Il distacco da Casaleggio e l’assenza ai comizi. È quasi addio di Grillo
Il suo ultimo intervento pubblico è datato 31 dicembre 2017: il discorso di fine anno in cui annunciava «il cambiamento proprio di fisionomia del blog beppegrillo.it». Beppe Grillo sanciva con poche parole una svolta nel mondo Cinque Stelle, una svolta che dovrebbe diventare ufficiale e operativa (col restyling del blog affidato a una nuova società, non più alla Casaleggio Associati) già nei prossimi giorni. «Mentre il blog delle stelle si occuperà sempre di politica locale e internazionale, quindi dei nostri parlamentari e dei nostri portatori di beneficio alla nazione, i nostri portavoce — spiegava —, il blog beppegrillo, ossia io, andrò un po’ in giro per il mondo con video, conferenze». Da allora, la campagna elettorale è entrata nel vivo, ma Grillo al momento sembra assente. Al punto che Luigi Di Maio intervistato da Primocanale ci ha tenuto a precisare: «Beppe Grillo è molto più presente di quanto pensiate, sarà in prima linea nella campagna elettorale, non sarebbe una bella operazione se scomparisse, non è l’obiettivo del Movimento». Eppure il candidato premier pentastellato è in tour da inizio dicembre, nelle ultime ore è stato a Genova, ma di un evento a cui abbia preso parte insieme al garante non c’è traccia. L’ultimo summit con i vertici è di metà novembre. E il silenzio di Grillo (in questa fase) sembra quasi il segno tangibile dell’evoluzione dei Cinque Stelle: il protagonista delle Politiche del 2013 con il suo Tsunami Tour segue la campagna elettorale «in panchina».
Tra il nostalgico e il riflessivo
Le indiscrezioni che rimbalzano tra i pentastellati lo dipingono tra il nostalgico e il riflessivo: «Si sta chiedendo quale ruolo lui debba avere in futuro oltre le etichette». Come a dire che il garante si sente in una fase transitoria, in uno stallo. Per il momento l’unica cosa certa sono gli impegni artistici che Grillo ha nell’immediato. Ha lanciato su iTunes la sua cover — cantata a Rimini a Italia5Stelle — «Show me the way». Presto, a fine gennaio, il 26 e 27, sarà in tournée con il suo show Fake, a Mestre e a Cesena. E a soli dieci giorni dal voto — il 23-24 febbraio — sarà ancora in teatro, a Roma, al Flaiano con «Insomnia». Indizi che fanno già capire che sarà impossibile vederlo arruolato dai pentastellati a tempo pieno nel rush finale prima delle urne. Eppure i Cinque Stelle sono convinti «la sua voce si farà sentire, che non mancherà all’appuntamento».
Rapporto siamese
Di sicuro, l’addio dopo tredici anni alla Casaleggio Associati (il primo post del blog risale al gennaio 2005 e il testo completo recitava: «Questo è un post “aperto” per argomenti che non riguardano le città della tournée»), alcuni mal di pancia interni a M5S (compresa la freddezza con Davide di cui più volte si è parlato) e il ritorno all’attività di showman stanno delineando in modo sempre più netto quel passo di lato che Grillo ha tante volte evocato. Spesso in passato ha più volte ribadito la necessità per i Cinque Stelle di marciare compatti. «Da qui alle politiche nessuno può permettersi passi indietro», aveva scritto lo scorso luglio, precisando anche che «quello con il Movimento 5 Stelle per me è un rapporto siamese, inscindibile». Il voto ora è alle porte, il prossimo 4 marzo, ma il finale della storia per Grillo garante (ruolo normato dal nuovo Statuto) è ancora da scrivere.
CORRIERE.IT