“O ci trovano 10 miliardi per il reddito di cittadinanza o ci dedicheremo nel 2019 a far fuori i pezzi di m… del ministero dell’Economia”

Scoppia la polemica su un audio, il cui contenuto è stato riportato da alcuni giornali, in cui il portavoce di palazzo Chigi attacca i funzionari del ministero dell’Economia, affermando: “O ci trovano 10 miliardi del c… per il reddito di cittadinanza, oppure dedicheremo il 2019 a far fuori tutti questi pezzi di m… del ministero dell’Economia”, dice Rocco Casalino. Il M5S è corso in difesa del portavoce di Conte e si è affrettato a precisare che le sue parole altro non sono che la linea del Movimento, già resa nota in altre circostanze. Casalino, dal canto suo, ha affermato quella diffusa da alcuni giornali era privata una conversazione privata e che la sua divulgazione costituisce una violazione del principio di riservatezza. Quella che definisce una sua “libera esternazione” tiene a precisare “non cela nessun proposito da perseguire in concreto”. Il premier Conte è intervenuto in difesa del suo portavoce. Il contenuto dell’audio di Casalino non è piaciuto per niente all’opposizione: dal Pd e da Forza Italia è arrivata una richiesta di dimissioni.

Frasi pesanti quelle pronunciate da Casalino, ma che il M5s difende. “Quello che è stato ripetuto per l’ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del MoVimento 5 Stelle detta e ridetta in tutte le salse”. Si legge sul Blog delle Stelle che continua: “Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c’è chi ci rema pesantemente contro: uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento, in particolare il reddito di cittadinanza che disintegrerà una volta per tutte il voto di scambio. La spalla di questi uomini del sistema sono i giornali del sistema. Difendono tutti gli stessi interessi: i loro. Il MoVimento 5 Stelle difende quelli dei cittadini”.

Il portavoce del presidente del Consiglio, dal canto suo, si difende: “Sta circolando un messaggio-audio che riproduce la mia voce in una conversazione assolutamente privata avuta con due giornalisti. La pubblicazione vìola il principio costituzionale di tutela della riservatezza delle comunicazioni e, nel caso fosse accertato che sia stato volontariamente diffuso ad opera dei destinatari del messaggio, le più elementari regole deontologiche che impongono riserbo in questa tipologia di scambi di opinioni. Questo dovrebbe bastare a interrompere qui le mie precisazioni. Tuttavia – prosegue – il delicato incarico di portavoce del Presidente del Consiglio dei Ministri mi impone di chiarire che i contenuti di quella conversazione sono da considerare alla stregua di una libera esternazione, espressa in termini certamente coloriti ma che pure si spiegano in ragione della natura riservata della conversazione, che non cela nessun proposito da perseguire in concreto, ma più una sensibilità presente all’interno del M5S e che era mia premura rappresentare”.

Sulla questione è intervenuto anche il premier, Giuseppe Conte, che non è entrato nel merito dei contenuti del messaggio ma, sulla scia del portavoce, ha detto: “Le dichiarazioni del mio portavoce Rocco Casalino hanno chiarito che la diffusione dell’audio che sta circolando in queste ore configura condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici. Chiarito che trattasi di un messaggio privato, mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti”.

I dem Fiano e Anzaldi chiedono le dimissioni del portavoce di palazzo Chigi, ma anche da Forza Italia arriva l’aut aut. “Da Casalino l’arroganza del potere contro le persone, a difesa di un partito e non dei cittadini. Vergognatevi, chiedete scusa e andate a casa perché non vi permetteremo di uccidere l’Italia”, scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Durissimo Martina: “Le parole del portavoce del premier, Rocco Casalino, sono inaudite. Se Conte ha un minimo di senso delle istituzioni lo allontani immediatamente”, scrive su Twitter il segretario del Pd, Maurizio Martina.

Matteo Renzi su Facebook commenta la vicenda e attacca il presidente della Camera: “Rocco Casalino minaccia e insulta dirigenti del Governo. Un giornalista pubblica l’audio. E cosa fa il Presidente della Camera, Roberto Fico? Dice che il problema non è il portavoce del Governo che minaccia e insulta dirigenti pubblici. No, il problema sono i giornalisti che svelano le fonti – si legge nel post – Ecco, questo è Roberto Fico. Quello “dialogante” dentro i Cinque Stelle. Figuratevi gli altri. Sempre più orgoglioso di aver votato contro all’accordo con grillini e leghisti. Noi siamo Altro”

Polemiche anche da parte di Forza Italia: “Se un qualsiasi altro portavoce di governo, in altre epoche, avesse fatto quello che ha fatto Casalino sarebbe stato costretto alle dimissioni immediate. Minacce nei confronti dei dirigenti del Ministero del Tesoro diffuse con WhatsApp sonori per far capire chi comanda. Casalino, che abbiamo ribattezzato Casta-lino, dopo che abbiamo appreso il gigantesco stipendio che percepisce, non solo è inadeguato al ruolo che ricopre, ma crede che si giochi ancora al grande fratello, luogo dei suoi esordi, per cacciare dalla ‘casa’ le persone meno gradite. Ma almeno al grande fratello c’era un vero o finto televoto, adesso invece dalla ‘casa’ delle istituzioni le espulsioni dovrebbero essere decretate da questo Casta-lino. Una vergogna assoluta. Ma Conte e Tria possono tollerare, dopo questo episodio, che questo personaggio ricopra ancora questo incarico? Stanno ricominciando gli show cari a lui nelle varie televisioni. Potrebbe essere dirottato su un’isola o in una casa, dove svolgerebbe funzioni più consone al suo livello”, ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.