Petrolio e calo euro guidano listini prima della Fed. A Milano bene Fca

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La corsa dei titoli energetici, sostenuti da un petrolio ai massimi da tre settimane, il ritorno dell’euro/dollaro sotto quota 1,23 alla vigilia del primo rialzo dei tassi Usa da parte della Federal Reserve a guida Powell e la buona intonazione del settore finanziario hanno sostenuto i rialzi delle Borse europee: Francoforte e Milano sono state le migliori con rialzi intorno allo 0,7%. Il Ftse Mib di Piazza Affari in particolare ha guadagnato lo 0,73% trainato in primo luogo da Fiat Chrysler (+2,4% dopo che il ceo Marchionne, pur allontanando ipotesi di operazioni straordinarie già nel 2018, ha confermato i progetti di scorporo di Marelli e di Comau) e dal comparto petrolifero (+2% Tenaris, +1,7% Saipem, +1,4% Eni). E’ stata comunque Finecobank la migliore del Ftse Mib (+2,5%), vivace anche St(+2,2%). In rosso Recordati(-1,4%) e A2a (-1%) quest’ultima protagonista di un dietrofront alla pubblicazione dei target al 2022. Vendite anche su Telecom Italia (-1,4%).

A Wall Street lo scandalo Facebook «contagia» anche a Snapchat e Twitter
Sulla scia dello scandalo di Cambridge Analytica che ha travolto Facebook (che anche oggi viaggia in profondo rosso) a Wall Street i titoli di altri social media soffrono. Pioggia di vendite su Snapchat e Twitter. Negli ultimi dodici mesi Snap, controllante di Snapchat, ha perso il 21%, mentre dall’inizio dell’anno ha guadagnato l’8,04%. Twitter è invece salito del 109% nell’ultimo anno, mentre da gennaio a oggi ha guadagnato il 32%.

Vendite su Cnh, l’a.d. Tobin lascerà il 27 aprile

Tornando a Piazza Affari Cnh Industrial ha perso l’1% risentendo dell’annuncio dell’addio dell’a.d. Richard Tobin che, ha spiegato ieri a mercato chiuso una nota del gruppo, lascerà la carica dal 27 aprile, dopo la presentazione dei conti al 31 marzo, «per perseguire una nuova opportunità». Il cda di Cnh ha quindi nominato Derek Neilson come ceo ad interim. «Rich e io abbiamo lavorato insieme per oltre vent’anni in diverse aziende e settori industriali e gli auguro tutto il meglio per il prossimo capitolo della sua carriera», ha commentato l’a.d. del gruppo Fca, e presidente di Cnh Industrial, Sergio Marchionne. «Una delle più importanti qualità di un leader, e di quelle che durano nel tempo, è lo sviluppo delle persone che guidi – ha aggiunto – Rich ha lavorato duro nel costruire in Cnh Industrial una forte squadra, di cui fa parte Derek Neilson, che opererà come ceo ad interim mentre il consiglio d’amministrazione procederà all’individuazione di un nuovo ceo. Derek porta con sé una vasta esperienza sui prodotti e sul profilo geografico dell’azienda e assicurerà una transizione nella continuità mentre finalizziamo la nostra decisione sulla posizione di ceo, attraverso il processo di governance del consiglio di amministrazione».

A2a dietrofront dopo il piano. Bene i conti

Dietrofront di A2a in Borsa dopo la diffusione degli obiettivi finanziari al 2022 La società ha chiuso lo scorso esercizio con un utile netto in crescita del 26% a 293 milioni, un margine operativo lordo che sostanzialmente si conferma sui livelli record del 2016 (-1,6% a 1,211 miliardi), un risultato operativo netto di 706 milioni (+49%) e ricavi pari a 5,91 miliardi (+16%). In ragione di questi numeri, il consiglio propone la distribuzione di una cedola pari a 0,0578 euro (+17,5%). Nel pomeriggio la multiutility milanese ha presentato il piano al 2022 che prevede il raggiungimento di un margine operativo lordo ricorrente di 1,4 miliardi di euro, di un utile netto di 480 milioni al 2022 e fissa le cedole in distribuzione agli azionisti a 0,067 euro per azione nel 2018 e a 0,075 nel 2019.

Sul Ftse Mib acquisti sui titoli del lusso a cominciare da Moncler (+1,88%) e da Ferrari (+1,49%). Bene anche Salvatore Ferragamo (+1,48%) dopo la sentenza del Tribunale di New York che ha riconosciuto il diritto di un indennizzo di 60 milioni di dollari per la contraffazione del marchio da parte di alcuni siti di e-commerce. Positivo il settore bancario con rialzi intorno all’1% per Mediobanca e dello 0,6% per Intesa Sanpaolo. Fuori dal Ftse Mib tuttavia sono scese Mps (-1,9%) e Carige (-2,2%). Balzo di Immsi (+10,7%) prima dei conti 2017. E’ salita del 7% Stefanel all’indomani della pubblicazione dei risultati 2017 che hanno visto il ritorno all’utile per 13,7 milioni di euro. Rialzo aspettando i conti anche per Datalogic(+4,5%).

A Zurigo Swisscom ko, la Salt di Niel si lancia nel fisso
Tonfo a Zurigo per Swisscom. Il calo sarebbe da attribuire all’annuncio avvenuto oggi da parte di Salt, gruppo lanciato in Svizzera dal patron di Iliad Xavier Niel, che è pronto a fare concorrenza a Swisscom anche sul fronte della telefonia fissa. Presentando una partnership con Swiss Fiber Newtwork, Salt ha annunciato la propria trasformazione da operatore mobile a operatore in grado di offrire una gamma completa di servizi tlc. Questo annuncio si è tradotto nel lancio di una offerta commerciale di servizi «triple play» che include tv, telefonia e internet banda larga e che funzionerà attraverso la Apple Tv 4k.

L’euro perde posizioni, petrolio ai massimi da tre settimane

Sul mercato valutario, l’euro/dollaro è arretrato a 1,2262 da 1,2335 di ieri sera. Il petrolio è quotato a 63,86 dollari al barile nella consegna maggio del Wti e a 67,76 dollari al barile nel Brent maggio (segui qui l’andamento del petrolio). Gli operatori attribuiscono i movimenti in particolare al timore di tensioni Iran-Arabia Saudita e a possibili nuove sanzioni Usa contro Teheran: un fattore a cui si aggiungono le preoccupazioni per la produzione venezuelana in netto calo come segnalato nei giorni scorsi anche dall’Agenzia internazionale dell’energia che ha messo in guardia dai possibili impatti sull’offerta globale. Anche sul fronte di Caracas si guarda alla possibile mano pesante di Washington dopo il provvedimento emesso ieri dal presidente Trump per interdire alle imprese e ai cittadini americani l’utilizzo del Petro, la criptovaluta introdotta a febbraio dal Venezuela per cercare di uscire dalla stretta delle sanzioni internazionali. Sul fronte mediorientale invece ieri, alla vigilia dell’incontro tra Trump e il principe saudita Mohammed bin Salman, Ryad ha criticato l’accordo Usa-Iran sul nucleare e gli osservatori temono che in questi giorni il tono duro verso Teheran possa essere ribadito anche da Washington.

Spread con Bund chiude in netto calo a 124 punti, rendimento all’1,82%
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT000527480) e il pari scadenza tedesco si è attestato in chiusura di seduta a 124 punti base, dai 128 punti base del riferimento precedente sul mercato secondario dei titoli di Stato. Il flessione anche il rendimento del BTp decennale che, al termine degli cambi, viene indicato a quota l’1,82% dall’1,89% dell’ultimo riferimento.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

 

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