Black Friday, caccia alle offerte di Amazon & Co. I consigli per evitare le truffe
di FEDERICO FORMICA
l Black Friday e il Cyber Monday sono alle porte. Il 23 e il 26 novembre saranno due giorni di shopping selvaggio per molti italiani, soprattutto online. Ma proprio a causa della sua sempre maggiore popolarità, questo appuntamento attira anche diversi consumatori non abituati ad acquistare in Rete. Per questo le associazioni Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia hanno diramato una serie di consigli per non incorrere in acquisti incauti e gettare via soldi.
Il consiglio più elementare, ma da tenere sempre a mente è: diffidate dei prezzi troppo bassi. Molto spesso smartphone di ultima generazione vengono offerti a cifre irrisorie (anche 200-300 euro). In questi casi il rischio fregatura è altissimo: nel migliore dei casi potrebbe trattarsi di un telefono usato e ricondizionato. Nel peggiore, di un telefono che non arriverà mai a casa vostra.
I rischi maggiori si corrono al di fuori delle grandi piattaforme come Amazon, eBay o Zalando per l’abbigliamento. Chi acquista sui siti di singole aziende, magari poco conosciute, deve verificare che queste abbiano inserito i propri recapiti sul sito: indirizzo geografico e i contatti di telefono e email. È un obbligo di legge. Attenzione anche al dominio del sito, perché il .it non è garanzia assoluta che il negozio abbia la sua sede in Italia, potrebbe comunque spedire dall’altra parte del mondo, oltre al fatto che ai venditori extra Ue, spiega Adiconsum, “potrebbe non applicarsi la normativa europea a tutela del consumatore”.
C’è un modo per capire se il sito dove ci troviamo rispetta alcuni parametri di qualità su rispetto della privacy, consegne rapide, resi e rimborsi semplici: il marchio di fiducia, o certificato di qualità. Si tratta di “premi” che vengono assegnati da enti terzi (NetComm e Trusted Shops sono tra i maggiori) in base a parametri indicati in modo chiaro. Se però ci rimane un dubbio è possibile verificare con l’ente che lo ha rilasciato se il certificato è autentico o contraffatto.
Ma anche chi sceglie di acquistare sulle piattaforme di shopping più popolari deve tenere gli occhi bene aperti. Il meccanismo delle recensioni – sia degli articoli sia dei venditori stessi – in questi casi può essere di grande aiuto per capire se il venditore è serio o se la merce è di qualità, a patto di leggerle con attenzione, soprattutto se stiamo facendo un acquisto costoso. I commenti falsi si riconoscono dal fatto che l’utente non ha effettivamente comprato quell’articolo. È un dato che su Amazon è possibile verificare appena sotto al nome del recensore. A ogni recensione è associato un voto che si esprime in stelle, da 0 a 5. Molti si limitano a guardare solo il numero di stelle senza leggere il contenuto delle recensioni, ma questo può essere fuorviante.
Una volta presa la decisione arriva il momento di pagare. Come ricorda il Centro Europeo Consumatori (Cec), sono da privilegiare le carte di credito che offrono il servizio di chargeback, cioè la restituzione del prezzo pagato in caso di mancata consegna, e PayPal, il sistema digitale che ci evita di inserire i dati della carta e offre protezione in caso di frodi. “Condizione essenziale per questi meccanismi di rimborso è in ogni caso quella di essere in grado di documentare ogni passaggio dell’acquisto e del pagamento (utili a tal proposito sono gli screenshot dei vari passaggi dell’acquisto)” spiega il Cec.
Prima di concludere l’acquisto, però, è bene dare un’occhiata alla barra degli indirizzi. Prima o alla fine della url dev’esserci l’immagine stilizzata di un lucchetto. È il segnale che quella connessione è protetta e i dati che inseriamo sono protetti da un protocollo di sicurezza.
Ricordate anche che il diritto di recesso online è molto più garantito rispetto agli acquisti nei negozi fisici: si può restituire un articolo senza dover dare giustificazioni o senza dover provare alcun difetto.
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