Diciotti, il tribunale dei ministri: “Processate Salvini per sequestro”
FABIO ALBANESE CORRISPONDENTE DA CATANIA
Il tribunale dei ministri di Catania vuole processare il ministro dell’Interno Matteo Salvini per sequestro di persona aggravato, per la vicenda dei 177 migranti rimasti per giorni sulla nave Diciotti prima di avere un «porto sicuro» dove sbarcare. «Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni – è la reazione di Salvini, ieri in diretta Facebook dal suo ufficio al Viminale -. Ma lo dico fin da ora, io non cambio di un centimetro la mia posizione».
Nelle 53 pagine di provvedimento che hanno trasmesso alla procura di Catania perché avanzasse al Senato richiesta di autorizzazione a procedere (cosa che il capo della procura Carmelo Zuccaro ha fatto mercoledì scorso), il presidente del tribunale Nicola La Mantia e i due giudici Sandra Levanti e Paolo Corda ricostruiscono i dodici giorni della crisi da quando, il 14 agosto, è scattato l’allarme in zona Sar maltese a quando, il 26 agosto mattina, i migranti sono finalmente scesi dalla nave della Guardia costiera italiana, rimasta ancorata nel porto di Catania da oltre cinque giorni. Per definire il comportamento del ministro, i giudici parlano di «plurime violazioni di norme internazionali e nazionali» e richiedono l’autorizzazione a procedere «per avere, nella sua qualità di ministro dell’Interno, abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 177 migranti di varie nazionalità».
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