Lo spread sfonda i 210 punti, al top da oltre 4 anni. A Piazza Affari banche ko
Lo scivolone di Piazza Affari e della Borsa di Madrid, entrambi innescati dall’incerta situazione politica dei due Paesi, caratterizzano l’ultima seduta settimanale dei mercati azionari europei e frenano anche i rialzi degli altri listini. Wall Street è in leggero calo: mentre gli investitori si preparano a un lungo fine settimana (vista la festività del Memorial Day lunedì) l’attenzione resta sul summit Trump-Kim Jong Un, cancellato ieri dal presidente Usa ma tornato sul tavolo, e sui dati macroeconomici statunitensi che hanno evidenziato un calo degli ordini di beni durevoli ad aprile e una discesa della fiducia dei consumatori a maggio. In Europa la peggiore è Madrid, sulla possibile mozione di censura contro il premier Mariano Rajoy dopo la sentenza di ieri nel «caso Gurtel» che ha condannato il Pp per corruzione (segui qui l’andamento dei listini). Su Piazza Affari pesano le incertezze legate alla formazione del Governo e sono colpite dalle vendite soprattutto le banche. Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte dovrà presentare, forse già sabato mattina, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la lista dei possibili ministri, ma i nodi su alcuni dicasteri chiave, a partire da quello del Tesoro, sono tutt’altro che sciolti. I dubbi degli investitori si riflettono sull’andamento dello spread: il differenziale tra i rendimenti dei BTp decennali e quelli dei Bund di pari scadenza ha sfondato quota 200 punti, raggiungendo anche i 212 e portandosi ai massimi in oltre quattro anni.
ECONOPOLY / Lo spread e il paese dei balocchi »
Spread sfonda quota 210 punti su tensioni politiche
Torna a correre lo spread tra BTp e Bund sui mercati secondari dei titoli di Stato all’indomani del primo giro di consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte e l’impasse su alcune caselle chiave, come il ministero dell’Economia. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005323032) e il titolo tedesco di pari durata ha sfondato quota 200 punti, salendo oltre a 212 punti base, il massimo in quattro anni, dai 191 punti della chiusura precedente. Il rendimento del BTp decennale benchmark si è spinto oltre il 2,5% dal 2,41 del closing della vigilia.
A Milano svettano Leonardo e Moncler
A Piazza Affari positive Moncler, che fa da traino al comparto del lusso, Leonardo – Finmeccanica, dopo che il Governo canadese ha annunciato di voler modernizzare e allargare la flotta degli elicotteri CH149 Cormorant, utilizzati sin dal 2000 e prodotti originariamente da AgustaWestland, e Fiat Chrysler Automobiles, che recupera dopo i ribassi di ieri e fa da trano anche agli altri titoli della galassia Agnelli, Exor e Ferrari in testa. A passo lento le utility e i petroliferi, con Eni e Saipem penalizzate dal brusco calo del petrolio. Osservati speciali i titoli tecnologici nel giorno in cui entra in vigore la General Data Protection Regulation (Gdpr), la nuova regolamentazione sulla privacy e la tutela dei dati.
Banche ai minimi in 11 mesi, pesa incertezza politica
Altra giornata da dimenticare per le banche a Piazza Affari, con l’indice di settore Ftse Italia All Share Banks perde il 4%. Sul Ftse Mib i titoli dei principali istituti si portano ai minimi in undici mesi: la performance peggio è quella di Banco Bpm. Male Finecobank, Intesa Sanpaoloe Ubi Banca. Gli istituti finanziari, già sotto pressione nelle precedenti sedute, sono schiacciati dall’incertezza politica, che ha fatto salire lo spread tra i rendimenti dei BTp decennali e i Bund di pari scadenza oltre quota 200 punti, portandosi ai massimi in un anno. Inoltre, come scrive Il Sole 24 Ore, la flat tax proposta da Lega e Movimento 5 Stelle nel contratto di Governo, potrà portare più rischi che benefici alle banche, almeno nel breve periodo: il sistema creditizio potrebbe andare incontro a perdite tra i 3,1 e i 5,3 miliardi di euro e l’aliquota Ires, senza una corretta gestione del periodo di transizione, potrebbe avere effetti negativi anche sul patrimonio di vigilanza valido ai fini di Basilea III. Secondo gli analisti di Equita, «dato l’attuale scenario politico, una riduzione delle tasse per le banche appare molto improbabile», ma comunque «in un contesto in di riduzione della pressione fiscale, le banche più colpite sarebbero quelle con un più alto rapporto Dta/Cet». Secondo gli analisti di Goldman Sachs, «la nuova coalizione di Governo propone misure che secondo li economisti faranno salire il deficit e aumentare ancora il debito. Per le banche, se i provvedimenti saranno approvati, nel breve termine le ricadute principali riguardano un mark-to-market negativo sui titoli di stato, l’importo delle attività fiscali differite e ulteriori svalutazioni degli Npe (non performing exposure)», tutti fattori che «potrebbero rallentare le strategie di derisking degli istituti nel medio termine» e «un ulteriore allargamento del divario tra banche grandi e piccole».
