Archive for Marzo, 2020

Coronavirus, arriva la serrata dei benzinai | Conte: “Non possiamo consentire che si arrivi a un’interruzione del servizio”

mercoledì, Marzo 25th, 2020

Nel mezzo dell’emergenza coronavirus arriva la serrata dei benzinai. I sindacati di categoria hanno proclamato da mercoledì la chiusura progressiva dei distributori in tutto il Paese. I motivi della protesta sono la poca sicurezza sanitaria e la bassa la sostenibilità economica del servizio. “Invito tutti a soprassedere” sul progressivo stop, ha detto il premier Conte in un’intervista al Tg5. “Troveremo una soluzione con la ministra De Micheli. Ma – ha aggiunto – non possiamo consentire che si arrivi a un’interruzione di questo pubblico servizio”.

Il premier Conte ha fatto sapere che “la ministra De Micheli adotterà un’ordinanza per regolamentare l’orario di apertura in modo da assicurare il rifornimento”. 

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Mina compie 80 anni: la diva che ha voluto lasciare al pubblico solo la sua voce

mercoledì, Marzo 25th, 2020

Da più di 40 anni, dall’agosto del 1978, non compare in pubblico. Eppure Mina, che nel 2001 è stata nominata Grande Ufficiale al Merito della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi, è sempre rimasta presente. Anna Maria Mazzini, nata a Busto Arsizio ma legata per tutti a Cremona, compie 80 anni il 25 marzo. Un compleanno speciale che passerà come sempre in maniera riservata ma che per gli appassionati di tutto il mondo è un giorno di festa.

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Ha inciso canzoni in inglese, spagnolo, tedesco, giapponese, francese, ha coperto un repertorio che va da Napoli a Frank Sinatra, dal pop al rock’n’roll, dalla canzone d’autore all’Opera ai brani di Natale, è diventata anche un fumetto Disney e le sue incisioni continuano a essere tra i pezzi più ricercati dai collezionisti. Negli ultimi anni dà sempre più spazio al suo amore per il jazz, in questo assecondata dal figlio Massimiliano Pani, che la circonda costantemente di alcuni dei migliori jazzisti italiani. Il suo catalogo continua a produrre cifre importanti, Liza Minnelli l’ha definita la più grande.

Le sue performance nei programmi tv hanno fatto la storia della televisione italiana, titoli come “Milleluci“, “Senza Rete“, “Canzonissima“, “Teatro 10“, “Studio Uno“, “Il Musichiere”. Il suo repertorio va da classici come “Grande, grande grande“, “Il cielo in una stanza“, “Brava“, “E se domani“, “Ancora, ancora, ancora“, “L’importante è finire“, “Nessuno“. E poi Battisti, De André, Kurt Weill e  “Surabaya Johnny”, “chicche” come “Folle banderuola” e “Chihuahua”. In piu’ una serie di duetti che già da soli rappresentano la storia del nostro spettacolo: con Giorgio Gaber, Ugo Tognazzi, Caterina Valente, Vittorio De Sica, Luciano Salce, Totò, Giancarlo Giannini, Astor Piazzolla, Franco Cerri, Renato Rascel, Lelio Luttazzi e, naturalmente, Adriano Celentano

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Coronavirus, ecco perché adesso si parla tanto della data del 31 luglio

martedì, Marzo 24th, 2020

di Fiorenza Sarzanini

Coronavirus, ecco perché adesso si parla tanto della data del 31 luglio

Nel decreto che sarà emanato questo pomeriggio è specificato che le misure sono «modificabili e reiterabili fino al 31 luglio 2020» e questo ha scatenato le polemiche ma anche la paura che la chiusura di tutte le attività e il divieto di spostamento duri fino al 31 luglio. In realtà quel giorno scadono i sei mesi dello «stato di emergenza» dichiarato dall’Italia il 31 gennaio 2020. Ma non è affatto scontato che si debba arrivare fino a quella data.

La dichiarazione di stato di emergenza viene fatta sempre «per sei mesi» e dunque va indicata in tutti gli atti ufficiali del governo ma serve soltanto a ribadire quanto è già in atto.

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Coronavirus, non c’è tempo da perdere e soprattutto non c’è da fidarsi dell’Ue

martedì, Marzo 24th, 2020

di Daniele Marchetti

Le prove si sprecano.

Dal veto di Berlino e dell’Olanda agli Euro-Bond dopo le aperture -mai così ampie- e decise della Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.

