Salvini sfida Di Maio sulla Tav: “Spieghi con i numeri il suo no”
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Non c’è pace nella maggioranza. Non più, almeno, da quando Lega e M5S litigano su Tav e caso Diciotti.
Il Carroccio vorrebbe concludere la Torino-Lione, i grillini no, e sul piatto finisce anche l’autorizzazione a procedere per il ministro Salvini. Di Maio e il leghista assicurano che non ci sarà “nessuno scambio” e il governo “va avanti per le cose su cui siamo d’accordo”. Ma le tensioni crescono.
Ieri Salvini aveva fatto sapere al collega vicepremier di non trovarsi “al mercato”, dunque il M5S non potrà scambiare lo stop alla Tav con il blocco al processo sulla Diciotti. Poi dall’Abruzzo aveva ribadito di preferire la conclusione di “un buco che è stato iniziato” anziché spendere soldi “per fermarsi”. Ma Di Maio “tira dritto”, chiede al titolare del Viminale di “non spingere su questi temi“, mentre Fico ribadisce il suo “no” e Di Battista insulta l’alleato (“Non rompa o torni dal Cav”). Le distanze sono evidenti.
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