Addio Ncd, nasce Alternativa Popolare
di Carlantonio Solimene
Si chiamerà Alternativa Popolare il partito che sorgerà dalle ceneri di Ncd. Lo ha annunciato il segretario Angelino Alfano nel corso dell’assemblea che ha chiuso la parentesi che si aprì poco più di tre anni fa, quando l’ex delfino del Cavaliere consumò il suo strappo dall’allora Pdl.
In quanto alla collocazione futura, Alfano non ha ancora sciolto il nodo. Da un lato ha auspicato una unione dei moderati del centrodestra intorno a un programma liberale, dall’altro ha però escluso possibili intese con la Lega. “Con questa legge elettorale – ha infine specificato – noi andremmo da soli alle elezioni”.
Il nome, innanzitutto, per il quale i delegati hanno votato all’unanimità. Negli scorsi mesi erano state tante le ipotesi bocciate per svariati motivi. Area Popolare avrebbe ricordato l’infelice esperienza dei gruppi parlamentari con l’Udc, Italia Popolare era stato reclamato dai discendenti del Partito Popolare di Castagnetti, sui “Moderati” era subito arrivato l’alt del legittimo proprietario del simbolo Giacomo Portas. Così si è giunti ad Alternativa Popolare.
Il mantra del nuovo partito saranno le primarie per la scelta del leader e dei parlamentari. “Il metodo che noi proponiamo – ha detto Alfano – sono primarie liberali e popolari per scegliere il leader di un raggruppamento liberale e popolare che possa rappresentare milioni di italiani che la pensano come noi”. “Scelga il popolo – continua – noi proponiamo un fisco all’americana, un grande patto per la povertà, un piano per le assunzioni da proporre agli imprenditori. Per il principio di maggioranza chi vince le primarie guida la coalizione, noi non vogliamo la guida e la leadership, proponiamo un incontro tra chi ha gli stessi ideali e gli stessi programmi”.
“Cambiamo pagina ma non cambiamo ideali – ha detto ancora il ministro degli Esteri – La nostra scelta è il popolarismo europeo. Noi saremo il voto utile, ma anche l’alternativa a chi urla vaffa, a chi dice ruspa ma anche alla sinistra dell’indietro tutta”.
Alfano ha infine rivendicato con forza la scelte del passato: “Noi abbiamo difeso i valori e difendere i valori non è mai gratis. Lo rifarei? Sì, siamo passati dalla porta stretta ma siamo andati nella direzione giusta”.
IL TEMPO