Archive for Dicembre, 2019

Governo, oggi la prima verifica. Conte avverte: se fallisce, stacco la spina

lunedì, Dicembre 16th, 2019

di Monica Guerzoni e Alessandro Trocino

Verifica di governo, primo atto. Si comincia lunedì sera a Palazzo Chigi, all’indomani del Consiglio dei ministri che ha messo fine al duello sulla Banca popolare di Bari.

Verifica di governo, primo atto. Si comincia lunedì sera a Palazzo Chigi, all’indomani del Consiglio dei ministri che ha messo fine al duello sulla Banca popolare di Bari. Non senza scontri, anche lessicali. La ministra Teresa Bellanova di Italia viva ha insistito fino a notte per inserire nel titolo del decreto la parola «salvataggio» al posto di «rilancio». Per i dem, la prova che «hanno l’ossessione di Banca Etruria». Ancora scintille tra i renziani e Di Maio, che vuole dare in pasto all’opinione pubblica la lista di chi ha ottenuto illegittimamente i crediti.

Avanti così, in una continua rincorsa mediatica. Lunedì al Senato si vota la prima fiducia sulla legge di Bilancio. Renzi prenderà la parola, attaccherà ancora sul finanziamenti ai partiti e proverà a intestarsi le scelte positive della manovra. E in serata Giuseppe Conte metterà i ministri e i capi delegazione attorno a un tavolo per cercare di ricompattare la sua litigiosa squadra. Nella testa del presidente del Consiglio il nuovo orizzonte si chiama«Agenda 2023» e già la data è un problema, perché da giorni Zingaretti parla di «Agenda 2020».

Rating 3.00 out of 5

Popolare di Bari, ok del Consiglio dei ministri per salvare la banca: «Ora è caccia ai responsabili»

lunedì, Dicembre 16th, 2019

di Virginia Piccolillo

Popolare di Bari, ok del Consiglio dei ministri per salvare la banca: «Ora è caccia ai responsabili»

ROMA — I risparmiatori della Banca popolare di Bari possono tirare un sospiro di sollievo. Il decreto per salvare Pop Bari, bloccato tre giorni fa dai veti incrociati di Matteo Renzi e Luigi Di Maio, è stato varato ieri, nel Consiglio dei Ministri convocato in notturna. Dopo un’ora e mezza di riunione, al termine di una giornata segnata dal botta e risposta delle polemiche a distanza tra renziani e Cinque Stelle, è stato varato il provvedimento da 900 milioni di euro. Secondo le indiscrezioni circolate in serata, il governo intende creare una banca di investimento con la ricapitalizzazione di Mediocredito centrale attraverso Invitalia, per il rilancio di Banca popolare di Bari.

Dirimente a sbloccare la situazione di stallo in un Consiglio dei Ministri animato, il via libera alla richiesta dei Cinque Stelle: il governo assicura l’azione di responsabilità nei confronti dei passati vertici della Popolare di Bari. E si impegna a sostenere eventuali prepensionamenti se saranno previsti dal piano.

Nella bozza discussa a Palazzo Chigi per il salvataggio di Pop Bari il governo prevede tre passaggi. Un finanziamento a Invitalia «fino a un massimo di 900 milioni per il 2020» che rafforzi il patrimonio di Mediocredito Centrale per promuovere «lo sviluppo di attività finanziarie e di investimento a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno anche attraverso l’acquisizione o la partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie».

Rating 3.00 out of 5

La Brexit avrà conseguenze per tutti

domenica, Dicembre 15th, 2019

“Per chiunque creda nell’allargamento, è importante raggiungere un accordo sul nuovo bilancio a dicembre. La Gran Bretagna crede nell’allargamento; noi siamo favorevoli all’allargamento; noi crediamo che l’introduzione di questi nuovi paesi abbia già fatto la differenza sulla via del progresso per l’Unione Europea”.

