Sea Watch 3, Salvini e Toninelli: “Ok sbarco, ma poi subito in Olanda”

Roma, 29 gennaio 2019 – All’undicesimo giorno in mare per i 47 migranti a bordo della Sea Watch 3, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ‘apre’ per così dire alla possibilità di uno sbarco. A una condizione: che poi i migranti vadano in Olanda o in Germania. Stessa identica posizione del pentastellato Danilo Toninelli, che paragona il porto di Siracusa a un corridoio umanitario. E mentre i dem presentano un esposto in pretura, la Sea Watch fa appello addirittura alla Corte europea dei diritti umani, e manda una diffida a prefettura e capitaneria sul mancato approdo. Sull’imbarcazione le cose vanno di male in peggio: “C’è chi è scoppiato a piangere e chi comincia a rifiutare il cibo, persone costrette a dormire in 47 in un’unica stanza per ripararsi dal freddo…”.

“Solo se prenderanno la via dell’Olanda”

SALVINI – Dopo il blitz di domenica con i parlamentari Fratoianni-Magi-Prestigiacomo e l’iniziativa gemella del Pd, con Maurizio Martina e Matteo Orfini, il leader leghista propone: “Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell’Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o della Germania, paese della Ong. In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo”.

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