L’errore sovranista
Mentre tutto attorno si crea il vuoto, questi sbandierano il reddito di cittadinanza come toccasana per l’economia, che un po’ come quando per restare nello stesso parallelo storico – Mussolini annunciò che la crisi economica sarebbe stata superata con gli «orti di guerra» coltivati dai cittadini nelle piazze delle grandi città.
Sovranismi, nazionalismi e populismi hanno in sé un fascino storico, per altro funesto nelle sue conseguenze, che può accendere la credulità popolare. Ma se ripescati da un secolo fa e riproposti come se il tempo non fosse mai trascorso sono solo portatori di nuovi guai. È un po’ come se Fiat avesse rimesso sul mercato, tuffandosi nel passato, la «500» com’era cinquant’anni fa e non come avvenuto proprio per questo con successo ripensandola con gli strumenti che la modernità e la globalizzazione avevano nel frattempo messo a disposizione. Noi siamo per essere «padroni in casa nostra», ma a patto di essere buoni capi famiglia e, all’occorrenza, saper cambiare la lampadina e aggiustare il lavandino intasato. Altrimenti meglio chiamare qualcuno che ci sa fare. E magari non insultarlo come mette piede in casa.
IL GIORNALE
Pages: 1 2