Alle eccessive cautele espresse dal Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni in vista dell’Ecofin: la riunione dei Ministri dell’economia e delle finanze di tutti gli Stati europei in programma per oggi.

Alle parole accorate seppure decise rivolte dal Presidente della Repubblica al suo omologo tedesco per le quali si ricorda autorevolmente (ma con un velo di preoccupata diffidenza) la necessaria solidarietà europea alla condizione italiana.

Scrive il Presidente Sergio Mattarella: “Abbiamo bisogno di uno spirito veramente europeo di concreta solidarietà. L’Unione Europea, con i suoi vertici, sta operando con serietà e determinazione di fronte a questa drammatica condizione, nuova e generale. Sono certo che continuerà a farlo: i nostri concittadini europei hanno bisogno di avvertire l’efficace vicinanza dell’azione dell’Unione”.

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Coronavirus choc: Guido Bertolaso positivo al tampone covid 19. In isolamento

martedì, Marzo 24th, 2020

Guido Bertolaso positivo al Coronavirus. L’ex capo della Protezione civile e coordinatore del nuovo ospedale di Milano, annuncia sulla sua pagina fb la positività al tampone Covid 19.

Scive su Fb: “Si. Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia”.

AFFARITALIANI.IT

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Coronavirus, Mattarella: “Per rinascere ci è richiesta la stessa unità del dopoguerra”

martedì, Marzo 24th, 2020

24 March 2020 Il presidente Sergio Mattarella fa sentire costantemente la sua voce in questi giorni di crisi per l’emergenza coronavirus. Lo fa tessendo una rete tra maggioranza e opposizione, per evitare che il gelo sconfini in una crisi istituzionale. Lo fa sentendo gli amministratori locali, anche i governatori di centrodestra. L’ha fatto domenica con un messaggio sugli anziani, la parte di popolazione più colpita del virus. E oggi torna sul momento difficilissimo per il Paese con un messaggio per il 76esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.

“Quest’anno – dice il presidente della Repubblica –  con grande rammarico, non sarà possibile incontrarsi, nel giorno del 76° anniversario, al mausoleo delle Fosse Ardeatine per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione”.

E subito passa all’insegnamento che quella dolorosa esperienza può offrire anche in questo momento difficilissimo per il Paese: “L’eccidio delle Ardeatine ha costituito una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro Paese. I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti”. E conclude: “Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione”.La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l’intera comunità”.

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Coronavirus, in lieve calo i casi positivi e i decessi in Italia: “Cruciale tenere sotto controllo il Sud”

martedì, Marzo 24th, 2020

LIEVE calo di casi positivi al coronavirus in Italia. Il bollettino delle 18 di ieri, letto in diretta tv dal commissario della Protezione civile Angelo Borrelli, parlava di 50.418 persone positive al Covid-19, un incremento di 3.780 in un giorno (contro il balzo di 3.957 nuovi contagiati registrati domenica). Ieri i decessi sono stati 602 e anche in questo caso si tratta di un dato in calo (erano stati stati 651, l’altro ieri 793). Il totale delle persone porte con coronavirus è pari a 6.077. I malati in isolamento domiciliare sono 26.522, quelle in terapia intensiva 3204. Scendono però anche i guariti: 408 nel bollettino di ieri (il totale è 7432), contro i 952 di domenica. Tra contagiati, vittime e persone guarite, il coronavirus ha registrato in Italia 63.927 casi totali (+4.789 rispetto a ieri).      

I dati regione per regione

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise. “Questa è la settimana molto importante per valutare l’andamento delle curve epidemiologiche. Il nostro impegno  è evitare che si verifichino anche al sud le curve che si sono registrate nel nord” ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, che si è lamentato per le troppe strade piene di gente.

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Borse in recupero dai minimi del 2016. Il dollaro frena la sua corsa

martedì, Marzo 24th, 2020

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – Le Borse mondiali danno un segnale di recupero, dopo che le azioni hanno toccato i minimi dal 2016 ignorando il bazooka della Fed, che ha promesso un Quantitative easing senza limiti. Mentre si susseguono le chiusure di intere econome, a cominciare da molti Stati Usa e dalla Gran Bretagna, si guarda alla riunione telematica dei ministri delle Finanze della zona euro per capire se ci potrà essere una risposta più forte alla crisi, con qualche forma di intervento comune come auspicano Italia, Spagna e Francia.

