Val di Fiemme, “regaliamo gli alberi della musica per salvare gli Stradivari”

Quella di Fabio è una lotta contro il tempo: sta cercando di recuperare gli alberi a terra prima che il caldo estivo, muffe e parassiti deteriorino il legno, ma visto che sono molto rari gli abeti rossi che posseggono caratteristiche di risonanza, deve controllarli a uno a uno in modo da selezionare soltanto i tronchi migliori. Prelevarli dal bosco schiantato dal vento è come cercare un ago nel pagliaio. “Gli abeti di risonanza – spiega – sono tronchi perfetti, cresciuti per 150-250 anni con fibra sottile e dritta, che potevano essere utilizzati per costruire strumenti musicali. E sono materia rara. Ci siamo attivati con l’autorità Forestale, i responsabili della Magnifica comunità di

Val di Fiemme, gli alberi della musica come regalo di Natale

Fiemme, i Custodi forestali dei Comuni, trovando collaborazione e disponibilità. Tuttavia a fronte dei 350-400 metri cubi annui che normalmente lavoriamo, ci troviamo ora a tentare di salvare circa 1300-1500 metri cubi di legno pregiato: circa in quadruplo del nostro fabbisogno annuale”.
Di qui l’appello al quale stanno rispondendo da ogni parte d’Italia offrendo aiuto, prestando cifre che variano dagli 80 euro per salvare un piccolo tronco di legno di Stradivari, ai 150 euro per salvare un tronco grande, ai 300 euro per salvare un intero albero. C’è chi con il suo contributo ha salvato tre alberi, uno per ogni figlio, chiedendo tre tavolette ricordo con i nomi dei bambini. Per altri è stato un regalo di Natale pieno di poesia, per il marito musicista o per amici appassionati di musica.

Fra i numerosi messaggi di solidarietà inviati alla piccola azienda di Tesero, anche quelli di turisti innamorati della Val di Fiemme, ormai conosciuta come “Valle dell’Armonia”. Sulla pagina di Facebook di Fabio Ognibeni il sindaco di Treviglio, Juri Imeri, in un post ringrazia l’Istituto Grossi di Treviglio per aver voluto salvare il legno di Stradivari aderendo all’iniziativa della ditta Ciresa con un magnifico concerto. Oppure quello del violinista Crtomir Siskovic, da Parma, che “dispiaciuto per quanto è accaduto alle Foreste di Fiemme” si rende disponibile per un concerto a titolo gratuito con una raccolta dei fondi per l’azienda Ciresa. Siskovic non ha scordato la Val di Fiemme, dopo il suo concerto al congresso Europiano del 2000, presieduto proprio da Fabio Ognibeni. “Le adesioni crescono di ora in ora, regalando una piacevole sensazione di valore condiviso – riflette Ognibeni -. Aderiscono persone dalla Puglia al Friuli, dall’Olanda, dal Belgio, dalla Germania fino al Giappone. Non sono solo liutai o musicisti di nostra conoscenza, per lo più sono persone sconosciute. Mi piacerebbe incontrarli tutti, per ringraziarli a uno a uno”.

TGCOM

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