Oxfam: nel mondo Paperoni sempre più ricchi, +900 miliardi di dollari
Al contrario, la ricchezza netta della metà più povera del globo, pari a 3,8 miliardi di persone, è diminuita dell’11%. Per rendere ancor meglio l’idea dell’incolmabile divario, l’Oxfam riferisce che 26 ultramiliardari (contro i 43 del 2017) possiedono oggi la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale.
Una situazione, questa, a cui si è arrivati anche con il calo della pressione fiscale sui super-ricchi, la cui entità ha dell’incredibile: nei Paesi più sviluppati, infatti, l’aliquota massima dell’imposta sui redditi è passata dal 62% del 1970 al 38% del 2013. Insomma, solo 4 centesimi per ogni dollaro raccolto dal fisco proviene dalle imposte patrimoniali.
Parallelamente a questa incontrollata crescita dell’opulenza riservata a pochi (in cui l’Italia non “sfigura”, con il 5% più ricco che è titolare da solo della stessa quota di ricchezza posseduta dal 90% più povero), emerge un forte rallentamento della riduzione della povertà: secondo la Banca mondiale tra il 2013 e il 2015 il tasso annuale di riduzione si è contratto del 40% rispetto alla media annua 1990-2015 e 3,4 miliardi di persone vivono ancora con meno di 5,50 dollari al giorno. E così circa 10mila persone al giorno muoiono per mancanza di accesso ai servizi sanitari e 262 milioni di bambini non possono andare a scuola.
Un’ulteriore diseguaglianza è poi quella di genere. A livello globale, infatti, le donne guadagnano il 23% in meno rispetto agli uomini, i quali possiedono il 50% in più della ricchezza e controllano oltre l’86% delle aziende. Ma le donne non sono solo svantaggiate sul piano della consistenza patrimoniale: a questo si aggiunge infatti il grande handicap del lavoro di cura familiare non retribuito che è svolto in modo assolutamente preponderante dal genere femminile.
Secondo i calcoli dell’Oxfam, se a livello globale venisse appaltato a una singola azienda, il fatturato annuo sarebbe di 10mila miliardi di dollari, vale a dire 43 volte quello di un gigante come la Apple. Con la conseguenza che le donne, in particolare quelle delle fasce più povere della popolazione, hanno minor tempo a disposizione per guadagnarsi da vivere e accumulare ricchezza nel corso del tempo.
TGCOM
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