Pd, Marco Minniti il prossimo leader dopo il declino di Matteo Renzi

Il noi renziano lanciato al Lingotto dal segretario Matteo Renzi ha prodotto diversi effetti, primo fra tutti la corsa alla “prossima” leadership. Maurizio Martina, ex bersaniano oggi ministro dell’Agricoltura, correrà in ticket con l’ex premier e farà il vicesegretario. A lui, Renzi, riporta il Fatto quotidiano, ha dato il compito di costruire “il nuovo partito”. Martina, spiegano alcuni, ha portato la Coldiretti in dote a Renzi”, tanto che presidente Roberto Moncalvo ha commentato: “Dopo decenni di abbandono, Renzi e Martina hanno rimesso l’agricoltura al centro della strategia per il Paese”.

Questo partito degli “eredi” e non dei “reduci” – per dirla come Renzi – parla proprio di come “spartirsi le spoglie del renzismo“. In base a questa teoria, molto dibattuta tra i capicorrente, a partire da Dario Franceschini, il combinato primarie più elezioni sarà “l’ultimo giro di giostra di Matteo”. E in questa chiave va letta anche l’ascesa di Marco Minniti. Il ministro dell’Interno è stato spesso interrotto dagli applausi: “Una lezione da vero comunista, tutto legge e ordine”, dice qualcuno. “Se va avanti così diventa un leader vero”, commenta un altro.

Tant’è. Minniti ha proclamato fedeltà a Renzi, e Franceschini l’ha chiamato “il nostro capitano”. Il suo collega di governo, Graziano Delrio, ha osato ancora di più: “Senza una squadra anche Maradona va in difficoltà”.

LIBERO.IT

 

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