Il rebus Sea Watch, fascicolo in Procura. Governo in pressing: sequestrate la nave

Si parla di un’indicazione arrivata alla nave dall’Olanda, Stato di bandiera della Sea Watch 3, dopo il salvataggio dei migranti il 19 gennaio: secondo fonti del Viminale ci sarebbero elementi chiari che l’imbarcazione avrebbe dovuto dirigersi verso la Tunisia e invece si è prima diretta verso Lampedusa, poi Malta per poi comparire giovedì al largo della Sicilia. La Ong tedesca ha sempre detto una cosa innegabile: le condizioni del mare, in forte peggioramento nel Mediterraneo Centrale, costringevano a riparare verso zone più tranquille, come la costa siciliana. Ma per il Viminale questo non basterebbe a giustificare il comportamento della nave e si lascia intuire che nelle prossime ore potrebbe essere la magistratura, con un provvedimento verso il comandante o verso la stessa nave, a sbloccare la situazione, «costringendo» a quel punto il ministero dell’Interno ad autorizzare lo sbarco dei 47. La procura di Siracusa, che già lo scorso venerdì ha aperto un «modello 45», un fascicolo di «atti relativi», inora non ha elementi per intervenire: «Non c’è flagranza – dice il procuratore Fabio Scavone -. E non c’è rapporto della polizia giudiziaria, anche se sono costantemente informato della situazione». Potrebbe essere un’altra procura? Una Direzione distrettuale? Le prossime ore potrebbero essere decisive.

D’altronde, che dalla Sea Watch i migranti debbano scendere al più presto lo pensano anche nella maggioranza. Ieri il pentastellato Di Battista si è spinto a dire: «Tanto prima o poi sbarcheranno. Poi dovrebbero essere accuditi, e fatti partire con un aereo di linea verso Amsterdam». Una volta sbarcati, dei 47 potrebbe prendersi cura la Chiesa che da giorni ha ribadito la propria disponibilità.

Ieri a Siracusa il blitz in gommone dei deputati Nicola Fratoianni (LeU), Riccardo Magi (+Europa), e Stefania Prestigiacomo (Fi) – con il sindaco di Siracusa, medici, psicologi e avvocati – ha documentato della Sea Watch la situazione a bordo: «Penosa – ha detto lo psichiatra Gaetano Sgarlata -. Ho avuto colloqui con dieci persone, tre minori. Hanno subito torture in Libia, c’è una persona che ha perso un occhio, gente con tagli e dita delle mani deformate per i colpi ricevuti». I tre deputati chiedono che «il governo faccia sbarcare subito tutti». Salvini replica: «Parlamentari italiani non rispettano le leggi e favoriscono l’immigrazione clandestina?». Il Pd vuole una commissione parlamentare d’inchiesta e con Delrio annuncia «una staffetta democratica per garantire costante presenza sulla Sea Watch».

LA STAMPA

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