Archive for Dicembre 10th, 2019

Terremoto in Mugello, la placca adriatica preme sugli Appennini

martedì, Dicembre 10th, 2019

Giovanni Caprara

Terremoto in Mugello, la placca adriatica preme sugli Appennini

«Terremoti di intensità analoga a quella registrata nel Mugello, tra i 4 e 5 gradi della scala Richter, sono abbastanza frequenti nel nostro territorio e se ne contano una ventina nell’arco di un anno lungo tutta la Penisola. Sono definiti leggeri. Se, purtroppo, si verificano dei danni è perché gli edifici non sono stati costruiti in modo adeguato».

Le parole di Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) chiariscono subito la dimensione geologica dell’evento. Secondo la mappa del rischio sismico tutta la catena appenninica, dalla Liguria alla Calabria e parte della Sicilia, mostra una classificazione ad alta pericolosità. E la Toscana rientra in un quadro ben noto, a cui guardare con attenzione.

1 Quali sono le cause dell’attuale fenomeno?

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L’uomo forte e il declino del Paese moderato

martedì, Dicembre 10th, 2019
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di   Ernesto Galli della Loggia |

Come ha spiegato bene Dario Di Vico su questo giornale, la voglia dell’«uomo forte» rivelata dai dati del Censis più che di un desiderio di soluzioni dittatoriali o comunque contrarie alla democrazia liberale testimoniano sostanzialmente di qualcosa d’altro: di un’insoddisfazione radicale per il pessimo funzionamento del Paese. È un’insoddisfazione che si accentra su quello che è effettivamente il punto cruciale della crisi italiana: vale a dire l’incapacità di decidere da parte del sistema politico-amministrativo e insieme la sua incapacità di fare le cose che alla fine pure vengono decise, da ultimo anche l’incapacità di controllare ciò che è stato fatto, più in generale di controllare la sensatezza e l’applicazione della mostruosa caterva di leggi e regolamenti in vigore. Sempre più agli occhi degli italiani, insomma, il loro Stato appare un Leviatano impotente: impotente anche se non per questo meno vessatorio.

Si tratta tuttavia di un Leviatano democratico, certo. Ma che cosa è la democrazia incarnata e gestita da un simile mostro? Che cosa vuol dire, che immagine dà di sé, la democrazia quando un processo dura anni e oltre la metà degli imputati alla fine viene assolto? Quando l’evasione fiscale ha le dimensioni e la capillarità che hanno da noi, quando tanta parte delle periferie urbane è in uno stato di abbandono incivile, quando in pratica in metà della Penisola né la sanità, né i trasporti, né la scuola, nulla, funziona con standard accettabili?

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Governo, Conte: a gennaio la verifica. Di Maio: «Avanti ma lista di priorità»

martedì, Dicembre 10th, 2019

di Monica Guerzoni e Redazione Online

La pazienza del Pd è (quasi) esaurita. O Giuseppe Conte riesce, da qui a poche settimane, a rilanciare il governo, o sarà meglio prenderne atto. L’accelerazione del Nazareno arriva attraverso le parole di Goffredo Bettini, il dirigente dem che per primo, ad agosto, sul Corriere aveva aperto alle nozze con il M5S, intervistato da Maria Latella e Simone Spetia a 24Mattino, su Radio24. «Non possiamo stare sospesi ogni giorno a Di Maio o a Renzi», sprona l’ex senatore e parlamentare europeo e chiede che il premier a gennaio sottoponga l’esecutivo a una «verifica».

Un «tagliando» alla maggioranza

Troppe fibrillazioni, troppe liti. Serve un rilancio, ma prima ancora urge un tagliando. Approvata la manovra, Conte dovrà presentarsi ai partiti con un nuovo programma e verificare se la voglia di andare avanti c’è ancora, o non è meglio votare. L’agenda «o si approva, o non si approva», è l’ultimatum di Bettini. A cui ha fatto poi seguito un intervento dello stesso segretario Nicola Zingaretti che, pur senza entrare in diretta polemica con gli alleati, ha evocato una nuova agenda per il 2020 «per riaccendere i motori dell’economia».

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Conte: “Stare appeso non è nel mio carattere, a gennaio ci sarà un rilancio del governo”

martedì, Dicembre 10th, 2019

Stare appeso non è nel mio carattere e la forza ci viene dai risultati. Più che di una verifica si tratterà di un rilancio”. Giuseppe Conte, in un’intervista al “Corriere della Sera”, spiega la proposta di un “cronoprogramma” di governo fino al 2023. “Dobbiamo correre insieme – ha aggiunto -. Inviterò tutti  ad abbracciare questo spirito e pretenderò da tutti un chiaro impegno”.

“In soli 100 giorni – sottolinea il premier – abbiamo messo in sicurezza il Paese e i risparmi delle famiglie. Abbiamo sterilizzato 23 miliardi di Iva, abbassato tre miliardi di tasse ai lavoratori, restituiremo tre miliardi agli italiani che utilizzeranno la moneta elettronica. Abbiamo previsto più fondi per Comuni, famiglie, disabili e non autosufficienti, forze di polizia e vigili del fuoco”.

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Incidente filobus-camion dei rifiuti a Milano, l’autista dell’Atm ai colleghi: “Ero distratto, stavo firmando la cedola”

martedì, Dicembre 10th, 2019

Si fa avanti una nuova ipotesi nell’inchiesta sull’incidente tra un filobus dell’Atm e un camion dei rifiuti Amsa in viale Bezzi a Milano, nel quale è morta una babysitter 49enne, Sheryl Ortega, mentre sono rimaste ferite 12 persone. L’autista del mezzo di trasporto pubblico, un 28enne, da poco entrato in servizio (maggio 2019), avrebbe infatti detto ai colleghi che era distratto: “Stavo firmando la cedola e ho staccato le mani dal volante”.

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