility (-2% Italgas, -1,5% A2a, -1% per Snam e Terna, ha comunque chiuso a +0,25% nel Ftse Mib. In fondo la paniere delle big Prysmian ha perso il 2,66% dopo il balzo di ieri e la cautela del management sulla seconda parte dell’anno. Dietrofront anche per Ferrari (-1,3%) all’indomani del piano al 2022. Brillante Buzzi (+2,2%) e il resto della galassia Exor-Agnelli: +2,1% per la holding, +1,8% Fca dopo le immatricolazioni europee di luglio e agosto. Bene i bancari. Exploit Astaldi (+12%). Nel resto d’Europa balzo del settore dei metalli industriali dopo il rialzo della guidance da parte di Salzgitter (+6%). Intanto sale oltre 70 dollari il barile di petrolio dopo il quinto calo settimanale consecutivo delle scorte di greggio Usa.

Wall Street ancora in rialzo
Wall Street è intanto rialzo nel Dow Jones mentre il Nasdaq è in calo: il focus è sulla “guerra commerciale” con la Cina e sui negoziati con il Canada per un accordo che sostituisca il Nafta. Sul fronte macroeconomico, ad agosto i nuovi cantieri edili avviati negli Stati Uniti sono rimbalzati (+9,2%) dopo due mesi di fila in calo grazie alle case multifamiliari ma i permessi richiesti per costruire – indicatore dell’attività futura – sono scesi (-5,7%) ai minimi di oltre un anno. Nel secondo trimestre del 2018 il deficit americano delle partite correnti si è ridotto del 17% a 104,46 miliardi di dollari da quello di 121,7 miliardi del primo trimestre. (altro…)

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L’arte prostituta dei politici, intanto l’Italia va a pezzi

mercoledì, Settembre 19th, 2018

Crolla la Reggia di Caserta? Non è grave

Non la facciamo troppo lunga: è crollato solo un soffitto nella Reggia di Caserta. In fondo poteva andare peggio: poteva crollare la Cappella Sistina, e invece è ancora in piedi; poteva crollare il Colosseo, e invece è ancora lì; poteva crollare la sala del Botticelli agli Uffizi, e invece c’è ancora; poteva crollare la Torre di Pisa, e invece è ancora lì che pende.

Non facciamo i soliti gufi che ammorbano le pagine dei giornali scrivendo che il patrimonio d’arte cade a pezzi. Non cade a pezzi. È solo caduta a pezzi la Reggia di Caserta. Cosa vuoi che sia? Se chiedi agli italiani dov’è Caserta, ti rispondono tra il Molise e l’Abruzzo. Se chiedi agli italiani quante volte sono andati a Caserta, ti dicono che devono ancora andarci. Se chiedi agli italiani chi abbia fatto la Reggia di Caserta, ti rispondono chissenefrega. Dunque, se cade un soffitto, che cosa vuoi che sia? Non rompere i coglioni con queste inutili notizie da becchino.

450 milioni per gli sfigati (altro…)

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Salvini blinda i confini a Est. ​Ecco i segreti dell’operazione

mercoledì, Settembre 19th, 2018

“Quella è la porta della nuova rotta di trafficanti”. A Pesek, sul confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, gli agenti pattugliano i valichi alla caccia di passeur e clandestini che sbucano dai sentieri come formiche.

Non sono in molti e non è facile essere ovunque: 232 chilometri di frontiera non si tappano neppure con l’esercito. Ma quei migranti che “in fila e in silenzio” scavalcano il confine sono l’altra realtà di un flusso che sta tornando a preoccupare le autorità. Non solo quelle italiane. “Da qui può passare di tutto: armi, clandestini, droga”, dice un agente che ha passato del tempo su quelle montagne.

Al confine tra Bosnia e Croazia le organizzazioni umanitarie hanno contato qualcosa come 4mila persone intenzionate a raggiungere l’Europa. La destinazione finale non è necessariamente l’Italia, ma è dal Belpaese che occorre passare per sperare in futuro di andare altrove. (altro…)

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L’Italia che rinuncia

mercoledì, Settembre 19th, 2018

di GABRIELE CANE’

Per noi l’importante è non partecipare. A tutti i costi. C’è un malinteso, un corto circuito da qualche tempo tra l’Italia e le Olimpiadi. Forse un errore di trascrizione della parola d’ordine con cui de Coubertin rilanciò i giochi dell’era moderna, sostenendo appunto che l’importante era partecipare e non vincere. Se tornasse a nascere, il barone avrebbe brutte sorprese dalle nostre parti. Come le abbiamo anche noi, visto che per un motivo o per l’altro, che siano estive o invernali, finisce sempre che dopo aver acceso la fiaccola, ci precipitiamo a spegnerla. Di Roma sappiamo: è arrivata la Raggi e come da progetto 5Stelle tutto è andato in cavalleria, per la presunzione che avremmo buttato via dei soldi. In effetti quando si mette mano alle grandi opere, o ai grandi eventi, spesso riusciamo a spendere molto e a rubare moltissimo. Non sempre, però.
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Di Maio: “Pronto ddl per tagliare 345 parlamentari”

