Europa ancora al rialzo, a Milano (+0,45%) corrono le banche
–di A. Fontana e E. Micheli
Chiusura in rialzo per le Borse europee ( segui qui l’andamento dei principali indici) incoraggiate anche dall’andamento di Wall Street dove Nasdaq e S&P500 hanno aggiornato nuovi massimi. Del resto i timori per il passaggio dell’uragano Irma sono rientrati. Inoltre anche dal fronte della Corea le tensioni si stanno allentando, anche se l’Onu ha varato nuove sanzioni contro il Paese. A Milano il FTSE MIB ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,45%.
A Piazza Affari si sono messe in evidenza le azioni delle banche, conUnicredit (+3,14%) che ha guidato i rialzi. Sono andate bene anche le azioni di Mediobanca (+0,98%), nonostante Pirelli, in base a indiscrezioni di stampa, intenda uscire dal patto di sindacato che scadrà a fine anno. Per contro hanno sofferto i titoli del lusso eLuxottica Group ha perso lo 0,64%, pagando dazio anche ai dubbi sull’aggregazione con la francese Essilor, dopo che, secondo indiscrezioni di stampa, l’Antitrust europeo ha richiesto ulteriori approfondimenti sull’operazione.
Fuori dal paniere principale, non si è arrestata la corsa diFincantieri (+2%), mentre il mercato scommette che sia a breve raggiunto un accordo per i cantieri di Saint Naizaire, probabilmente in occasione dell’incontro bilaterale tra il premier, Paolo Gentiloni, e il presidente francese Emmanuel Macron, in calendario il prossimo 27 settembre.
Sul fronte dei cambi, l’euro rimane sotto la soglia di 1,2 dollari (segui qui i principali cross). In forte rialzo la sterlina sul biglietto verde, alla vigilia della riunione del consiglio direttivo della Banca d’Inghilterra e dopo i dati sull’inflazione britannica di agosto superiori alle attese: il cross sterlina-dollaro si attesta a 1,3273, contro 1,3168 di ieri, livello che non vedeva da un ano.
Bancari in evidenza a Milano
L’indice del settore bancario italiano è guidato dal Unicredit e dalle ex popolari ma si distingue anche da Mediobanca, non agitata dalle indiscrezioni riportate da La Stampa secondo cui Pirelli (socio con l’1,79%) si appresterebbe ad abbandonare il patto di sindacato (che aggrega poco più del 30% del capitale) e probabilmente a valorizzare la propria quota. E’ rientrato invece il rialzo di Leonardo, i cui asset potrebbero essere coinvolti nel riassetto delle attività cantieristiche civili e militari di Italia e Francia in discussione tra i due governi in relazione al caso Fincantieri-Stx.
St al top da 13 anni: oggi è il giorno dell’iPhone 8
Stmicroelectronics è in area 16 euro, massimo da circa 13 anni, nel giorno della presentazione dei nuovi iPhone di Apple di cui il gruppo italo-francese e’ dato tra i fornitori. L’attenzione degli investitori è tutta per per i nuovi modelli di smartphone iPhone, in particolare le versioni X, 8 e 8Plus: secondo le indiscrezioni degli ultimi mesi, St dovrebbe essere tra i fornitori della casa di Cupertino per i sensori 3D della fotocamera. «Per quanto riguarda St stimiamo una crescita dei ricavi pari al 18,5% nel secondo semestre 2017 guidata da una forte accelerazione della divisione ‘Other’ e in particolare dai sensori di Imaging che dovrebbero essere inclusi nei modelli iPhone», segnalano gli analisti di Intermonte precisando comunque che le valutazioni più puntuali sugli effetti per i fornitori saranno possibili solo una volta dissemblati i nuovi modelli e una volta resa nota la lista dei fornitori.
Fincantieri sale ancora: spiragli di accordo su Stx France
Fincantieritocca i massimi dalla quotazione in Borsa, avvenuta nel 2014, all’indomani del vertice Padoan-LeMaire che sembra aver fatto fare passi avanti alla soluzione del caso Stx France. Il primo degli appuntamenti cruciali per sbloccare la governance di Stx, con il tema del controllo conteso tra Fincantieri e il governo francese, sembra aver aperto la strada in modo positivo per trovare un accordo Italia-Francia da definire nei prossimi giorni e da formalizzare probabilmente in occasione del bilaterale tra il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, e il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, a Lione il prossimo 27 settembre. Stx, il cui controllo e gestione spetterebbe a Fincantieri, è stata nazionalizzata a luglio da Parigi che la considera strategica per gli interessi nazionali francesi. Probabile, secondo le ricostruzioni di stampa, che il punto di equilibrio tra le pretese italiane e la mossa di Parigi coinvolga un allargamento della discussione alla cantieristica militare con una possibile alleanza Italia-Francia anche in quel segmento e con il coinvolgimento di Naval Group ma anche dei gruppi della difesa Thales e Leonardo. «Un eventuale accordo tra i governi di Italia e Francia che coinvolga anche le navi militari e i sistemi di difesa sarebbe una notizia positiva nella misura in cui favorisce il consolidamento nel settore europeo della difesa», fa notare una casa di investimento precisando che tra Italia e Francia è già in atto una collaborazione nelle navi fregata Fremm cui partecipano, attraverso jv, Fincantieri e Leonardo da una parte e Thales e Naval Group dall’altra. Intanto questa mattina Fincantieri ha annunciato una nuova commessa per la controllata Vard: il contratto riguarda la costruzione di una nave da spedizione per l’armatore australiano Coral Expeditions.Fin
Petrolio in lieve rialzo nel giorno indicazioni Opec
Il prezzo del barile di petrolio è in lieve rialzo, nonostante la decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu di adottare sanzioni nei confronti della Corea del Nord vietando le esportazioni di tessili e ponendo un tetto alla fornitura di petrolio e gas. Intanto l’Opec ha segnalato che i tagli alla produzione stanno dando i loro frutti , determinando un «riequilibrio del mercato». Secondo i dati diffusi nel report di settembre ad agosto la produzione dei Paesi del cartello è scesa di 79mila barili al giorno raggiungendo i 32,755 milioni di barili al giorno dai 32,834 di luglio, e l’offerta dei Paesi Non Opec è calata di 32mila barili al giorno. La Nigeria, che è esente dall’attuale accordo di limitazione della produzione per cercare di correggere i prezzi, ha visto aumentare la sua produzione mentre si sono registrati cali da Libia e Venezuela per i disordini politici. La produzione è anche diminuita in Iraq, aggiunge l’Opec.
Asta BoT annuali: domanda ai massimi da 2 anni, -0,326% il rendimento
Forte domanda per i BoT annuali assegnati oggi in asta dal ministero dell’Economia. I Buoni annuali, collocati per 6,5 miliardi, hanno totalizzato richieste pari a oltre 12 miliardi di euro, spingendo il rapporto tra domanda e offerta fino al livello di 1,86, ai massimi degli ultimi due anni. In rialzo marginale (+1 punto base sull’asta precedente) il rendimento, che resta ampiamente in territorio negativo (-0,326%): livello dove il BoT annuale è piombato nel novembre 2015 inanellando cosi’ ben 23 aste consecutive con il «segno meno».
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)