Borse caute, a Milano giù Fincantieri. Il Pil Usa ai massimi dal 2015

di ed

Wall Street prende fiato (segui qui i principali indici), dopo la corsa delle ultime sedute e nonostante sia stata rivista al rialzo la stima sul prodotto interno lordo del secondo trimestre, salito del 3,1%, come non succedeva da ben due anni. Gli investitori stanno valutando l’impatto della riforma fiscale presentata ieri dal presidente Usa, Donald Trump, Intanto il consigliere economico della Casa Bianca, Gary Cohn, ha detto che il taglio alle tasse sarà finanziato interamente dalla crescita economica. Anche le Borse europee continuano a essere dominate dalla prudenza (segui qui i principali indici), mentre sono in salita i rendimenti dell’obbligazionario, sulla scia dei Treasuries Us.

Usa, nel secondo trimestre la crescita maggiore da 2 anni

L’economia americana è cresciuta nel secondo trimestre a passo più rapido rispetto alle aspettative e ha accelerato rispetto al primo trimestre, segnando la crescita maggiore in due anni. E’ quanto emerge dalla lettura finale del dato diffuso dal dipartimento al Commercio americano, secondo cui il Pil è cresciuto del 3,1%, contro il 3% della lettura intermedia del mese scorso e il 2,6% di quella preliminare. Il dato è migliore delle previsioni degli analisti, che attendevano una crescita del 3%. Nel primo trimestre il Pil era salito dell’1,4%. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, in rialzo nell’ultima settimana le richieste di sussidi, in parte a causa dell’effetto degli uragani Harvey e Irma, che hanno colpito il sud del Paese. Le richieste iniziali sono aumentate di 12.000 unità a 272.000, meno delle attese. Il valore si attesta in media sotto quota 300.000 da due anni e mezzo, la serie migliore dal 1970.

Positive banche e tech, deboli energia e utilities

Gli indici europei quindi si muovono in cauto rialzo (segui qui l‘andamento delle Borse), con le banche e la tecnologia in positivo e le materie prime che segnano il passo (segui qui l’andamento dei settori in Europa). A Piazza Affari il FTSE MIB, che ieri aveva aggiornato i massimi dal 2015 oscilla intorno alla parità con le banche ben impostate a partire dal Banco Bpm che ha ricevuto le offerte di Cattolica Ass e di Covea per la partnership assicurativa. Bene anche Ubi Banca e Bper. Tra i titoli in rialzo proseguono le serie positive, Fiat Chrysler Automobiles (sulla soglia dei 15 euro) che potrebbe beneficiare della riforma fiscale Usa e Stmicroelectronics. Segnano il passo le utilities e gli energetici con A2a, Terna, Snam Rete Gas, Enel, Eni e Tenaris in coda al listino. Riflettori accesi su Telecom Italia nel giorno del consiglio di amministrazione della società che dovrebbe nominare Amos Genish come ceo, e anche della riunione del comitato tecnico di palazzo Chigi chiamato a decidere se ci siano gli estremi per l’esercizio del golden power sulla compagnia. In calo Generali dopo la notizia del riassetto in Germania. Fuori dal paniere principale, in rialzo Mittel, che ha concluso l’acquisizione della maggioranza dell’Industria Metallurgica Carmagnolese e ha terminato il processo di dismissione della quota in Livanova Plc.

Fincantieri (-6%) inverte la rotta, scattano i realizzi

Inverte bruscamente la rotta Fincantieri in Borsa: dopo un avvio in rialzo il titolo è stato colpito dalle prese di beneficio. Poco dopo l’avvio delle contrattazioni il titolo aveva toccato un massimo a 1,127 euro, vicino al massimo storico di 1,139 euro toccato lunedì scorso in attesa dell’accordo. Gli analisti valutano positivamente l’intesa, anche se la considerano già scontata nei prezzi. «Giudichiamo con favore sia l`accordo relativo a Stx (data la situazione attuale dei cantieri, riteniamo remoto il rischio che Fincantieri non rispetti le regole stabilite per la validità del prestito) che l`apertura della trattativa sul militare», commentano gli analisti di Equita. «Ad oggi – proseguono – ci sembra comunque che il titolo sconti già il potenziale upside relativo all`integrazione di Stx mentre è prematuro valutare le potenziali conseguenze di un accordo nel militare». Secondo gli analisti di Mediobanca Securities, «questo accordo apre la strada per un player di primo piano nel settore della costruzione delle navi da crociera, spingendo sul consolidamento e sul miglioramento dei margini. Per quanto riguarda l’accordo militare, l’accordo è molto più complesso ed è difficile al momento calcolarne il possibile impatto».

Rendimenti in rialzo sull’obbligazionario europeo

In area Euro, in rialzo i tassi governativi sulla scia del recupero dei listini azionari e dei tassi Usa. Il rendimento del Bund stamattina ha superato lo 0,5%, sui massimi dall’inizio di agosto, il decennale italiano è al 2,23%. Tra gli elementi da tenere in considerazione, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, il ministro delle finanze tedesco Schaeuble, che sarebbe pronto a lasciare il ministero delle Finanze e diventare presidente del Parlamento tedesco. Dal lato macro, il dato preliminare di settembre dell’inflazione spagnola è risultato inferiore alle attese (1,9% contro il 2% di consenso). Sul primario, tasso in netto rialzo nell’asta per la settima tranche del BTp a 10 anni, scadenza primo agosto 2027, in calo invece oer u BTp a 5 anni. Il Tesoro ha assegnato i 2 miliardi di importo massimo, a fronte di una richiesta di 3,3 miliardi, con un rendimento in rialzo al 2,19%, dal 2,09% dell’asta di fine agosto. Inoltre, il Tesoro ha assegnato i 2,5 miliardi di importo massimo offerto nell’asta della quinta tranche di BTp quinquennali, scadenza primo agosto 2022, con un rendimento in lieve calo allo 0,83 per cento. La richiesta è stata pari a 4,1 miliardi, per un rapporto di copertura pari a 1,65. Il Tesoro ha poi assegnato 1,5 miliardi di CcTeu a 7 anni, scadenza 15 ottobre 2024, con un rendimento in calo allo 0,75 per cento.

Dollaro spinto al rialzo dal piano fiscale di Trump

Sul fronte dei cambi, il dollaro si è rafforzato dopo la presentazione del piano fiscale del presidente Trump e le crescenti attese per un rialzo dei tassi già a dicembre (segui qui l’andamento del dollaro contro le principali divise e qui quello dell’euro). Debole lo yen sulle incertezze legate all’annuncio del primo ministro Abe di elezioni anticipate per il 22 ottobre.

Petrolio in rialzo, si riaccendono le tensioni in Iraq

Dopo un inizio di giornata in flessione, hanno ripreso a salire i prezzi del greggio, spinti dalle tensioni in Iraq dopo il voto del referendum in Kurdistan a favore dell’indipendenza. Il Brent ha toccato due giorni fa il massimo da due anni a 59,49 dollari l barile mentre il Wti viaggia sui livelli più alti da 5 settimane (segui qui l’andamento di Brent e Wti).

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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