Bombe nella metro a Londra, arrestato un secondo sospetto

La polizia ha arrestato un secondo sospetto, dell’età di 21 anni, in relazione all’attacco alla stazione della metro londinese di Parsons Green. Lo ha annunciato Scotland Yard, precisando che l’arresto si è verificato nel sud della città, a Hounslow, poco prima della mezzanotte locale.

 


Ieri c’era stato un primo arresto: un diciottenne catturato dalla polizia del Kent nella zona del porto a Dover, nel sud del Regno Unito. Ad annunciarlo è stato il commissario di Scotland Yard Neil Basu: si tratta «di un arresto significativo», ma «anche se siamo soddisfatti per i progressi compiuti, l’indagine continua e il livello di minaccia resta serio». Intanto, il governo di Londra non ha modificato le misure di sicurezza adottate dopo che una bomba è esplosa ferendo 29 persone in un treno della District Line non lontano dalla stazione londinese di Parsons Green: centinaia di soldati restano dispiegati nei siti strategici. I militari si trovano anche nei siti nucleari per «liberare» agenti da mandare nelle strade.

La premier Theresa May ha ribadito che il livello di allerta resta critico, il che significa che un altro attacco potrebbe essere imminente. «Per questo periodo – ha spiegato May parlando alla tv – il personale militare sostituirà i funzionari di polizia di guardia in alcuni siti protetti». Quello nella metropolitana è stato il quinto attacco terroristico nel Regno Unito dall’inizio dell’anno ed è stato rivendicato dallo Stato islamico: il comunicato, pubblicato da Amaq e rilanciato da Site, fa riferimento alla presunta azione di «un distaccamento», come a lasciar immaginare una rete di complici dietro l’attentato.

LA STAMPA

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