Asse Londra-Belfast punta a soft Brexit, l’Europa chiude tutta positiva
–di Cheo Condina
e elezioni britanniche si chiudono con un esito incerto ma i mercati festeggiano il nuovo asse di Governo tra il premier conservatore Theresa May e gli unionisti nord-irlandesi del Dup poichè porterà, probabilmente, a una “soft Brexit”. La stessa Dup, del resto, è di base contraria all’uscita dall’Unione Europea e ora, con la May senza maggioranza, diventa l’ago della bilancia. Londra è in ogni caso la migliore Borsa del Vecchio Continente con un rialzo vicino all’1%, mentre Milano – spinta anche dalla buona apertura di Wall Street – chiude a +0,38% con lo spread Btp-Bund che si restringe ancora a 182 punti base. A Piazza Affari ondata di acquisti sulle banche, a partire da Ubi Banca (+3,5%) dopo che ha reso note le condizioni (migliori rispetto al consensus) dell’aumento di capitale da 400 milioni per rilevare le tre good bank. Bene anche Cnh Industrial (+3,4%) e Banco Bpm (+2,7%) oltre a Tenaris (+1,9%) che festeggia la tenuta del greggio (il Wti recupera lo 0,4% a 45,82 dollari al barile). In coda al listino, invece, le utility con Italgas (-2%) ed Enel (-0,9%) anche se la peggiore è Campari (-2,2%) che paga le indiscrezioni, non commentate dalla società, su un collocamento privato di un pacchetto pari al 2%. Sul fronte dei cambi, l’euro continua a indebolirsi nei confronti del biglietto verde: passa di mano a 1,118 dollari (ieri era a 1,1217 dollari). La moneta unica vale inoltre 123,84 yen (123,56 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 110,69 (110,16). La sterlina, dopo uni scivolone iniziale, recupera terreno e chiude a 1,273 dollari (da quota 1,27 nella notte); quota inoltre 0,87 contro l’euro (da 0,867). In Italia, c’è anche attesa per il verdetto che questa sera pronuncerà Moody’s sul debito sovrano italiano (adesso è a Baa2, due notch sopra il livello junk, con outlook negativo). Anche nel Belpaese lo scenario politico in Italia si è fatto più complicato dopo la bagarre in Parlamento sulla legge elettorale, che da una parte potrebbe allontanare la prospettiva di elezioni anticipate, dall’altra rende più complicate eventuali coalizioni.
Banche positive, Ubi a tutto gas
A Piazza Affari nuove performance per alcune banche: spicca la performance di Ubi Banca, arrivata a guadagnare anche il 7%, all’indomani dell’annuncio delle condizioni dell’aumento di capitale da circa 400 milioni. L’operazione è funzionale all’acquisto di tre delle quattro “good bank” (Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti), Nel dettaglio è stato annunciato che i titoli di nuova emissione avranno uno sconto del 26,1% circa sul prezzo teorico ex diritto (terp) dell’altroieri. Le nuove azioni ordinarie saranno offerte in sottoscrizione a 2,395 euro, in ragione di 6 nuovi titoli ogni 35 posseduti. L’operazione partirà lunedì 12 giugno e si chiuderà in prima battuta il 27 giugno, con i diritti legati all’aumento che saranno negoziabili a Piazza Affari fino al 21 giugno. Credit Suisse, che agirà in qualità di sole global coordinator e bookrunner, si è impegnata a sottoscrivere, secondo i termini e le condizioni previsti dal contratto di garanzia, le azioni ordinarie UBI Banca di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine dell’asta dei diritti inoptati, che si terrà successivamente al periodo di sottoscrizione, per un ammontare massimo pari al controvalore dell’offerta in opzione.
Rallenta la corsa di Ferrari, recupera Ferragamo
Ferrari è partita bene, spingendosi verso nuovi massimi, ma poi ha rallentato la corsa con l’affievolirsi degli ordini in acquisto sul mercato. Dopo la debolezza della vigilia, contrastate le Fiat Chrysler Automobiles , che hanno più volte cambiato la direzione di marcia per poi chiudere comunque positive. Ieri i titoli erano andati male dopo che Morgan Stanley ha rivisto al ribasso (da 15 a 14 dollari) il target di prezzo. In recupero Salvatore Ferragamo, dopo lo scivolone del 3,5% di ieri e il calo di oltre il 20% accusato nel corso dell’ultimo mese.
Vola Itway, debutto con il botto per Finlogic
Tra le società più piccole, vola It Way, festeggiando l’operazione di integrazione con Maticmind. L’azienda a capo di un gruppo che opera nel settore dell’ICT per la produzione di soluzioni nel comparto della cybersecurity, cloud computing e big data, quotata al segmento Star di Borsa Italiana, ha comunicato di aver sottoscritto un ‘term sheet’ di natura non vincolante, relativo ad un progetto di integrazione industriale con Maticmind, società operante anch’essa nel settore dell’ICT, finalizzato alla creazione di un nuovo operatore di riferimento in Italia nel settore della system integration ad alta specializzazione. Sul mercato Aim, Finlogic ha debuttato con il botto. L’azienda, attiva nel settore dell’identificazione automatica e dell’etichettatura, ha raccolto circa 6,3 milioni di euro con l’operazione d ipo. Il suo flottante al momento dell’ammissione si è attestato al 25,9% con una capitalizzazione attorno a 24,3 milioni di euro.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)