Salvini all’attacco sui conti: “Se serve, ignoreremo il tetto del 3%”. Governo con il M5s? “Vedremo, mai con il Pd”

di MONICA RUBINO

ROMA – Sono aggressivi i toni di Matteo Salvini che saluta l’Europarlamento in una conferenza stampa a Strasburgo, prima di affrontare il vertice con gli alleati della coalizione, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, previsto per questa sera a Palazzo Grazioli. “Se serve, ignoreremo il tetto del 3%”, è la dichiarazione di guerra all’Europa sul fronte dei conti pubblici del leader leghista. Che però ammette: “Sarebbe impossibile un’uscita dell’Italia dall’euro improvvisa e solitaria”. E chiarisce: “L’euro era, è e rimane una moneta sbagliata”, ma  “i nostri esperti lavorano a un piano piano B se da Bruxelles arrivassero solo dei no”.

Accolto nella sala stampa del Parlamento europeo dall’applauso di alcuni sostenitori, tra cui europarlamentari del gruppo di estrema destra Enf, Salvini risponde polemicamente ai rimbrotti dei giornalisti presenti: “Se a qualcuno non piace il risultato elettorale può andarsene, vedo che a sinistra c’è molta gente nervosa e questo mi fa piacere”. La sua speranza è “che il voto degli italiani sia l’anticamera per gli altri Paesi”. E si augura che alle europee del 2019 “finisca l’inciucio tra popolari e socialisti”.

 

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