Svelata l’identità di Mister X: “Incontrai Tiziano ma solo per lavoro”
Roma – Per due giorni i cronisti di mezza Italia hanno cercato di dare un’identità a Mister X, il misterioso personaggio fotografato lo scorso 7 dicembre assieme a Tiziano Renzi all’aeroporto di Fiumicino.
Alla fine è stato lo stesso padre dell’ex premier a rivelare che si tratta di Alessandro Comparetto, palermitano, direttore generale di Fulmine group.
Un’azienda che «conta ben 300 operatori postali coordinati in ogni aspetto dalla direzione centrale della famiglia Comparetto, fondatrice del gruppo» e nata all’epoca della liberalizzazione del mercato postale. Tiziano Renzi ha chiarito che a Fiumicino si sono incontrati per parlare «di lavoro». E a confermarlo, attraverso il suo legale Leonardo Cucchiara, è lo stesso Alessandro Comparetto: «L’aeroporto è stato scelto per comodità: viaggio spesso visto che la Fulmine Group ha appalti anche fuori dalla Sicilia».
Il padre di Alessandro, Michele, si dice anni fa abbia lavorato al Monte dei Paschi di Siena, contatto che lo porterebbe a legami con la Toscana. Banca da cui uscì per dedicarsi proprio al settore delle consegne postali. Cosa certa è che è un rotariano, un uomo, dicono ancora conoscenti del capoluogo siciliano «che ha costruito un impero con fatica e determinazione, oltre che con sacrificio». E dubitano il figlio possa entrare a qualsiasi titolo nell’inchiesta Consip.
«Era lì per lavoro», ribadiscono. La conferma la avrebbero avuta anche i pm che hanno interrogato Renzi senior per chiedergli di quell’incontro che crea molti dubbi. E a dimostrarlo sarebbe anche il fatto che il contatto avvenne nell’area riservata dell’aeroporto di Fiumicino, dove gli spedizionieri hanno accesso libero. D’altronde, Tiziano Renzi è da sempre nel settore delle consegne a domicilio.
C’è un elemento, però, che forse è sfuggito ai più. Quel 7 dicembre dello scorso anno, quando gli uomini del Noe di Napoli, ai quali fino a pochi giorni fa era affidata l’inchiesta, seguirono Renzi senior a Fiumicino e lo videro e fotografarono mentre incontrava per 44 minuti Alessandro Comparetto.
Il papà dell’ex rottamatore, forse, avrebbe dovuto essere altrove. Proprio mercoledì 7, infatti, dopo la disfatta elettorale alle consultazioni referendarie del 4 dicembre, Matteo Renzi salì al Colle per rassegnare le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Possibile che proprio quel giorno il padre del presidente del Consiglio uscente abbia preferito partire da Rignano, farsi 300 chilometri di strada sulla sua Volkswagen Touareg e incontrare un possibile fornitore anziché andare a dare supporto morale al figlio appena dimessosi a causa della bocciatura degli italiani?
IL GIORNALE