mercoledì, Settembre 19th, 2018

Roma – Con i riflettori ancora puntati sulla manovra finanziaria, Di Maio e Salvini portano nell’agenda politica nuovi provvedimenti. E lo fanno entrambi dagli studi di La7 ospiti a DiMartedì. Parte Di Maio, sfoderando l’asso nella manica: “Abbiamo fatto una riunione con la Lega – ha spiegato il vicepremier pentastellato – e la prossima settimana presentiamo una proposta di legge costituzionale per tagliare 345 parlamentari“. Così da ottenere “risparmi per 100 milioni di euro l’anno”. Al conduttore Giovanni Floris che gli faceva notare come l’ex premier Matteo Renzi avrebbe probabilmente apprezzato la misura, Di Maio risponde secco: “Meglio non infierire”.

Manovra, Di Maio: “Tria? Un ministro serio trova i soldi”

Poi sul tavolo torna la legge di Bilancio del 2019. Di Maio blinda le misure bandiera del Movimento 5 stelle (dal ministro dell’Economia Tria “pretendo che trovi i soldi per gli italiani in difficoltà”, diceva questa mattina). Dunque avanti con l’aumento delle pensioni minime: “Dal 1 gennaio 2019 non ci sarà più nessun pensionato con la pensione inferiore a 780 euro”. E la riduzione del debito? “Un impegno che prendiamo”. Una manovra però “non si fa per questo” ma per “migliorare la qualità di vita degli italiani: è questo l’obiettivo”.
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Mario Monti, bastonata a Luigi Di Maio: “Se l’Italia oggi è messa così male…”

mercoledì, Settembre 19th, 2018
Mario Monti, bastonata a Luigi Di Maio: "Se l'Italia oggi è messa così male..."

Interviene a gamba tesa nel dibattito già rovente sulla legge finanziaria, l’ex presidente del Consiglio Mario Monti. Lo fa a proposito del tira e molla tra Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, del quale prende le difese, bastonando invece il vicepremier pentastellato. (altro…)

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DiMartedì, Matteo Salvini entra in studio da Giovanni Floris e scatta l’ovazione del pubblico

mercoledì, Settembre 19th, 2018

Un breve video che, meglio di tutto il resto, spiega il momento politico e umano di Matteo Salvini. Il vicepremier leghista, infatti, era ospite d’onore (insieme a Luigi Di Maio; i due sono stati protagonisti di interviste faccia a faccia) della prima puntata della stagione di DiMartedì, di Giovanni Floris. Proprio quel Floris che, se non di sinistra, sicuramente non è mai stato un grande “fan” – ci si passi il termine – della Lega. Così come non lo è mai stato il suo programma, da Ballarò fino a quello che da anni conduce su La7. Ma la musica è evidentemente cambiata. Infatti, quando Salvini è entrato nel pacato studio di Floris, in quello stesso studio si è scatenato il delirio: applausi, urla, ululati. (altro…)

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Scossa di terremoto di magnitudo 2,5 a Pozzuoli. Paura tra la gente: “Preceduta da un boato”

mercoledì, Settembre 19th, 2018

Due scosse di terremoto sono state avvertite dalla popolazione a Pozzuoli e nel circondario flegreo. La prima, accompagnata anche da un boato, alle 23,36 di magnitudo 2.5; la seconda qualche minuto dopo, di intensità inferiore.

L’ipocentro è stato a soli 2 chilometri di profondità, secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv); epicentro l’area tra la Solfatara e la zona Pisciarelli. (altro…)

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Il piano di Di Maio col deficit al 2,5% M5S su Tria: ci dà solo un miliardo?

mercoledì, Settembre 19th, 2018

Una giornata particolare sfociata nello sfogo verbale contro il ministro Giovanni Tria. Luigi Di Maio è alle prese con il suo esordio in Cina, ma soprattutto è sotto pressione dopo il vertice di governo finito in stallo per la necessità di mantenere le promesse elettorali e scaldare la base pentastellata. Ecco perché va al braccio di ferro, mettendo a punto il suo piano: una manovra da 28 miliardi di euro e un rapporto deficit/pil che si possa spingere fino al 2,5%.

Le tensioni con il titolare del Mef? I vertici Cinque Stelle si interrogano a lungo sulle disponibilità indicate dal ministro, poi spiegano che «non c’è nessuna richiesta di dimissioni, che il ministro non è a rischio ma che deve tenere conto delle richieste, che sono parte del programma e che hanno ricevuto il sostegno di 11 milioni di italiani». Parole che servono per rassicurare i mercati e allo stesso tempo però suonano come un monito a Tria, un invito a recepire i desiderata del Movimento. I pentastellati sono convinti che il ministro possa reperire le risorse da destinare — al netto dello stop agli aumenti dell’Iva — ai punti cardine della manovra (10 al reddito di cittadinanza, 7 alla flat tax e 8 al superamento della Fornero, più altre per le altre voci di spesa) e anche Di Maio — prima di partire per il viaggio in Cina con gli imprenditori — lo ha dichiarato pubblicamente. (altro…)

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