Carte di credito e app, così fate la spesa senza soldi (fisici)
Costa 10 miliardi all’anno la gestione del contante in Italia, ha calcolato The European House Ambrosetti, ma i pagamenti con il denaro elettronico crescono, in particolare con Pagobancomat e prepagate. Quanto costa fare la spesa senza i soldi (di carta)? E come ci si orienta fra denaro di plastica e app? Dopo l’arrivo di Apple Pay, L’Economia in edicola lunedì 29 maggio traccia la mappa dettagliata delle spese di 21 carte di credito di banche, finanziarie, supermercati. E delle 20 applicazioni che consentono di trasferire denaro con il telefonino, da Satispay a Jiffy, da Tinaba a Zac, spiegando come funzionano. Attenzione, però: mentre il canone delle carte di credito non accenna a calare (può toccare gli 80 euro) e il prelievo di contanti con questo strumento resta stellare (in media si pagano tre euro per averne 20), pagare con la carta non costa niente per i consumatori.
I pagamenti con il cellulare valgono già più di 3 miliardi e sono un’alternativa interessante, ma attenzione a inviare soldi con l’app: si può spendere zero, ma anche un euro per transazione. Quello dei pagamenti digitali in Italia è il nuovo affare non solo di banche e finanziarie nazionali, ma anche di operatori esteri e delle fintech, le finanziarie tecnologiche e i social network, da Apple a Facebook e Amazon. “Con la loro concorrenza i costi scenderanno”, dice l’Abi.
CORRIERE.IT