Centrodestra, verso la soluzione del risiko Lazio
Roma – Giorgia Meloni annuncia che «il candidato per il Lazio arriverà nelle prossime ore».
Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, a loro volta, da Bruxelles, si tengono in contatto con Roma per valutare l’evolversi della trattativa. Oggi al rientro in Italia il presidente di Forza Italia incontrerà i capigruppo di Camera e Senato per fare il punto sulla questione Lazio e sulle candidature per Camera e Senato.
Il rebus laziale è ancora irrisolto. I nomi di Fabio Rampelli e Maurizio Gasparri sono sempre in campo, ma nelle ultime ore c’è stato un supplemento di riflessione sul nome di Sergio Pirozzi. Inoltre si starebbero valutando anche due carte a sorpresa: l’ex europarlamentare Roberta Angelilli e il vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano. L’incognita resta però la volontà del sindaco di Amatrice di fare un passo indietro per favorire l’unità della coalizione.
«Sul fronte delle candidature nazionali continuano le schermaglie tra i vari partiti della coalizione alla faticosa ricerca del punto di equilibrio finale. È scoppiato ad esempio un caso Marche dove secondo Forza Italia e Fratelli d’Italia ci sarebbe una sovra-rappresentazione della Lega. In Umbria, invece, il centrosinistra sarebbe avanti di un solo punto sul centrodestra, aprendo prospettive importanti sui collegi. Si sta chiudendo la mappa delle candidature in Sardegna dove oltre all’ex governatore Ugo Cappellacci e all’ex sindaco di Cagliari Emilio Floris ci saranno in lista molti consiglieri regionali con un forte legame con il territorio. Confermata la candidatura dell’avvocato Licia Polizzo in Campania e dell’imprenditore Francesco Ferri in Lombardia, mentre in Fratelli d’Italia Guido Crosetto potrebbe non candidarsi, ma in caso di vittoria avere un ruolo governativo come ministro della Difesa. Una smentita netta alle voci che lo riguardano arriva dal direttore de il Giornale, Alessandro Sallusti: «Leggo su Repubblica che dirigenti di Forza Italia sarebbero contrari alla mia candidatura. Se vero, li tranquillizzo. Mai, ma proprio mai, ho pensato di candidarmi. Ho di meglio da fare». Infine Matteo Salvini risponde alla domanda di Alessandro Giuli in un evento milanese sull’ipotesi che il prossimo Parlamento scelga Berlusconi come successore di Sergio Mattarella: «È un ragionamento interessante ma non dico altro».
IL GIORNALE