Berlusconi: “Noi e Lega stessa linea. Edilizia? Chi costruisce non deve aspettare la licenza”

ROMA – Dopo la scossa in campagna elettorale innescata dal raid razzista di Macerata, sul tema migranti Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio 24 chiarisce una volta per tutte: “Noi e la Lega siamo sulla stessa linea”. Ma precisa: “Loro usano parole più dure”. E aggiunge: “Noi e la Lega siamo consapevoli che questo problema non si può risolvere con il buonismo e la retorica dell’accoglienza”. E il razzismo non si combatte “solo mettendolo fuori legge, ma rimuovendone le cause. Chi non fa nulla fa il gioco dei razzisti”, conclude il leader di Forza Italia.

Ma a colpire sono anche le promesse di un nuovo condono edilizio ultra-libertario, che fa ritornare lo spettro dell’edilizia selvaggia: “Bisogna cambiare le regole: chi deve costruire una casa o aprire un’attività commerciale, non dovrà più aspettare anni per permessi e licenze – continua l’ex premier – dovrà dichiarare l’inizio dell’attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. Solo dopo verranno i controlli”. Un maxi-condono? “Chiamatelo come volete – taglia corto –  l’importante è che si cambino queste regole attuali”.

Una prospettiva smentita però dal leader della Lega: “Rilanciare l’edilizia è fondamentale – afferma Matteo Salvini –  togliendo burocrazia e tagliando tasse folli come l’Imu su capannoni e negozi sfitti. Bisogna anche bloccare le aste giudiziarie al ribasso, che falsano il mercato. Ma dico no, dico fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi: il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive, a partire dalle zone più a rischio”.

Non meno dura la reazione dei Verdi, con Angelo Bonelli, promotore della lista Insieme (alleata del Pd), che attacca: “Berlusconi propone una legge per riconoscere l’abusivismo di ‘necessità’, colui che è stato responsabile di ben due condoni edilizi che hanno massacrato coste e territorio del nostro Paese torna a strizzare l’occhio a chi ha violato legge a danno degli italiani onesti e dell’ambiente”. E conclude: “Sono politiche criminogene, l’Italia tornerebbe ad essere il paese che legalizza le illegalità, il paese che premia i disonesti e massacra il territorio”.

E anche il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina respinge fermamente la proposta, definendola su Twitter “un errore drammatico”:

Berlusconi non risparmia, poi, una frecciatina all’alleata Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, in riferimento alla sua manifestazione anti-inciucio: “Fare manifestazioni di questo genere sarebbe molto dannoso, darebbe l’impressione ai nostri elettori che ci sia la possibilità di accordi con la sinistra, che non c’è. Che senso ha fare una manifestazione su una cosa chiarissima?”.

REP.IT

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