Queste parole furono pronunciate da un capo di Governo, per di più presidente a turno dell’Unione: il primo ministro di Sua Maestà britannica, Tony Blair, durante una visita in Ungheria nel 2005 (ed è significativo che quel Paese che le abbia dimenticate). “Il mancato raggiungimento di un accordo durante la presidenza britannica sarebbe –  aggiunse Blair – un vero tradimento nei confronti degli interessi dei paesi come Ungheria. E non solo nei confronti loro, ma anche nei confronti del mio stesso paese, perché andrebbe contro la costruzione di una moderna e forte economia europea. Perché la crescita di questi paesi darà lavoro e prosperità anche agli altri paesi, come la Gran Bretagna”.

Evidentemente sono intervenuti parecchi cambiamenti, nel Regno Unito e nella Ue, se oggi l’elettorato ha scelto la Brexit, come se volesse chiudere con la sola soluzione possibile un dibattito che ha stremato per anni la politica britannica. Del resto, non vi era alcuna alternativa credibile in campo? Il Labour di Jeremy Corbyn,  non aveva una posizione esplicita sulla questione europea (affidata ad un’ulteriore trattativa e ad un successivo referendum), mentre il  suo programma elettorale  (che evocava la mistica del ‘’libretto rosso’’), se attuato in caso di vittoria, avrebbe fatto rinascere nell’Unione europea un clone della ex Ddr.

Rating 3.00 out of 5

Santoro a piazza San Giovanni, Moby Dick e le Sardine

domenica, Dicembre 15th, 2019

Michele, tu ci vai a San Giovanni?

Sì, certo.

Solito Santoro, senti il richiamo della piazza. Perché ti piacciono queste sardine?

Perché c’è una domanda importante alla quale non riuscivamo a dare una risposta. E la domanda è: dove sono finiti quei milioni di persone che avevano messo alle finestre le bandiere arcobaleno durante la guerra in Iraq, i girotondi, il movimento ecologista presente in mille parti d’Europa? Ecco, per me le sardine danno una risposta a questa domanda. Questa gente esiste ancora, quello che non c’è più è un tramite con le organizzazioni della politica.

Aspetta, restiamo sulla natura di questo movimento. È una reazione, un segnale di vitalità. Ma è già un popolo?

È una necessità di dire che le idee di rivolta non sono mai morte, come diceva la vecchia canzone. Insomma queste sardine hanno spalancato le finestre e hanno fatto entrare la luce per quelle persone che rimanevano in casa demoralizzate. Ma ti rendi conto che una volta eravamo un laboratorio politico studiato in tutto il mondo e adesso siamo fermi? Le classi dirigenti non ricercano nuove vie, perché sono vecchie loro. Guardati attorno e vedrai nei partiti di sinistra i sopravvissuti di vecchi apparati.

Rating 3.00 out of 5

Manovra, mancano 700 milioni. Norme a rischio ammissibilità

domenica, Dicembre 15th, 2019

di VALENTINA CONTE

ROMA – All’appello mancano 600-700 milioni. Misure riscritte, potenziate, inserite ex novo nella manovra. Ma non coperte. I tecnici della Ragioneria dello Stato ci lavorano da venerdì sera. E così sarà ancora oggi e domani, quando non prima del pomeriggio sarà definito il testo da mandare in aula al Senato per il voto. Un testo cruciale, immodificabile dalla Camera dove arriverà per fare solo passerella. I tempi sono talmente stretti che, per evitare di sforare oltre il 31 dicembre e così far scattare l’esercizio provvisorio, quest’anno la legge di Bilancio si limiterà a due passaggi (dal Senato alla Camera) e non tre. La Camera ratificherà e basta, senza possibilità di emendare. È successo solo tre volte nella seconda Repubblica e sempre con governi in crisi (2010, 2011, 2016).