Nel mentre, un po’ di appetito al rischio torna tra gli investitori: lo dimostrano le aperture in rialzo sui listini occidentali, gli acquisti che si sono visti in Asia e il primo declino del dollaro (che è diventato il re dei beni rifugio) dopo dieci rialzi consuecutivi. Sembra quindi archiviata la seduta negativa di Wall Street, che ieri ha perso il 3% anche in scia al mancato accordo politico sul piano da oltre 2 mila miliardi per rilanciare la prima economia al mondo.

In Europa, Milano segna un guadagno del 2,7% circa nelle prime battute, mentre resta in vigore il divieto Consob sulle vendite allo scoperto. Londra è in recupero del 4,4% e Francoforte fa meglio balzando del 5,3 per cento.

Distensione anche sul fronte dello spread tra Btp e Bund tedeschi: il differnenziale di rendimento tra i due decennali apre la seduta in calo in area 190 punti base, con il titolo tricolore che rende l’1,55 per cento. Così come si vede qualche timida schiarita anche per il Vix ovvero “l’indice della paura”. Il Chicago Board Option Exchange Volatility Index (Vix, appunto), termometro della febbre sui mercati innescata dall’emergenza coronavirus, allenta ancora il passo. Nelle ultime ore, l’indicatore che traccia la volatilità attesa sugli scambi americani si è riportato in area 60 punti: 20 meno rispetto alla settimana scorsa, quando ha superato il record a quota 80,74 del 21 novembre 2008.

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Wuhan sperimenta il vaccino su 108 persone ma si teme per il numero degli asintomatici

martedì, Marzo 24th, 2020

Roberto Fabbri

A tre mesi dall’inizio ufficiale dell’epidemia di Covid-19, Wuhan, la città cinese dove il disastro ha avuto inizio, mostra ancora due volti contraddittorii.

Da una parte c’è quello positivo, con l’incoraggiante notizia di un centinaio di volontari che stanno testando un vaccino contro il nuovo coronavirus a pochi giorni dall’annuncio dei primi test di un vaccino americano nella città di Seattle; e dall’altra ci sono ancora i dubbi e le paure sulla veridicità della sbandierata vittoria sull’emergenza sanitaria, con le preoccupazioni crescenti per i casi asintomatici tuttora presenti in città e potenzialmente in grado di riattivare la trasmissione del virus.

Secondo la stampa cinese, le prime iniezioni del preparato anti-Covid-19 sono già state effettuate venerdì scorso. A riceverle, 108 volontari di età compresa tra i 18 e i 60 anni di età, tutti di Wuhan, che saranno seguiti per sei mesi per verificare l’efficacia del vaccino. Rimane però alta la preoccupazione per il ruolo che i pazienti asintomatici, ossia le persone che sono portatrici del virus ma non presentano sintomi evidenti della malattia, possono avere nella sua diffusione.

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Lo choc di offerta che può colpire l’Italia

martedì, Marzo 24th, 2020

Andrea Muratore

Per quanto doverose per le necessità sanitarie impellenti, le misure di chiusura di numerose attività economiche perorate a lungo dalle regioni italiane del Nord, cuore produttivo del Paese, e ufficializzate nella serata di domenica 22 marzo dal governo Conte avranno un impatto non indifferente sul sistema Paese. Impatto le cui conseguenze economiche vanno valutate sin dall’inizio per evitare un pesante rosso nel conto economico dell’Italia a fine anno.

Il timore di uno shock di domanda per l’aumento di un’incertezza economica già oggi strisciante, il rafforzamento della riduzione del potere d’acquisto dei cittadini e il sostanziale azzeramento della richiesta di certi servizi (come quelli turistici) per l’anno in corso è fortemente concreto. Ma altrettanto immanente è il rischio che la crisi si manifesti dal lato dell’offerta, per il crollo verticale di interi comparti economici e, soprattutto, lo sfaldamento della filiera produttiva di numerose catene logistiche per la chiusura di imprese deboli o impossibilitate a reggere una lunga serrata.

Nelle zone più colpite dal coronavirus molti imprenditori hanno anticipato l’onda lunga delle chiusure scegliendo di lasciare a casa i propri dipendenti: nell’epicentro del contagio, le province di Brescia e Bergamo, dal 14 marzo si sono fermati colossi come Brembo, Feralpi, Alfa Acciai, Lucchini. Ma la percezione è che per il tessuto italiano la crisi recessiva possa essere difficile da sostenre sul lungo periodo. In un ampio editoriale pubblicato su Il Foglio due economisti dell”Einaudi Institute for Economics and Finance, finanziato dalla Banca d’Italia, pongo proprio l’accenno sull’ipotesi dello shock da offerta.

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