Decreto Genova approvato al Senato con 167 sì: è legge

A tre mesi dal crollo del ponte Morandi, è legge il decreto su Genova e altre emergenze. Il testo è stato approvato in via definitiva dal Senato con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il provvedimento era passato alla Camera il primo novembre, dopo una seduta notturna.

Dopo il voto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Danilo Toninelli, presente in aula, alza il pugno in segno di vittoria, scatenando la vibrante protesta delle opposizioni. Nell’emiciclo scoppia la bagarre, al punto che la presidente Elisabetta Casellati è costretta a sospendere la seduta. La seduta poi riprende: Casellati rimprovera Toninelli per “atteggiamenti poco commendevoli”. La capogruppo di Forza Italia Bernini invita il ministro a “non presentarsi più” in aula. Mentre il capogruppo dem Andrea Marcucci prima rimprovera Casellati di non “aver mai ripreso Toninelli” e poi le chiede “chiudere con dignità la seduta di oggi, con un minuto di silenzio per il morti di Genova”. Richiesta che viene accolta da Casellati.

Il capogruppo M5s Stefano Patuanelli, giustifica invece l’atteggiamento di Toninelli come “un piccolo gesto di giubilo, più che tollerabile”.

Il ministro dei Trasporti prende poi la parola, tra le proteste e le urla delle opposizioni: “Grazie all’approvazione di questo decreto, domani 266 famiglie avranno una casa. Questa è una gioia su cui esultare”.

Quanto ai dissidenti del M5s, il senatore Gregorio De Falco non era in aula durante la votazione.

REP.IT

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