Se si scordano Galileo Galilei e leggi razziali
Galileo Galilei sosteneva che «le verità scientifiche non si decidono a maggioranza, l’opinione di mille persone non vale quella di uno scienziato».
Questo Galileo, padre della scienza moderna messo al bando perché non allineato al pensiero dei politici dell’epoca.
Quattrocento anni dopo, un nuovo Sant’Uffizio scheda, processa e condanna gli scienziati politicamente non allineati con il pensiero unico grillino. A presiedere la corte è la ministra della Sanità Giulia Grillo, che ha commissionato un dossier sulle tendenze politiche degli accademici membri del Consiglio superiore della sanità, l’organo scientifico che presiede alla salute degli italiani. La scomunica grillina si è così abbattuta su sei membri, dal luminare colpevole di avere operato al cuore Silvio Berlusconi a quello che scrisse sulla Repubblica fino a quello sposato con una magistrata che collaborò con l’ex presidente del Senato Renato Schifani.
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