Borse europee positive grazie all’inflazione europea e a Wall Street
FLAVIO BINI
MILANO – Un’altra seduta positiva per le Borse europee. Milano guadagna in chiusura lo 0,77%, Londra avanza dello 0,99%, Francoforte dello 0,44% e Parigi dello 0,58%. A Piazza Affari brillano in particolare Saipem, dopo i maxi ordini incassati in Africa e Germania, e Exor, reduce dai conti pubblicati ieri. A dare slancio ai listini del Vecchio Contininente i buoni dati sull’inflazione Ue, cresciuta ad agosto, e il buon andamento di Wall Street, che sconta anche la crescita dei sussidi settimanali di mille unità a 236 mila, in linea con le stime. Alla chiusura delle Borse europee il Dow Jones guadagna lo 0,17%, l’S&P500 lo 0,40% e il Nasdaq lo 0,67%.
Giornata debole per l’euro che chiude in Europa sotto quota 1,19 – a 1,1876 sul dollaro – ben lontano dall’1,2 visto soltanto pochi giorni fa. Del rafforzamento del biglietto verde ha beneficiato anche Tokyo, che grazie all’indebolimento dello yen ha vissuto una seduta positiva terminando le contrattazoni in rialzo dello 0,72%, complice anche l’attenuarsi delle tensioni sul fronte nordcoreano.
In deciso rialzo lo spread, che ha chiuso in Europa a 177 punti, in crescita rispetto ai 171 punti di ieri. Netta risalita per il rendimento del decennale italiano, che sale al 2,18%.
Giornata fitta di dati macroeonomici. In Italia l’Istat ha rilevato a luglio un aumento della disoccupazione all’1,3% dovuto però principalmente al calo degli inattivi. Il numero degli occupati è invece cresciuto sfondando per la prima volta dal 2008 quota 23 milioni. Buone notizie anche sul fronte dell’inflazione, salita ad agosto all’1,2%, mentre come detto i prezzi sono saliti anche nell’intera Eurozona. In Giappone, la produzione industriale è calata dello 0,8% mensile a luglio, dopo il +2,2% di giugno a fronte di un -0,3% atteso. In Cina l’attività manifatturiera è aumentata in agosto, contrariamente alle attese di mercato. L’indice pmi dei responsabili degli acquisti, pubblicato dall’ufficio statistico nazionale (Snb), si è attestato a 51,7 in agosto, dopo il 51,4 di luglio.
Torna a risalire il prezzo del petrolio dopo i cali degli ultimi giorni. Il Wti viene scambiato 47,04 dollari al barile: in crescita del 2,35%. Il Brent avanza a 52,21 dollari, in aumento del 2,65%. Schizza di nuovo anche l’oro, il lingotto sale a 13187 dollari l’oncia.
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