Roma, ok a nuove regole, da stop centurioni a daspo urbano
Decoro, sicurezza e nuove sanzioni, fino al daspo urbano che prevede l’allontanamento da una determinata zona di chi trasgredisce le regole. La Giunta Capitolina ha approvato il nuovo regolamento di polizia urbana, “di cui – come sottolinea il Campidoglio – si attendeva la revisione da oltre 70 anni. Finalmente si passa da una regolamentazione di emergenza, fatta di norme transitorie e ordinanze contingenti, a una disciplina definitiva e armonizzata. Le nuove regole offriranno maggiori possibilità di azione, nuovi strumenti di intervento e sanzioni in capo alla polizia locale, che riguardano numerosi aspetti della vita cittadina”, dal rispetto del patrimonio artistico all’occupazione di spazi pubblici.
Tra le novità principali c’è l’applicazione del cosiddetto daspo urbano, misura di legge con la quale i sindaci – in collaborazione con il Prefetto – possono, nell’ambito delle sanzioni, vietare ai trasgressori delle regole l’accesso per 48 ore in determinate aree della città. In caso di recidiva, il colpevole potrà essere segnalato al Questore che potrà erogare il daspo fino a 60 giorni. Il testo ora dovrà passare in Aula.
Regolamentati i divieti e le sanzioni per chi deciderà di fare un bagno in una delle fontane storiche di Roma (da Fontana di Trevi al Fontanone del Gianicolo) o usarle in modo improprio. In questi casi è prevista l’applicazione del daspo di 48 ore. È espressamente esclusa dal divieto, invece, la tradizione di lanciare monete in alcune fontane storiche come la Fontana di Trevi. Regole definitive anche per i centurioni, per cui è previsto il divieto di esercizio di “qualsiasi attività che, dietro offerta o corrispettivo in denaro, anche pattuito al momento, configuri la mercificazione della propria o altrui persona, come soggetto fotografico anche con abbigliamento storico o costumi in genere” nelle aree di interesse storico, artistico e monumentale della Capitale, nel sito Unesco e a Villa Borghese.
Per i ‘saltafila’, negli stessi siti, in luogo pubblico o aperto al pubblico, “è vietata l’attività di intermediazione e promozione di tour turistici, la vendita di biglietti per musei, teatri ed eventi culturali e turistici, la promozione di attività commerciali, di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, nonché di ogni altra attività di impresa che non sia espressamente autorizzata e risultante dal titolo abilitativo”.
REP.IT