I timori sulla crescita frenano le Borse, Piazza Affari -1% con Tim ko
–di E. Micheli e P. Paronetto
Le preoccupazioni sulla tenuta della crescita economica globale, insieme ai nodi da sciogliere nella politica internazionale, dalla Brexit allo shutdown Usa, hanno penalizzato i listini azionari. Wall Street sta tirando il fiato dopo il rally di inizio anno, complice il taglio delle stime sull’andamento del Pil mondiale comunicato ieri dal Fondo monetario internazionale, mentre in Europa (qui gli indici principali) ha tenuto banco l’annuncio, da parte del commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici, di un’analoga revisione in arrivo da parte della stessa Unione europea. Sotto i riflettori c’è in particolare l’Italia, per cui l’Fmi stima una crescita del Pil limitata allo 0,6% nel 2019: previsione, analoga a quella già formulata dalla Banca d’Italia, che viene contestata dal Governo. Piazza Affari ha così perso l’1,03% sul FTSE MIB, facendo segnare una delle peggiori prestazioni tra i listini del Vecchio Continente. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, pesante Telecom Italia (-6,2%), scesa a nuovi minimi dopo l’annuncio di risultati preliminari 2018 peggiori delle attese e alla luce dello scontro permanente tra i due principali azionisti, Elliott e Vivendi. Deboli le banche, mentre si conferma il trend positivo della Juventus Fc.
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