Massimo Giannini: “La mia radio Capital sarà la voce di Repubblica”
Radio Capital rinasce ancora una volta, come è giusto per un’emittente che negli anni non è mai rimasta uguale a se stessa e ha sempre rinnovato i propri contenuti e il proprio suono. E questa volta lo fa affidando la direzione a Massimo Giannini, che arriva a sostituire Vittorio Zucconi che ha guidato la nave tra i flutti della radiofonia italiana per vent’anni: “Vittorio ha fatto un lavoro splendido”, dice Giannini “sostituirlo alla guida di Radio Capital non sarà facile”.
Che radio sarà la Capital di Giannini?
“Avrà un’identità più marcata dal punto di vista dell’informazione, senza trascurare o umiliare la parte musicale che è alla base della sua storia. Quindi ancora musica di qualità, puntando però a un profilo più definito dalle news e dalle analisi sui fatti che accadono, utilizzando ovviamente anche la sinergia naturale, oggettiva che c’è con Repubblica”.
Radio Repubblica, dunque?
“No, ma qualcosa che gli assomigli. Di certo useremo maggiormente il vasto e prezioso bacino d’informazione che transita per il quotidiano, per il sito, sull’Espresso”.
Come si riconoscerà, cambiando i canali sulla radio, la nuova Capital?
“M’interessa definire la radio attraverso la voce e l’immagine dei conduttori, sia dei programmi d’informazione, vecchi e nuovi, sia di quelli musicali. Vogliamo prendere spunto dal buon esito di Circo Massimo e estenderne il modello al resto della programmazione, caratterizzando quindi non solo il suono, la musica, ma anche le voci e i temi. Ci muoveremo su due piani, quello del flusso quotidiano e quello dei programmi. L’informazione sarà presente ogni quarto d’ora nei programmi non giornalistici, con le “breaking news” prodotte dalla redazione e altri interventi.
Abbiamo una redazione, che ringrazio fin da ora, ricca di colleghi molto bravi, che cominceranno il loro lavoro fin dalle 6 del mattino, poi alle 9 il punto sull’apertura della Borsa e sui mercati con Ettore Livini che analizzerà la giornata e le prospettive. Quindi, sempre con l’impegno della nostra redazione, un altro intervento nell’ultimo quarto di ogni ora con l’ultima notizia appena arrivata. Potenzieremo i giornali radio nelle ore cruciali: quello delle 7, delle 8, delle 13 e delle 20. Saranno più lunghi e più ricchi.
Ma dalla prossima settimana partiranno anche altri appuntamenti, come quello delle 12.20, ogni giorno, il punto sull’alimentazione con il nutrizionista Marcello Ticca; al pomeriggio tra le 14 e le 16, ci sarà Fuso Orario, dove oltre alle breaking news, ci saranno una serie di interventi con i corrispondenti dall’estero, che ci aggiorneranno su quello che accade nel mondo. E ancora, nell’arco della giornata, alle 10.20, alle 13.20 e alle 17.20, sarò in onda con Punto Massimo, ovvero un minuto e mezzo di commento sui fatti del giorno. E alle 18 la chiusura delle Borse”.
E i programmi?
“Abbiamo detto che i conduttori contano, quindi non ci sarà solo il flusso della musica e dell’informazione ma anche trasmissioni vere e proprie. Intanto continuerò a condurre Circo Massimo, ma, cosa molto importante, il TgZero, dove ci sarà sempre Vittorio Zucconi affiancato da un’altra delle voci fondamentali di Capital, quella di Edoardo Buffoni, raddoppierà la durata, e andrà in onda dalle 18 alle 20. E dal 24 settembre partirà Cactus con Concita De Gregorio. Le ho chiesto di raccontare storie e farle vivere nel programma, storie che mettano in luce i punti di resilienza in questa Italia scoraggiata e confusa, che dimostrino che da una cosa piccola può germogliare qualcosa di buono, vita vera, reale.
La parte musicale sarà curata da Daniela Amenta e andrà in onda tutti i giorni dalle 11 alle 12. Ma non finisce qui, perché la nostra sarà una partenza a tre stadi, il primo sarà lunedì, poi il 17 partiranno le novità di flusso e quindi, nel “terzo stadio” altri programmi nuovi. Compresi quelli del weekend, dove la radio non si fermerà, con spazi dedicati a sport, cultura, spettacolo. E avremo un programma sulle parole chiave della settimana che affideremo a una grande firma della cultura italiana”.
In tutto questo avrà un ruolo anche il pubblico? La radio è sempre più “social”.
“Capital già lo è, basta guardare alla mia trasmissione, ma l’aspetto social va certamente potenziato e avverrà da subito nei programmi di Concita De Gregorio e in Tg Zero. Non ci sarà, però, solo la partecipazione degli ascoltatori alle trasmissioni, sto pensando a qualcosa in cui il pubblico non interagisca solo in maniera simbolica, qualcosa di più “estremo”…”.
Insomma, grandi aspettative, grande impegno, considerando che la radio è un media che gode di ottima salute.
“Certamente. Vorremmo che la radio diventasse la terza bocca di fuoco dell’informazione del gruppo, oltre la carta e il web. La radio è uno straordinario strumento contro il flusso indistinto di notizie vere, verosimili e false che ci travolge e che per il pubblico, per 35 milioni di ascoltatori radiofonici quotidiani, è un punto di riferimento fondamentale.
Mi affascina l’idea che la parola sia ancora l’utensile migliore che l’uomo ha a disposizione e il modo in cui la radio la valorizza è ineguagliabile. Possiamo fare di questa radio un’isola di qualità nell’oceano delle fake news, della bassa attenzione e della solitudine interconnessa in cui oggi viviamo”.
REPTV