I conti dunque non tornano. Al punto che la Ragioneria potrebbe non bollinare le poste scoperte di entità rilevante. Anche il Quirinale è in fibrillazione per la confusione e l’inserimento di norme improprie nel testo. L’opposizione – e non solo – scalpita per la Camera trasformata in passacarte. Mentre il governo è appeso all’ennesimo vertice politico che il premier Conte sarà costretto a convocare domani per decidere cosa mettere o togliere dal maxiemendamento finale su cui verrà chiesto, con ogni probabilità, il voto di fiducia.

Rating 3.00 out of 5

Partito Sardine Democratiche Italiane (PSDI)? Anche no!

domenica, Dicembre 15th, 2019
desc img

di   Beppe Severgnini

Chi scrive cattiverie sulle sardine non ha cuore, oppure s’è immedesimato nella figura di Roger Ailes, l’inventore di Fox News, interpretato da Russell Crowe nella serie The Loudest Voice (tradotto un po’ provincialmente in Sesso e potere, Sky Atlantic). Ailes sosteneva che le notizie non si riportano: si creano, per buttar giù l’avversario. È finito male, ma ha preparato il terreno per Donald Trump.

Gli squali però non ci interessano, oggi: torniamo alle sardine. L’understatement nel nome, finora, è stato riprodotto nella realtà. Un movimento spontaneo di non-destra, dove la sinistra pesa, ma non è sola: ci sono liberali, cattolici, ambientalisti thunberghiani, egalitari assortiti. Risvegli giovanili s’erano già visti, negli ultimi vent’anni: pantere, disobbedienti, gli stessi Cinquestelle. C’è chi è finito al governo e chi è finito male (qualcuno ha combinato le cose). Chi ha provato a costruire una carriera e chi s’accontenta dei ricordi.

Cosa rimarrà di questo nuovo, originale movimento? La fantasia ittica e la passione sociale presto diventeranno qualcos’altro: è impensabile che, tra un anno, si ripeta quanto abbiamo visto a Bologna, a Milano, a Napoli, a Cagliari, ieri a Roma. La sardine dovranno diventare qualcos’altro. Ma cosa?

Rating 3.00 out of 5

Le Sardine a Roma: «Siamo in 100mila. E da domani inizia la fase due»

domenica, Dicembre 15th, 2019

di Fabrizio Caccia

Le Sardine a Roma: «Siamo in 100mila. E da domani inizia la fase due»

shadow

ROMA — «Vi do una notizia — dice a sorpresa Mattia Santori davanti alla piazza piena di San Giovanni — le Sardine non sono mai esistite! Qui ci sono le persone, cervelli che valgono più di un milione di like». Obiettivo raggiunto, esulta il 32enne bolognese, ormai capo-sardina nazionale. La piazza numero 113, quella di Roma, la più impegnativa da quando le Sardine sono nate un mese fa, ieri non ha tradito: «Siamo più di 100 mila», annunciano gli organizzatori. Per la prima volta, però, ecco il balletto dei numeri: per la Questura «35 mila persone». Comunque, un successo. E nessuna traccia di CasaPound nella piazza antifascista.

Le sei proposte

«Siamo noi i partigiani del 2020», gridano a Carla Nespolo, presidente dell’Anpi. Susanna Camusso canta tra la folla Bella ciao. Tante le facce note: Isabella Ferrari, Michele Santoro, Erri De Luca. Dalle proteste alle proposte, Mattia Santori elenca 6 punti pensando a Matteo Salvini, che però non nomina: «Uno: pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare. Due: chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solo nei canali istituzionali. Tre: pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network. Quattro: pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti.Cinque: che la violenza venga esclusa dai toni della politica. E anzi che la violenza verbale venga equiparata a quella fisica. Sei: ripensare, anzi abrogare, il decreto sicurezza». «E da domani inizia la fase due».

