Facebook crolla a Wall Street (-7%) sullo scandalo Cambridge
Le Borse europee chiudono in rosso nel primo giorno di contrattazioni della settimana. Il trend debole riguarda in particolare la borsa di Londra, sull’onda delle incertezze su Brexit che stanno penalizzando anche l’andamento della sterlina sul mercato dei cambi. In ribasso anche Francoforte, Milano in rosso ma con il Ftse Mib che contiene il calo con uno 0,98% a 22.633 punti. Giù anche la Borsa di Mosca, dopo la vittoria di Vladimir Putin alle presidenziali di ieri. Da segnalare il pesante calo di Wall Street, che guarda con preoccupazione a una possibile guerra commerciale con l’entrata in vigore dei dazi americani sull’acciaio e l’alluminio e attende il rialzo dei tassi da parte della Fed. L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,4%. Londra è la peggiore in calo dell’1,2%, Francoforte (-0,9%), Parigi (-0,5%) e Milano (-0,3%). A Piazza Affari Mps cede il 2,1% a 2,95 euro. Male anche Tenaris (-1%), Snam, Exor ed Enel (-0,9%), Saipem (-0,8%) e Luxottica (-0,7%). In positivo le banche con il Creval che vola in rialzo del 7%, Bper e Ubi (+1,1%), UniCredit (+0,4%). Tim è sulla parità mentre Mediaset avanza dello 0,8%. Sul fronte valutario, l’euro si rafforza sul dollaro (+0,2%) a 1,2314 a New York così come la sterlina che vola a 1,4060 dollari dopo l’annuncio di un testo di accordo sulla Brexit.
Facebook diventa un caso
Poco dopo le 17 il Dow Jones perde l’1,34% a 24.610,72 punti, il Nasdaq cede il 2,34% a 7.307,04 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,48% a 2.710,82 punti. In particolare, sulla piazza americana, crolla Facebook con un calo che è arrivato a toccare il -8%. A pesare è lo scandalo di Cambridge Analytica, la società di dati che ha aiutato Donald Trump durante le elezioni del 2016 e favorito la campagna pro-Brexit, e le pressioni delle autorità americane e inglesi su Mark Zuckerberg. Quello di oggi è il peggior calo per il titolo del social network dall’ottobre 2014.
Focus Europa
Le Borse europee proseguono le contrattazioni in terreno negativo dopo l’avvio in calo di Wall Street e con le indiscrezioni secondo cui il dibattito all’interno della Bce si sta spostando dalla conclusione del piano di quantitative easing a quella del percorso di rialzo dei tassi di interesse. Sul fronte valutario, l’euro si rafforza sul dollaro (+0,2%) a 1,2314 a New York così come la sterlina che vola a 1,4060 dollari dopo l’annuncio di un testo di accordo sulla Brexit.
Focus Piazza Affari
A Piazza Affari Mps cede il 2,1% a 2,95 euro. Male anche Tenaris (-1%), Snam, Exor ed Enel (-0,9%), Saipem (-0,8%) e Luxottica (-0,7%). In positivo le banche con il Creval che vola in rialzo del 7%, Bper e Ubi (+1,1%), Unicredit (+0,4%). Tim è sulla parità mentre Mediaset avanza dello 0,8%.
Mercati in attesa di indicazioni dal g-20 sui dazi
I mercati finanziari sono in attesa di indicazioni che potrebbero uscire dal G-20 dove il tema dazi è atteso al centro del dibattito, visto le implicazioni per le economie internazionali e di conseguenza sui mercati finanziari. Non sta giovando ai listini la tensione diplomatica fra gli Usa e la Cina, dopo che l’amministrazione americana ha messo fine al tradizionale programma di dialogo fra i due Paesi. Occhi puntati anche sulla riunione di mercoledì della Fed, la prima del neopresidente Jerome Powell, con la prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse.
ILSOLE24ORE