Tassa rifiuti nella bolletta elettrica. Il governo: giusta, ma non se se la faremo

“Ci preoccupa, inoltre, la confusione avvenuta in occasione dell’introduzione del Canone Rai in bolletta, con errori, doppi addebiti e addebiti impropri. Alla luce di quanto accaduto non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere con una tassa che, tra l’altro, è di competenza comunale ed in passato è già stata interessata da errori (non dimentichiamo le pertinenze per cui molti cittadini attendono ancora i rimborsi)”.

“Infine ci chiediamo con che criterio l’azienda venditrice di energia ripartisca tali introiti ai Comuni e con quali costi. L’attuale formulazione dell’emendamento riguarderebbe solo i comuni in dissesto o predissesto, configurando così alcuni profili di incostituzionalità, alla luce della disparità di trattamento dei cittadini”.

Arrabbiato è anche Marco Vignola dell’Unione Nazionale Consumatori: “Nell’emendamento, hanno fatto la bella pensata di estendere in modo automatico le autorizzazioni all’addebito diretto sul conto corrente bancario. E l’utente ha facoltà di revocare la domiciliazione solo nel suo complesso, ossia sia Tari che luce. Se passasse questo emendamento, lo Statuto del contribuente, la legge più violata d’Italia, diventerebbe definitivamente carta straccia”.

Carlo Rienzi del Codacons aggiunge: ” L’inserimento della Tari nelle fatture dell’energia elettrica incrementerebbe i casi di morosità spingendo un numero crescente di utenti, specie coloro che versano in situazione di difficoltà economica, a non pagare le bollette subendo peraltro l’interruzione della fornitura elettrica. Una beffa per le famiglie italiane che sono già in difficoltà a causa dell’abnorme incremento delle bollette della luce registrato nel 2018 e pari al +11,1% rispetto allo scorso anno”.

REP.IT

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