Rating 3.00 out of 5

Intervista a Renzi: «Scorrettezze, ma il governo tiene. I 5 Stelle si scusino con me sulle banche»

domenica, Dicembre 15th, 2019

di Maria Teresa Meli

Intervista a  Renzi: «Scorrettezze, ma il governo tiene. I 5 Stelle si scusino con me sulle banche»

Senatore Renzi, il governo rischia di cadere sulla Banca Popolare di Bari?
«Per me no».

Eppure Italia viva ha dato lo stop al decreto legge.
«L’altra sera si è consumata una grave scorrettezza. Prima il premier ha rassicurato tutti sul fatto che non vi sarebbe stato alcun decreto legge. Poi, all’improvviso, si sono convocati i ministri mezzora prima su un testo tutto da verificare. Questo non è il modo di procedere. Ho visto che Conte si è scusato, lo apprezzo. Per noi l’incidente è chiuso».

Quindi parteciperete al salvataggio della Banca?
«Tutte le persone responsabili hanno il dovere di dare una mano ai risparmiatori e ai lavoratori. Casomai la vera questione è capire perché sulle banche si sia fatta una campagna vergognosa e squallida in passato contro di noi. Ma ormai è storia».

Il caso di Etruria, di Ferrara e delle altre banche salvate nel 2015 per voi rimane una ferita aperta.
«Il mio Governo nel 2015 fece un intervento coordinato e richiesto da Banca d’Italia senza tirar fuori un centesimo pubblico. Nel 2017 il governo Gentiloni fece un’operazione giusta in difesa soprattutto delle banche venete massacrate da una vergognosa rete di connivenze politiche ed economiche. Quel modello è stato copiato da leghisti e grillini per Genova. E oggi per Bari si fa molto di più.

Rating 3.00 out of 5

Intervista a Di Maio: «Banche, ora la commissione: basta silenzi. Sardine? Sarebbe bello lavorare insieme»

domenica, Dicembre 15th, 2019

Di Alessandro Trocino

Intervista a Di Maio: «Banche, ora la commissione: basta silenzi. Sardine? Sarebbe bello lavorare insieme»

ROMA — Luigi Di Maio, sul caso Popolare di Bari, al Consiglio dei ministri mancavate voi e Italia Viva. Nessuno vuole sentirsi chiamare «amico dei banchieri». Ma i risparmiatori?
«Se una banca fallisce non è colpa dei risparmiatori. La solidità del sistema è fondamentale, ma se ci sono manager che hanno prestato soldi allo scoperto, devono pagare. Il tempo del silenzio è finito».

Lei frena sul decreto legge, ma non sarebbe prima salvare i risparmi di settantamila famiglie?
«Possiamo fare tutte e due le cose: avviare in Consiglio dei ministri il procedimento che metta agli atti i nomi di chi ha ricevuto soldi allo scoperto, facendo chiarezza sui legami politici locali e contestualmente mettere al riparo i risparmi. E bisogna far partire la commissione di inchiesta sulle banche. Se lo Stato deve mettere soldi per salvare i conti correnti, dobbiamo fare in modo che quella banca sia nazionalizzata. Il nostro progetto è la banca pubblica degli investimenti».

Ma domani (oggi, ndr) lo votate o no il decreto?
«Daremo due risposte, una ai mercati, l’altra ai cittadini».

Rating 3.00 out of 5

Bomba a Brindisi, la più grande evacuazione della storia: la diretta

domenica, Dicembre 15th, 2019
Oltre 50 mila persone coinvolte | CorriereTV
Si fermerà tutto: aeroporto, ferrovie e traffico stradale.Dovranno essere evacuate non solo le case che rientrano nella zona rossa, ma anche due cliniche (con i degenti trasportati all’ospedale Perrino) e il carcere: i 217 detenuti saranno trasferiti in un’ala del carcere di Lecce. Le operazioni di disinnesco della bomba scoperta il 2 novembre scorso dovrebbero concludersi nelle prime ore del pomeriggio
Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.