Archive for Gennaio, 2019

Luciano Violante sul caso Diciotti: “Ma non è il solito conflitto fra giustizia e politica”

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

Ci risiamo, presidente Violante, i leoni non vogliono stare sotto il trono, neanche con Salvini?

Questa volta la questione non riguarda i leoni ma il trono sul quale sono seduti due protagonisti che devono trovare una intesa. Non si tratta del tradizionale scontro tra giudici e potere politico. Siamo semplicemente di fronte a un caso tutto politico.

Luciano Violante, ex presidente della Camera, in un fortunato libro di qualche anno fa, a proposito del conflitto tra politica e giustizia, utilizzò la metafora di Francis Bacon: “I giudici devono essere leoni, ma leoni sotto il trono”. Invece, a suo giudizio, il conflitto, tra politica e giustizia in Italia, è stato determinato dalla propensione dalla tendenza del trono a schiacciare i leoni, e dalla propensione dei leoni a sedersi sul trono. In questa intervista con l’HuffPost post, non vede nel caso Diciotti, un nuovo capitolo di questo conflitto.

Perché siamo di fronte a un caso diverso?

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A Chigi tre uomini soli

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

Cipro, interno giorno. Giuseppe Conte saluta tutti e se ne va. “Impegni di governo a Roma”, spiega agli omologhi riuniti a Nicosia per il vertice dei paesi mediterranei. Lascia una sedia vuota alla cena di lavoro in programma, e intorno alle 21.00 decolla, direzione vertice notturno di governo, finito poco dopo l’una, dopo un serrato faccia a faccia con Salvini e Di Maio, seguito da un dileguarsi ognuno nei propri appartamenti e tutti con bocche cucite sugli esiti. La necessità di quella che in tutta evidenza è una drammatizzazione della situazione politica è quella di risolvere al più presto il caso Sea Watch. Ma inevitabilmente le tensioni che aprono preoccupanti crepe nella maggioranza di governo riguardano anche la Diciotti, che della nave che batte bandiera olandese rischia di essere un pericoloso precedente.

Perché sulla linea porti chiusi si è attestato compattamente tutto il governo. Ma su cosa fare della responsabilità penale che il tribunale di Catania imputa a Matteo Salvini proprio per quella posizione è ancora notte fonda. La situazione è spinosissima. Il segretario della Lega ha scritto una lettera al Corriere della Sera, rivendicando una decisione politica, non una responsabilità personale, e che per questo motivo il Senato non debba dire sì all’autorizzazione a procedere richiesta dai pm.

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Reddito di cittadinanza, Crozza: “Navigator assunti col colloquio: sarà il festival dei raccomandator”

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

Durante la copertina di Che fuori tempo che fa, in onda su Rai Uno, Maurizio Crozza ha commentato l’approvazione del decreto sul reddito di cittadinanza dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “

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Boom di richieste, Toronto vara l’asta per il simbolo “Pot” (marijuana) in Borsa

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

MILANO – Le richieste sono troppe. E così la Borsa di Toronto ha deciso di affidare a una lotteria il delicato compito di trovare a chi affidare il simbolo azionario “Pot” che in inglese vuol dire (oltre a pentola) anche Marijuana. Le tre lettere che consentono di estrarre il valore del titolo sui grandi circuiti telematici si sono liberate negli ultimi mesi dopo che il gruppo minerario Potash si è fuso con Agrium prendendo il nome di Nutrien. E non appena il “marchio” che evoca la cannabis, uno dei prodotti che tira di più in Borsa, è diventato disponibile si è scatenata un’autentica gara per accaparrarselo. “C’è stato un grande interesse”, hanno ammesso le autorità di mercato. E per evitare ingiustizie si è deciso di procedere affidando l’assegnazione alla dea bendata. Le richieste potranno essere fatte entro venerdì. Poi si deciderà con un’estrazione.

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Brexit, bocciato l’emendamento sul rinvio, ma sì alla cancellazione del “backstop”

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

di ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA – Ricomincio da capo. Come nel cult film in cui il protagonista è costretto a rivivere sempre la stessa giornata, la Brexit torna al punto di partenza: o almeno prova a riportarcela Theresa May, in virtù di due votazioni cruciali di questa sera alla camera dei Comuni.

I deputati approvano 317-301 l’emendamento del deputato conservatore Graham Brady per trovare “alternative al backstop”, la controversa misura per mantenere il Regno Unito a tempo indeterminato nell’unione doganale (come la Turchia) se non si trova un’altra soluzione per tenere aperto il confine fra Irlanda del Nord e la repubblica d’Irlanda. “L’accordo non è rinegoziabile”, risponde immediatamente l’Unione europea, ricordando che il “backstop” è frutto di due anni di trattative. Ma la premier britannica si accinge a tornare a Bruxelles: “E’ interesse comune arrivare a un’uscita concordata”.

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L’allarme dell’Unhcr: “Otto migranti su dieci riportati indietro nei lager libici”

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

di ALESSANDRA ZINITI

L’85 per cento di chi parte dalla Libia viene intercettato dalla Guardia costiera e riportato indietro. Rinchiuso nelle carceri in condizioni disumane, spesso senza acqua né cibo per giorni, a rischio di epidemia. È così da quando l’Italia ha chiuso i suoi porti. Più di quindicimila persone che, dopo mesi di detenzione, finiscono con l’essere rimesse in mano ai loro aguzzini e naturalmente ritentano la traversata pagando di nuovo i trafficanti e alimentando all’infinito un business che adesso, per reclutare nuovi clienti nei paesi d’origine, si nutre anche di “offerte speciali” per chi, naturalmente, non ha immediata disponibilità del denaro richiesto.

