I dazi Usa mandano a picco le Borse asiatiche. In calo anche l’Europa

di FLAVIO BINI

MILANO – Ore 9.15.Le Borse asiatiche vanno a picco all’indomani dei dazi annunciati dal presidente Trump verso le importazioni dalla Cina per un ammontare di circa 60 miliardi di dollari. Pesantissime le conseguenze per i listini cinesi: l’indice Composite di Shanghai ha chiuso a -3,39%,, mentre quello di Shenzhen ha perso anche di più, -4,49%. Sprofonda anche Tokyo, con il Nikkei che ha perso il 4,51%.

Anche l’Europa parte in foprte calo. Milano cede lo 0,88%, Londra lo 0,99%, Francoforte lo 0,84% e Parigi perde lo 0,35%.  Scontate anche le conseguenze anche sul fronte valutario, con il dollaro che è sceso sotto i 105 yen per la prima volta da quando Trump è stato eletto presidente nel novembre del 2016. La divisa scende anche nei confronti dell’euro, e in mattinata viene scambiato a 1,2334 dollari.

A Piazza Affari reagisce bene Tim alle tensioni tra Vivendi e il nuovo azionista Elliott. Nonostante il calo del listino, il titolo è in lieve crescita. In lieve aumento lo spread tra Btp e Bund, che apre a 135,6
punti contro i 134 punti della chiusura di ieri. Il rendimento si attesta all’1,881%.

Il prezzo del petrolio sale sui mercati dopo la nomina come consigliere per la sicurezza del ‘falco’ John Bolton, che ha sostenuto l’uso della forza contro l’Iran. Il greggio Wti del Texas cresce dell’1,2% a 65,06 dollari. Oro in crescita sui mercati dopo ilforte calo dei listini azionari mondiali per i timori sulla guerra commerciale Usa-Cina. Il metallo, tradizionale bene rifugio, sale dell’1% a 1341 dollari l’oncia.

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