Caro Presidente, nessuna violazione
Gentile Presidente del Consiglio,
in una nota appena diffusa in merito alle dichiarazioni del suo Portavoce Rocco Casalino, Lei chiarisce che “la diffusione dell’audio che sta circolando in queste ore configura condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici. Chiarito che trattasi di un messaggio privato mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti”.
Lei correttamente non fa nomi, e non entra nel merito dei contenuti, ma siccome i nomi sono un segreto di Pulcinella, si tratta cioe’, come il Blog 5 stelle sostiene da ore, di due giornalisti dell’Huff Post, preferisco risponderle subito. In modo da chiarire l’aria il prima e meglio possibile.
Lei fonda la grave accusa di violazione dei principi deontologici in quella frase, “chiarito che trattasi di un messaggio privato”, ma questo è esattamente il punto: era un messaggio privato?
La nota è arrivata mercoledì in redazione. C’ero e l’ho ascoltata direttamente, insieme ad altri del politico. Come faccio sempre con tutto il materiale da valutare. Non sono una che delega.
Da nessuna parte, in nessun modo, né con nota scritta ad accompagnarlo, né dentro il messaggio veniva indicato che si trattasse di materiale privato. Né nessuno dei due giornalisti che hanno avuto separatamente e in due orari diversi della notte la nota verbale, mi ha comunicato che fosse privata. Come ho anche detto stamane a Casalino.
So che Lei è un grande avvocato e dunque è temerario da parte mia incrociare spade con Lei in punta di diritto. Ma se lei è un avvocato io posso dire di avere una lunga vita di esperienza in redazioni con numerosi portavoce di Presidenti del Consiglio, ministri e altre istituzioni. Riceviamo un flusso continuo di messaggi, come le confermeranno tutti i miei colleghi – nei format più vari, tweet, foto, dichiarazioni dirette, video e messaggi verbali. So che il governo che lei guida ama sentirsi totalmente nato nuovo, ma mi creda questo fiume di materiale è una delle caratteristiche fisse di tutti i governi. E, a meno che non ci sia una dichiarazione che si tratti di comunicazione privata, questo materiale viene usato indicandolo come non per attribuzione diretta. La formula è “fonti vicine a…”.
Cosa che abbiamo fatto in due articoli ( “I due governi”, “Non pretende più” ) usciti quello stesso mercoledì. Nessuna violazione deontologica, dunque.
Per quanto riguarda la diffusione della nota ad altri giornalisti, porto alla sua attenzione un dettaglio non poco significativo: il giorno dopo la storia dello scontento dei 5S nei confronti con i tecnici dei vari ministeri era su tutti i quotidiani .
Come si spiega questa convergenza di notizie? Mi piacerebbe poterle dire che è stata la nostra testata a ispirare tutti i quotidiani, ma purtroppo per noi non è così. Magari forse la spiegazione migliore è che quella nota di Palazzo Chigi è arrivata un po’ a tutti? L’audio infatti nell’ambiente girava.
Stamattina, comunque, quando le ire di Casalino mi hanno raggiunto poco dopo il primo caffè, ho promesso al suo portavoce che avrei chiesto ai due giornalisti dell’Huff Post chiarimenti in merito alle sue accuse. Entrambi mi hanno detto di non aver diffuso la nota. E hanno anche scritto e firmato, prendendosene dunque la responsabilità, un blog in cui negano.
Posso dirle che, in ogni caso, fra una versione di due miei giornalisti che conosco bene e stimo e un portavoce, sarò sempre con i miei. Così come lei, giustamente, difende Casalino.
Una soluzione c’è, in ogni caso. Portiamo il tutto davanti a un giudice, o all’ordine dei giornalisti se volete, e vediamo. Basta acquisire I tabulati di un po’ di telefonini e avremo chiarito tutto.
Noi siamo pronti.
Con rispetto
L’HUFFPOST