“Parti ora e paghi dopo”, “Viaggia ora gratis e lavori quando arrivi in Libia”, “Porta tre amici paganti e viaggi gratis”, “Riunisci cinque persone, viaggio gratis per tutti e lavoro all’arrivo”. Non è vero che con i porti chiusi e con la stretta sulle Ong si parte di meno dalle coste africane e, soprattutto, non è vero che si muore di meno. Né a mare né a terra, che sia nel deserto e all’interno dei centri di detenzione libici (dove nessuno sa quante persone perdono la vita ogni giorno), o che sia sulle strade di montagna che hanno visto una grande ripresa dei flussi migratori. Sei morti al giorni nel mar Mediterraneo, un numero che, seppure diminuito in termini assoluti (2.275 contro i 3.139 del 2017) è più che raddoppiato in termini percentuale con una vittima ogni 14 persone che partono e la conferma della rotta dalla Libia all’Europa come la più pericolosa in assoluto. E con 136 migranti (quasi il doppio dell’anno scorso) morti sulle rotte terrestri, sul fiume Evros tra Turchia e Grecia, alla frontiera tra Croazia e Slovenia, sui sentieri delle Alpi tra Italia e Francia. 

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Diciotti, Conte: “Una mia responsabilità” | Salvini: “Processo non va fatto” | Di Battista: “Premier scriva a giudici”

mercoledì, Gennaio 30th, 2019

La palla sul caso Diciotti passa a Giuseppe Conte, che da Cipro si assume la responsabilità del governo su come è stato gestito, ad agosto, lo sbarco dei 177 migranti salvati dalla nave della guardia costiera italiana. “Mi assumo la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto”, scandisce lasciando carta bianca alla Giunta per le immunità del Senato che mercoledì mattina avvia l’iter per autorizzare o meno il giudizio su Matteo Salvini.

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Borse, l’Europa sale aspettando voto inglese su Brexit. A Piazza Affari Juve a picco

martedì, Gennaio 29th, 2019

–di Eleonora Micheli

Chiusura in rialzo per le Borse europee, a poche ore dal voto del Parlamento britannico agli emendamenti sulla Brexit. Sale inoltre l’attesa per le indicazioni che domani darà la Federal Reserve, al termine della due giorni di riunione del consiglio direttivo dell’istituto. Domani e giovedì andranno poi avanti le trattative a Washington tra il vicepresidente cinese e l’amministrazione americana sul commercio internazionale. Trattative che si profilano più complicate dopo le nuove accuse di frode a carico di Huaiwei, nonostante il sottosegretario al Tesoro, Stephen Mnunchin, abbia dichiarato che il caso non avrà ripercussioni sui colloqui Usa-Cina. Procede intanto a pieno ritmo la stagione delle trimestrali: questa notte svelerà i propri numeri il colosso Apple. Milano ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,48%. Lo spread è sceso a 243,4 punti.

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La Corte di Strasburgo boccia la Sea Watch: “No allo sbarco dei migranti”

martedì, Gennaio 29th, 2019

Bartolo Dall’Orto

Le richieste e le denunce della Ong finiscono in un buco nell’acqua. O quasi.

Stamattina era trapelata la notizia della decisione della Sea Watch di ricorrere alla Corte dei diritti dell’uomo contro l’Italia per essersi rifiutata di ricevere i 47 migranti a bordo della nave. L’accusa è quella di aver “violato i diritti fondamentali delle persone soccorse”. Ma la corte di Strasburco, pur chiedendo a Roma di “fornire a tutti i richiedenti adeguate cure mediche, cibo, acqua e forniture di base”, non ha accolto le richieste della Ong. Niente sbarco, l’Italia non è obbligata a far approdare sulle proprie coste gli immigrati.

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Primarie Pd 2019, i risultati dei circoli. Zingaretti in testa

martedì, Gennaio 29th, 2019

Roma, 29 gennaio 2019 – Al congresso dei circoli del Pd per votare il candidato segretario – secondo fonti parlamentari – hanno partecipato 166mila iscritti. E anche se mancano ancora i dati ufficiali, i risultati sembrano ormai delineati. Fonti della mozione del governatore del Lazio. Fonti vicine a Nicola Zingaretti riferiscono che il governatore del Lazio é al 49,1% (81.648 voti),, mentre Maurizio Martina é al 35,1% (58.345 voti). Staccatissimo, assicurano le stesse fonti, Roberto Giachetti, terzo all’11,3% (con 18.847 voti). In questo caso, Zingaretti otterrebbe più voti di quelli dei due sfidanti sommati. Secondo altre fonti, vicine a Martina, sarebbe sempre in testa Zingaretti, ma col 47,2%, mentre Martina è accreditato di un 36,7% A seguire, a una distanza ancora maggiore,  Francesco Boccia al 3% con 5.021 voti, il giovane Dario Corallo allo 0,8% con 1.271 voti, Maria Saladino allo 0,8% con 1.315 voti. 

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