Tassa rifiuti nella bolletta elettrica. Il governo: giusta, ma non se se la faremo

ROMA – Sullo spostamento della Tari (la tariffa sui rifiuti) nella bolletta elettrica, “a me piacerebbe, ma non so se  riusciamo, c’è qualche ritrosia”. Così il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia, alla fine dei lavori della commissione Bilancio sulla manovra. Un emendamento della Lega prevede di portare in bolletta la Tari nei Comuni in dissesto finanziario. Per Garavaglia, sarebbe una misura “che li aiuterebbe, visto che vanno in dissesto perché non si pagano le imposte”.

Contro la Tari in bolletta, per tutto il giorno si è alzato il fuoco di sbarramento delle associazioni dei consumatori. Per la Federconsumatori, la soluzione è “semplicemente impensabile. Condividiamo la necessità di un contrasto all’evasione, ma la strada non è certo quella di aggravare la spesa bimestrale dei cittadini, che già a fatica arrivano a fine mese. In questo modo, invece di pagare due volte l’anno (per un totale di 321,96 euro, si stima, per una famiglia media di 3 persone) i cittadini pagherebbero circa 53,50 euro in più ogni bimestre, aggravando la spesa già elevata per la bolletta elettrica, su cui già pesano oneri di sistema insostenibili e rincari elevati”.

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