Autogol politico

di SANDRO ROGARI

Lega e 5 Stelle sono in piena campagna elettorale europea, con riti e necessità correlate. Fra queste, in primis, attivare alleanze nella prospettiva di un Parlamento non più dominato da popolari e socialisti. Salvini coltiva da tempo i rapporti con il gruppo di Visegrad. Oggi sarà in Polonia per incontrare un campione di questo gruppo, Jaroslaw Kaczynski. Salvini è un populista, ma nel suo disegno segue un percorso istituzionale, alleandosi con leader di governi in carica, come lui. Di Maio si è trovato spiazzato ed è corso ai ripari con la sortita del «non mollate» rivolta ai Gilet gialli. Mossa maldestra per la natura anti istituzionale della convergenza formulata dal maggiore azionista del governo di un importante Paese dell’Ue. Risponde alle pulsioni del sentimento e alla necessità di imbastire una politica di convergenza con qualcuno che si sente affine, da movimentista a movimentista, ma collide con le ragioni dell’opportunità politica e della convenienza nazionale.

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