Banco Bpm maglia nera con taglio rating
Il titolo dell’istituto è arrivato a perdere oltre il 7%. Alti i volumi di scambio: passano di mano 48 milioni di titoli, contro i 21,9 milioni di media per l’intera giornata registrati nelle ultime 30 sedute. Le azioni, come del resto tutto il comparto bancario. A pesare sul titolo è anche un report di Goldman Sachs che, sottolineando il potenziale impatto negativo del contratto di Governo Lega-M5S sulle banche e, in particolare, sulle strategie di derisking, ha abbassato gli obiettivi di prezzo degli istituti tra il 3 e il 15%. In particolare, gli analisti hanno tagliato il rating di Banco Bpm da «neutral» a «buy», facendo notare che il titolo ha ceduto il 25% da maggio 2016.
Autogrill di slancio dopo l’assemblea dei soci
Fuori dal listino principale, accelera Autogrill all’indomani dell’assemblea dei soci, durante la quale l’amministratore delegato Gianmario Tondato da Ruos ha detto di prevedere un futuro positivo per la società, anche se restano pressioni sul fronte dei costi. I ricavi al 30 aprile si sono attestati a 1,33 miliardi (-2,7% e +5,3% a cambi costanti, con una crescita like for like del 4,1% con il contributo di tutte le regioni), sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti e con una buona crescita delle attività internazionali. Piace anche il fatto che sarà distribuito un dividendo di 0,19 euro per azione. Tondato ha inotre aperto alla possibilità di una collaborazione con Eataly: «Abbiamo un ottimo rapporto, non escludo che in futuro si possa far qualcosa negli aeroporti», anche se al momento Autogrill sta facendo «solo progetti autostradali». Gli analisti di Equita hanno confermato le stime sull’utile per azione adjusted a 0,47-0,52 euro. Un elemento considerato positivo è la possibilità che la società cerchi nuovi opportunità sul mercato: «Se ci saranno occasioni, le valuteranno. La recente riorganizzazione facilita le operazioni di fusione e acquisizione. Difficile comunque che ci siano dismissioni, mentre sono più probabili partnership», hanno sottolineato.
Euro debole, petrolio in calo con possibile rialzo produzione Opec
Sul fronte valutario l’euro è ben sotto la soglia degli 1,17 dollari(in apertura era scambiato a 1,1695 dollari, dopo la chiusura precedente a 1,1728). Brusco calo dei prezzi del petrolio, con Wti e Brent arrivati a cedere più del 2%, dopo che la Russia e l’Arabia Saudita hanno lasciato intendere che stanno valutando l’aumento delle soglie di produzione congelato con l’accordo di Vienna. Da San Pietroburgo i ministri dell’energia dei due paesi, il russo Alexander Novak e il suo omologo saudita Khaled al-Faleh, hanno spiegato che di fronte al forte aumento dei prezzi negli ultimi mesi, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi partner potrebbero allentare l’accordo che limita la produzione. «È probabile che ci sarà un graduale aumento della produzione nella seconda metà dell’anno», ha detto il ministro saudita. Il futuro dell’accordo sulla limitazione della produzione dovrebbe essere al centro del prossimo incontro dell’Opec e dei suoi partner alla fine di giugno a Vienna. Sull’Intercontinental Exchange (Ice) a Londra il prezzo del petrolio, consegna luglio, è sceso sotto 78 dollari al barile e al Nymex il greggio è tornato sotto i 70 dollari.
In Usa ordini beni durevoli sotto le stime
Notizie negative dal fronte macroeconomico americano, cosa che potrà incidere sull’andamento di Wall Street. Il dato sugli ordini di beni durevoli è calato in aprile dell’1,7%, al di sotto delle aspettative.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)