A Rigopiano torna la speranza: 6 persone vive tra cui 2 bimbi
Si continua a scavare con le pale tra la neve e le macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), dove una slavina ha seppellito la struttura e i suoi occupanti.
Si scava con ancora più vigore dopo che sei persone sono state individuate ancora in vita (guarda il video del salvataggio).
Si tratta due donne, due uomini e due bimbi.
“Una mamma e il suo bambino sono stati già recuperati mentre il recupero degli atri quattro è ancora in corso”, ha detto Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco, “Con i quattro ancora da recuperare siamo in contatto vocale. Sono all’interno di un vano, non facile da raggiungere”. Gli elicotteri del 118 hanno già portato i due recuperati nell’ospedale di Pescara, dove si aspettano gli altri quattro. La donna e il bimbo sarebbero la moglie e il figlio di Giampiero Parete, il cuoco di Silvi salvatosi perché era all’esterno della struttura al momento della valanga.
“Questo recupero di superstiti ci regala ulteriori speranze”, ha spiegato Titti Postiglione, responsabile emergenze della Protezione civile. Della trentina di persone presenti mercoledì pomeriggio, ancora una quindicina mancano all’appello e sono ancora tra i dispersi. Due persone sono state salvate all’arrivo dei soccorsi, mente altre due sono state trovate già senza vita.
Si scava quindi senza sosta, si infilano le sonde nella neve, con il terrore che un’altra slavina possa piombare sui circa 40 soccorritori al lavoro nella radura a 1200 metri sul livello del mare, ai piedi del versante pescarese del Gran Sasso. Un elicottero vola su tutta la zona per monitorare gli accumuli di neve sulla montagna.
Ma si scava anche per liberare del tutto la strada che porta all’albergo. Nonostante la colonna dei soccorsi sia partita da Farindola mercoledì sera, questa mattina i mezzi erano ancora a 500 metri circa dall’ingresso. “Stiamo valutando tutte le criticità soprattutto per la viabilità“, dice Walter Milan, portavoce del Soccorso alpino nazionale a SkyTg24, “Abbiamo di fronte più di trecento metri di neve, che si è compressa”.
Intanto è stato trovato senza vita anche Enrico De Dominicis, il 72enne di Ortolano, frazione di Campotosto (L’Aquila), dato per disperso dallo mercoledì. L’uomo era stato travolto da una valanga dopo essere fuggito da casa dopo una delle scosse di terremoto. Con lui c’era anche il fratello, che si è invece salvato perché era ancora nell’edificio al momento della slavina.