Roma, arriva l’esercito a tappare le buche delle strade

Nell’emendamento sono previsti altri 20 milioni di euro al Comune per completare il lavoro.”È stata una grande operazione politica. Di raccordo, tra Governo, Parlamento e Campidoglio. Abbiamo lavorato insieme per il bene di Roma. E ce l’abbiamo fatta. Portiamo la tecnologia del genio militare per le strade romane, al servizio dei romani. È una piccola, grande, rivoluzione per la città. E non era affatto una soluzione scontata: bisogna ringraziare la grande professionalità dimostrata da tutte le parti in gioco”, aveva dichiarato Silvestri al Messaggero. Giorgia Meloni, su Facebook, stamane era stata alquanto dura:”I militari, che possono essere impiegati in attività di questo tipo unicamente in caso di eventi eccezionali come terremoti o alluvioni, saranno costretti a scendere in campo per rimediare all’incapacità dell’amministrazione grillina. I Cinquestelle – concludeva il leader di Fratelli d’Italia – ammettono che il loro sindaco Raggi è una calamità naturale per Roma e i romani”. Ancora più duro il commento di Luca Marco Comellini, segretario generale del Sindacato Militari che, interpellato dall’AdnKronos, ha suggerito una strada alternativa: “Vadano i parlamentari a coprire le buche stradali della Capitale, visto che la giudicano un’opera talmente nobile, elevata e meritoria da scomodare i soldati dell’Esercito”. E ha aggiunto: “L’Esercito difende gli italiani e gli interessi dell’Italia: per questo motivo un ragazzo o una ragazza decidono volontariamente di fare il militare; altrimenti, leviamogli pure le stellette sulla divisa e trasformiamoli in tanti operai che riparano le strade, ripuliscono i muri e ridipingono le facciate dei palazzi. Il Genio militare serve a costruire strade e ponti in condizioni di assoluta emergenza: non è un’Anas-bis…”.

IL GIORNALE

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