Roma, 18 settembre 2018 – Addio alla candidatura italiana a tre alle Olimpiadi invernali del 2026. Lo annuncia Giorgetti, sottosegretario con delega allo Sport, in audizione al Senato: la proposta che doveva coinvolgere Milano, Cortina e Torino, dice, “è morta qui. Non intendo ribaltare la responsabilità su alcuni dei sindaci ma ritengo che una cosa così importante come una candidatura richieda una condivisione di spirito ed entusiasmo che io onestamente non ho rintracciato. Sono prevalse forme di dubbio e sospetto: il Governo non ritiene che una candidatura fatta con questa formula possa avere ulteriore corso. Questo tipo di proposta non ha sostegno del governo, è morta”. Subito dopo l’annuncio del sottosegretario i governatori di Lombardia e Veneto rilanciano: “Arrivati a questo punto è impensabile gettare tutto alle ortiche – scrivono in una nota congiunta Luca Zaia e Attilio Fontana -. La candidatura va salvata, per cui siamo disponibili a portare avanti questa sfida insieme. Se Torino si chiama fuori, e ci dispiace, a questo punto restano due realtà, che si chiamano Veneto e Lombardia, per cui andremo avanti con le Olimpiadi del Lombardo-Veneto“. Nel tardo pomeriggio il sottosegretario incontrerà il presidente del Coni Giovanni Malagò a Palazzo Chigi. Nel caso in cui Lombardia e Veneto volessero andare avanti con la candidatura, ha puntualizzato Giorgetti, “se ne faranno carico in termine di oneri”.

Giorgetti parla di “occasione persa” e motiva così la decisione del governo: “O c’è l’entusiasmo e lo spirito olimpico” per fare le cose insieme, ma “per senso di responsabilità bisogna fare le cose serie non ho trovato in questo momento le condizioni” per portare avanti “un progetto così importante”. Il sottosegretario ha detto di aver lavorato al dossier “tutta l’estate” e ha aggiunto: “Non do la colpa a nessuno, prima la do a me stesso che non ci sono riuscito”. (altro…)