La metropoli delle start-up dove anche i cani sono digitali

 “Dog with a Blog”
fabiana magri
TEL AVIV

La «Start Up City» per eccellenza del Medio Oriente, la «Grande Bolla», la «New York per principianti» – alias Tel Aviv – ha un nuovo soprannome: «Kel Aviv», dalla parola ebraica kelev (cane). Con 25 mila amici a quattro zampe ufficialmente registrati e il più alto rapporto di cani per abitanti (un animale ogni 17 persone), Tel Aviv si piazza in cima alla classifica delle città più «dog friendly» nel mondo.

 Tra le ultime novità studiate per gli animali domestici, il Comune ha lanciato «Digi-Dog» la prima city card di servizi per dotare i cani – e i padroni – degli strumenti digitali degni di una «Smart City» che si rispetti (Tel Aviv ha meritato il World Smart City Award nel 2014). «Digi-Dog» è la versione canina della già pluripremiata «Digi-Tel», disponibile gratuitamente e utilizzata da oltre un terzo dei residenti. Se «Digi-Tel» offre sconti sui biglietti per eventi, concerti, musei, mostre, appuntamenti sportivi e ricreativi e aggiorna in tempo reale su ciò che accade nei quartieri e in città, così «Digi-Dog» consente l’accesso a informazioni importanti e offerte speciali, tra cui promemoria per le vaccinazioni, elenchi dei veterinari più vicini, sconti nei negozi, annunci, corsi di formazione, indicazioni per raggiungere i 70 parchi e le quattro spiagge per cani.

A Tel Aviv i cani affollano le strade e sono benvenuti nella maggior parte di bar e ristoranti, anche di fascia alta, così come su autobus, treni e taxi. Negozi per animali s’incontrano ogni pochi isolati e moltissime attività commerciali lasciano all’ingresso una ciotola piena di acqua sempre fresca per gli assetati amici a quattro zampe. Così succede che sempre più aziende si dedichino a business innovativi per accontentare cani e padroni. «Tel Aviv è una città straordinaria per i cani e per le start-up – afferma l’amministratore delegato dell’agenzia comunale Tel Aviv Global & Tourism Eytan Schwartz -. Oggi stiamo combinando entrambe le caratteristiche per creare un servizio rivoluzionario».

 

C’è la versione canina di Airbnb, Petbnb, una community online per individuare chi è disponibile a ospitare l’amico peloso, mentre il padrone è lontano. Petbnb include un’assicurazione, consente il pagamento on-line e offre assistenza 24 ore su 24. Nata La start-up opera anche negli Usa, ad Amsterdam e in Australia.

 

Ci sono poi Dogmen e Dogiz, rispettivamente una piattaforma online e una app, con lo scopo di mettere in contatto i proprietari dei cani con «dog walker» professionali e preparati per risolvere il problema di chi non ha tempo per far fare le passeggiate al proprio animale. È di know-how israeliano anche Swifto, versione americana del servizio, che ha conquistato Manhattan e si appresta a sbarcare a Boston, Chicago e San Francisco. Swifto combina i servizi tradizionali di «dog-walking» con il Gps: la passeggiata del cane può essere seguita in tempo reale sulla app.

 

È in fase avanzata di produzione l’Ashpoopie, soluzione alternativa ed ecologica al sacchetto per gli escrementi. Si tratta di un dispositivo che in meno di un minuto raccoglie le feci animali e con un clic rilascia una cartuccia chimica per trasformarle in una polvere fertilizzante. L’obiettivo dell’azienda israeliana che si occupa dello smaltimento intelligente dei rifiuti, la Paulee Cleantec, autrice del prototipo, è conquistare quel 60% dei proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi dei loro animali, lasciando rifiuti maleodoranti sui marciapiedi, con il rischio di inquinare i sistemi idrici cittadini.

LA STAMPA

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