Brexit, dai visti di lavoro allo studio: così cambierà l’immigrazione verso il Regno Unito
LONDRA. Finalmente, dopo tante voci e speculazioni, è stato pubblicato il documento del governo May che contiene le linee guida sull’immigrazione nel Regno Unito dopo la Brexit. Si tratta di informazioni molto importanti per gli europei e soprattutto gli italiani: i nostri connazionali oltremanica sono, secondo le ultime stime, almeno 700mila.
Queste nuove norme, presentate oggi alla Camera dei Comuni dal ministro dell’Interno Sajid Javid, verrebbero applicate dal 1 gennaio 2021, cioè dopo il cosiddetto periodo di transizione della Brexit, previsto dal 29 marzo 2019 a fino 2020 durante il quale rimarrebbero le vigenti norme sulla libertà di circolazione.
Questo, ovviamente, sempre se ci fosse un accordo tra Regno Unito e Ue sull’uscita di Londra (al momento c’è solo il piano May) e se venisse scongiurato dunque il temutissimo “No Deal” (in quest’ultimo caso, alcune di queste norme potrebbero essere modificate). Di certo c’è che “i cittadini europei non salteranno più la fila” rispetto ai lavoratori di tutto il mondo che vogliono entrare in UK, come ha detto più volte la premier britannica Theresa May.
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