Ecco la piattaforma interattiva che permette di scoprire come ha votato il tuo vicino di casa

 raphaël zanotti
torino

I dati permettono di fare cose meravigliose, impensabili fino a qualche tempo fa. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Isi , un istituto di ricerca di Torino, La Stampa ha ideato una piattaforma interattiva che permette di mettere a confronto elezioni e partiti con un livello di dettaglio eccezionale, la singola sezione elettorale, tanto da individuare tendenze per ogni indirizzo civico.

 Tranquilli, la segretezza del voto è tutelata. In realtà i risultati della sezione elettorale vengono spalmati sui numeri civici collegati a quella sezione. In questo modo si riesce a disegnare una mappa molto dettagliata e il risultato è davvero interessante.<

Cosa possiamo fare con questa piattaforma? Facciamo un esempio. Vogliamo analizzare l’andamento del Pd a Torino tra le Politiche del 2013 e quelle appena concluse. Appena impostati i parametri scopriamo che il partito di Matteo Renzi ha cambiato il suo bacino elettorale. Se cinque anni fa raccoglieva consensi soprattutto in periferia, oggi lo votano soprattutto gli abitanti del centro. Lo si vede bene nel confronto qui sotto dove in blu sono indicate le aree dove il partito prende meno voti e in verde, o addirittura giallo, quelle dove ne prende di più. A sinistra la situazione nel 2013, a destra quella nel 2018.

 

 

 

Il Pd ha perso oltre il 50% dei suoi elettori in un terzo delle sezioni elettorali. E ci sono zone dove ha perso oltre il 90% come in corso Novara o in corso Unione Sovietica. Questo fenomeno, però, non è limitato alla sola Torino. È un andamento che si riscontra un po’ ovunque. Guardate cosa è successo nella rossa Bologna.

 

La piattaforma consente di verificare la storia elettorale anche di altri partiti. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che governa la città da quando è sindaca Chiara Appendino, ha perso elettori. Una certa emorragia è endemica quando si governa, ma ci sono undici sezioni in cui i Cinque Stelle hanno perso oltre un elettore su due. Guarda caso si tratta di zone centrali come corso Einaudi, la Gran Madre, Crocetta, il centro cittadino. Se guardiamo al confronto qui in basso potremmo azzardare che si tratta delle aree in cui il Comune di Torino ha aumentato le tariffe dei parcheggi.

 

Però attenzione, il Movimento ha continuato a guadagnare in zone periferiche come corso Maroncelli o Barriera di Milano, confermando un trend che si era già notato con le amministrative del 2016.

 

Il vero boom, invece, lo ha fatto registrare la Lega. In molte vie di Barriera di Milano, a forte presenza di extracomunitari, il partito di Matteo Salvini che nelle Politiche del 2013 era quasi inesistente ha fatto registrare exploit incredibili: da 1 a 76 elettori in via Negarville, da 2 a 116 in via Bardonecchia e in Barriera di Milano il suo colore tende al giallo.

 

Forza Italia, invece, ha avuto un crollo pesante. In alcune vie benestanti come via Moncalvo o corso Casale, il partito di Silvio Berlusconi è calato anche del 95% e solo in una sezione elettorale è riuscito a fare meglio del Pdl nel 2013. È successo nella sezione dove vanno a votare gli abitanti di via Mombasiglio e via Osoppo.

 

 

 

Cambiando città è possibile fare analisi dello stesso genere. Volete sapere com’è andata la Firenze del fedelissimo di Renzi, Dario Nardella? Il Movimento 5 Stelle non ha sfondato, Forza Italia ha perso voti solo in due seggi e ha più che raddoppiato i consensi in altri 44. Il Pd ha perso in 194 seggi su 361 (più della metà), ma il vero trionfatore è stato ancora una volta Matteo Salvini. Nelle elezioni del 2013 il Carroccio era praticamente inesistente nel capoluogo Toscano. Nel 2018 ha fatto registrare crescite tra il 600% e il 22.100% prendendosi ampie fette della periferie Ovest. Ecco la sua situazione.

 

Se volete divertirvi, qui trovate la piattaforma interattiva

 

 
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